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AUDITORIUM “LO SQUERO” FONDAZIONE GIORGIO CINI PRESENTA “ASOLO MUSICA”

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La stagione musicale vede come protagonisti il Quartetto di Venezia, il pianista Maurizio Baglini, la violinista Sonig Tchakerian e il violoncellista Mario Brunello. Ospite fisso allo Squero e in residenza alla Fondazione Giorgio Cini, il Quartetto di Venezia si esibirà in tre concerti: il 6 novembre dialogherà con il flauto di Massimo Mercelli su musiche di Boccherini e Mozart, il 27 novembre eseguirà pezzi di Stravinskij, Čajkovskij e Haydn e il 18 dicembre porterà insieme a Maurizio Baglini un programma di musiche interamente dedicato a Brahms. Un percorso tematico è dedicato alle Sonate e Partite per violino solo di Bach, con il concerto di Sonig Tchakerian del 13 novembre e con i due concerti del 20 novembre e dell’11 dicembre con Mario Brunello che si esibirà con un “violoncello piccolo”, copia di un Amati di inizio Seicento.

La stagione autunnale partirà il 6 novembre con il Quartetto di Venezia, ospite fisso allo Squero e quartetto in residenza alla Fondazione Giorgio Cini dal 2017; il Quartetto si esibirà in dialogo con il flauto di Massimo Mercelli in un programma galante che comprende quartetti e quintetti di Boccherini e Mozart. Fondatore di uno dei primi quartetti stabili della storia, Luigi Boccherini fu un compositore raffinato e un musicista cosmopolita: avremo modo di apprezzare la leggerezza e la trasparenza delle sue trame nel Quartettoin Sol maggiore op. 52 n. 3, scritto per il re Federico Guglielmo II di Prussia, e nel Quintetto per flauto e archi in do maggiore G. 439 in cui due movimenti brillanti fanno da cornice ad un toccante dialogo tra flauto e violoncello. Per il medesimo organico è scritto il dolce Quartetto per flauto e archi K. 285 di Mozart, mentre a completare il programma ascolteremo l’Adagio e fuga in do minore K 546, frutto del periodo in cui il genio salisburghese scopriva, nella biblioteca del barone van Swieten, il contrappunto rigoroso di Bach.

Proprio a Bach sarà dedicata la data successiva, il 13 novembre con Sonig Tchakerian, inizio di un percorso dedicato alle Sonate e Partite per violino solo del compositore di Lipsia che proseguirà in seguito con la loro esecuzione al violoncello piccolo da parte di Mario Brunello. In questo primo appuntamento ascolteremo la Partita in Si minore BWV 1002, in cui ad ogni movimento di danza è associato un double – sorta di «doppio» o di sosia della danza iniziale che la ripresenta in una versione più astratta – e la Sonata in La minore BWV 1003, in parte basata sul corale quaresimale O Haupt voll Blut und Wunden. Alcuni tra i brani più intensi di Bach eseguiti da una vera specialista: Sonig Tchakerian infatti è stata invitata nel 2013 a registrare proprio le Sonate e Partite per l’etichetta Decca.

Il 20 novembre sarà poi la volta di Mario Brunello che inizierà, con le tre Sonate, la sua integrale delle Sonate e Partite di Bach su un violoncello piccolo a quattro corde, copia esatta di un Amati di inizio Seicento. Una formula proposta in prima mondiale due anni fa in un’incisione per l’etichetta francese Arcana, che ha dato al celebre virtuoso l’opportunità «di leggere le Sonate e Partite da violoncellista, senza rincorrere virtuosismi impossibili» e senza trasposizioni di note: così le partiture, nella loro interezza, ci vengono trasmesse con tutto «il fascino del canto del controtenore, il potere di seduzione di una figura androgina».

Il 27 novembre torna il Quartetto di Venezia, che si esibirà questa volta in un omaggio a Stravinskij nel cinquantesimo anniversario della morte. In quest’occasione ascolteremo i Tre pezzi per quartetto del compositore russo (1914), opera poco eseguita nella quale l’autore si diverte a sovvertire la tradizionale scrittura per archi, in accostamento con il Quartetto per archi n. 1 op. 11 di Čajkovskij, che contiene la melodia di un celebre canto popolare russo: Vanija siede sul divano e fuma la pipa. Il programma si completa con il Quartetto op. 33 n. 2 “Lo scherzo” di Haydn, così detto a causa del simpaticissimo Presto finale che include episodi di sfrenata danza popolaresca.

Ascolteremo poi di nuovo Mario Brunello in occasione del secondo e ultimo appuntamento dell’integrale delle Sonate e Partite di Bach nella peculiare versione per violoncello piccolo. L’11 dicembre toccherà infatti alle tre Partite, meno gravi rispetto alle tre Sonate ma egualmente capaci di raggiungere vette di intensità inaudita. È il caso della Ciaccona posta a conclusione della Partita n. 2 BWV 1004 in re minore: uno dei grandi misteri della produzione di Bach, poiché è un brano di dimensioni inaudite di cui si ignorano i moventi e la funzione. Circostanze sulle quali però forse si può soprassedere, per ascoltare uno dei brani più potenti e laceranti della storia della musica.

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