Si apre il 14 agosto prossimo, giorno della nascita di Giorgio Strehler, il calendario delle celebrazioni che il Piccolo Teatro di Milano ha immaginato per ricordare il suo fondatore.
Il programma prende il via dalla messa online di un nuovo sito internet a lui dedicato e si chiude, a distanza di un anno, il 14 agosto 2022, all’indomani di un’importante rassegna di spettacoli internazionali in presenza, che riporterà a Milano lo spirito dei grandi Festival del Teatro d’Europa, ai quali proprio Strehler aveva dato impulso.
Nell’arco di tempo che intercorre tra queste due date è stata intessuta una fitta e ricca trama di appuntamenti tra mostre, testimonianze, spettacoli, incontri, pubblicazioni, approfondimenti, convegni e documentari, un palinsesto che disegna un quadro di collaborazioni e sintonie tra
le realtà culturali della città, e non solo, con un respiro fortemente internazionale.
Un anno intero per ricomporre e far nuovamente risuonare tutte le sfumature di una voce essenziale della scena culturale novecentesca, con uno sguardo particolare al suo lascito alle giovani generazioni: la cultura come cardine intorno al quale ruota ogni possibile ricostruzione di un tessuto sociale, ogni vera ridefinizione di un sistema identitario, ogni consapevole apertura a una concreta prospettiva futura.
Il 2021 è un anno speciale per la vita del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa. Il prossimo 14 agosto ricorreranno i cento anni esatti dalla nascita di Giorgio Strehler. In vista di questo importante anniversario, il Piccolo Teatro di Milano ha ideato un progetto per ricordare e
celebrare degnamente il suo fondatore.
Un progetto pensato per essere, in primo luogo, “vitale”, capace cioè di coniugare, nel segno della vita e del teatro, il passato al presente e al futuro.
Nel rispetto dello spirito e dell’impegno che hanno caratterizzato l’intero percorso artistico di Strehler, si è scelto di dare il dovuto rilievo al centenario della sua nascita non attraverso una manifestazione commemorativa che si esaurisse in uno sterile ripiegamento su ciò che è stato, ma puntando, piuttosto, ad aprire un alacre cantiere di pensiero, in cui – come si vedrà più avanti nel dettaglio, grazie a un composito insieme di attività (la creazione di un sito online, la realizzazione di due docufilm e di una serie di interviste, l’organizzazione di incontri, seminari, giornate di studio e convegni, la promozione di attività editoriali, senza dimenticare la concreta esperienza di palcoscenico) – si possa ragionare della vita e dell’opera di questa figura di punta della scena novecentesca, riflettendo insieme sul nostro oggi.
Nel complesso “qui ed ora” che ci troviamo a vivere, in bilico tra pandemia e post-pandemia, il lavoro di Strehler – che è nato, in fondo, tutto all’interno della difficile stagione di “ricostruzione” del secondo dopoguerra, alimentandola di preziosa linfa artistica – continua a essere un punto di
riferimento che genera pensiero pure su temi oggi cruciali come: la messa a fuoco della funzione pubblica del teatro, la definizione della relazione tra istituzioni culturali e città, il ruolo che le politiche e le pratiche artistiche e culturali possono avere nel rilancio di un sistema, l’importanza di un
ripensamento del dialogo tra i diversi teatri a livello internazionale (specie in vista di una interrogazione profonda sul senso e sui valori della cultura europea), la codificazione di un possibile nuovo statuto per un teatro che si voglia autenticamente “umano” e “politico”.
Tutti temi, quindi, mai come ora urgenti e necessari, e per la comprensione dei quali le indicazioni desumibili dal magistero di Strehler sono, nel tempo presente, fondamentali: a riprova della natura di “classico” del teatro di questo straordinario artista. Sostenuto da un Comitato d’onore a cui hanno aderito, oltre al Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e al Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, prestigiose personalità del mondo della cultura, dell’arte e della ricerca quali: Roberto Alonge, Georges Banu, Paolo Bosisio, Stéphane Braunschweig, Peter Brook, Annamaria Cascetta, Lev Dodin, Sergio Escobar, Siro Ferrone, Carlo Fontana, Ezio Frigerio, Emmanuel Hoog, Andrea Jonasson, Pia Kleber, Jack Lang, Claudio Magris, Fausto Malcovati, Maria Cristina Mazzavillani, Dominique Meyer, Riccardo Muti, Lluis Pasqual, Rosanna Purchia, Andrée Ruth Shammah, Giovanni Soresi, Franca Squarciapino, Gabor Tompa e Robert Wilson, il metaprogetto Strehler100 è strutturato in una serie di progetti autonomi articolati su due fronti di intervento: iniziative di natura teatrale per un verso e azioni legate all’approfondimento teorico, allo studio e alla valorizzazione del patrimonio d’archivio per l’altro. Grazie anche alla tessitura di una articolata rete di collaborazioni, Strehler100 prenderà avvio il prossimo 14 agosto per concludersi, a distanza di un anno, il 14 agosto del 2022, distendendosi dunque sull’arco di un’intera stagione.
Nel 2022, in particolare, prenderanno corpo due grandi eventi, dal respiro internazionale: nella primavera, un Festival teatrale dedicato a Strehler (che porterà negli spazi del Piccolo Teatro e in altri luoghi della città artisti e compagnie da vari Paesi del mondo); dal 23 al 26 maggio, in collaborazione
con Università degli Studi di Milano, Università della Calabria, Università Ca’ Foscari di Venezia e CUT (Consulta Universitaria del Teatro), il V Convegno internazionale EASTAP (European Association for the Study of Theatre and Performance), a cura di Alberto Bentoglio, Claudio Longhi
e Daniele Vianello (al Piccolo Teatro Grassi e presso l’Università degli Studi di Milano, con la partecipazione di studiosi, artisti, ricercatori, professionisti del mondo dello spettacolo dal vivo).
In ultimo, grazie a Intesa Sanpaolo, Fondazione Cariplo, Valentino, Valsoia per il sostegno al progetto Strehler100 e grazie sin d’ora a chi vorrà unirsi a noi.
Claudio Longhi