Connect with us

Cosa stai cercando?

News, Teatro

“IO” DI FLAVIA MASTRELLA E ANTONIO REZZA APRE LA STAGIONE 2022 di ALTRESCENE DA Zō

Tempo di lettura: 2 minuti

AltreScene, la rassegna di arti sceniche contemporanee di Zō centro culture contemporanee di Catania, che sta per terminare la preview 2021, annuncia il primo nome che aprirà la rassegna vera e propria all’inizio del prossimo anno. Si tratta di Antonio Rezza il quale sabato 8 gennaio calcherà il palco di Zō con “Io”, spettacolo di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, ormai un vero classico degli artisti Antonio Rezza Flavia Mastrella premiati nel 2018 con il Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia. Due le repliche previste, alle 18.30 ed alle 21.
“Io” di Flavia Mastrella Antonio Rezza con Antonio Rezza
Quadri di scena Flavia Mastrella, (mai) scritto da Antonio Rezza. Assistente alla creazione Massimo Camilli, tecnica Daria Grispino, organizzazione generale Marta Gagliardi, macchinista Andrea Zanarini. Prodotto da RezzaMastrella e La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello.
Lo spettacolo. Il radiologo esaurito fa le lastre sui cappotti dei pazienti mentre un essere impersonale oltraggia i luoghi della provenienza ansimando su un campo fatto a calcio. Io cresce inumando e disumano, inventando lavatrici e strumenti di quieto vivere. Il radiologo spossato avvolge un neonato con l’affetto della madre, un individualista piega lenzora a tutto spiano fino ad unirsi ad esse per lasciare tracce di seme sul tessuto del lavoro.
Tre persone vegliano il sonno a chi lo sta facendo mentre il piegatore di lenzora, appesantito dal suo stesso seme, scivola sotto l’acqua che si fa doccia e dolce zampillare.
Io mangia la vita bevendo acqua rotta che è portavoce dell’amaro nascere, il piegatore di lenzora parte per la galassia rompendo l’idillio con il tessuto amato.
Si gioca all’oca, parte il dado di sottecchio, Io si affida alla bellezza del profilo per passare sotto infissi angusti. Ogni tanto un torneo, un uomo che cimenta in imprese impossibili ma rese rare dalla sua enfasi, un ufo giallo scrutante esseri e parole, un visionario vede vulva nelle orecchie altrui.
E Io, affacciato sul mondo terzo dove scopre che, tra piaghe e miseria, serpeggia l’appetito non supportato dalla tavola imbandita.
Infine la catastrofe: Io si ridimensiona… Como poco innanto tra clamori e vanto così l’idea dell’inventura porta la mente a vita duratura.
Scena e struttura. Anche questo allestimento scenico si avvale dei quadri di scena o teli intesi come arte. Le scene sono coinvolte completamente nell’azione drammaturgica, la struttura è di metallo sottile, sostiene i teli che, disposti in vari piani, risentono del movimento del corpo… Tutto barcolla. Il colore dei quadri si espande, il metallo si insinua nella stoffa, i cambiamenti di scena frequenti rinnovano in continuazione l’andatura cromatica. Il giallo, il rosso, il blu di vari tessuti e intensità rispondono in modo diverso alla luce che ne esalta inoltre le diversità della trama. I verdi in velo, i bianchi di seta, rete o traforati, compatti o trasparenti coprono il corpo rivelandone i contorni; i quadri mutanti hanno vita breve e vengono abbandonati in terra formando macchie colorate sparse in un mondo buio. La simmetria non esiste, le forme giocano in verticale, i personaggi siano essi solitari o raggruppati, risultano sempre simpatici e vittime di un’agglomerazione.

Scritto da

Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Potrebbe interessarti

Copyright © 2022 Le foto presenti su Notizie di Spettacolo sono state in larga parte prese da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. L'editore è a disposizione per la eventuale rimozione di foto coperte da copyright. Il periodico on line “Notizie di Spettacolo” è stato registrato presso il registro dell'Ufficio Stampa con il numero 66/2022 con firma del decreto del Presidente di Sezione del 10 maggio 2022.