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CORO LIRICO SICILIANO, UN’ESTATE DA INCORNICIARE

Tempo di lettura: 3 minuti

Tempi duri quelli che stiamo vivendo, in cui anche le normali attività di ogni giorno diventano una conquista da assaporare con grande convinzione. Momenti difficili per molti, ma non per tutti; non per chi decide di rimboccarsi le maniche e lottare, per chi non vuole arrendersi alla incipiente disillusione e alla galoppante paura che, attraverso le mascherine, risalta ancor di più negli occhi della persona che ci passa accanto.

Tra questi vi è sicuramente il Coro Lirico Siciliano, Ente concertistico e lirico riconosciuto a livello internazionale, con all’attivo oltre 10 anni di splendida carriera in cui ha collaborato con alcuni tra i più importanti direttori, registi, coreografi, artisti, complessi orchestrali, teatri, sale da concerto con sempre crescente successo del pubblico e della critica specializzati e più esigenti.

Due giovani e promettenti artisti sono alla guida di questo Ente, che ha bruciato praticamente tutte le tappe nel corso di una carriera in continua ascesa che ha visto trionfare il complesso artistico siculo in ogni luogo dove si è esibito.

Stiamo parlando di Alberto Munafò Siragusa, baritenore e Presidente della compagine e Francesco Costa, già premiato come miglior Maestro di Coro della sua generazione nel corso degli International Opera Awards, gli Oscar della Lirica.

Dallo scorso anno, il Coro Lirico Siciliano è promotore e produttore del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, che in soli due anni di attività ha già fatto parlare di sé con numerose produzioni di alto livello e collaborazioni con importanti artisti e blasonati teatri, registrando ovunque continui trionfi. Viene regolarmente scritturato anche all’estero, specificamente in Europa e Asia, dove da molti anni è ambasciatore di Vincenzo Bellini e del belcanto italiano presso i maggiori teatri.

Quest’anno il Coro Lirico Siciliano ha prodotto la seconda edizione del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, svoltosi sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, del Pontificium Consilium de Cultura della Città del Vaticano, delle più alte istituzioni italiane e della Regione Siciliana.

Il festival ha toccato i principali parchi archeologici della Sicilia – Taormina, Siracusa, Tindari – arricchendosi anche di altri spazi straordinari nell’edizione 2020 per un tour di alcune tra le più suggestive location siciliane.

L’edizione 2020 del Festival Lirico dei Teatri di Pietra è stata inaugurata con la Nona Sinfonia in re minore op. 125 (la corale) di Beethoven in coproduzione con la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana; curatrice della produzione di Cavalleria Rusticana di Mascagni (tra le poche rappresentazioni complete al mondo, con regia, scene e costumi), Carmina Burana di Orff, la Misa Criolla di Ramirez, il Puccini-Verdi Opera Gala, il concerto Nessun Dorma (tre tenori in concerto) e un Gala Lirico interamente “Made in Sicily” con J. Nuccio, S. Alaimo, P. Ballo. Oltre a due eventi di contaminazione tra pop d’autore e lirica con la straordinaria partecipazione di Antonella Ruggiero e Mario Venuti, chiudendo la prima parte a Vizzini, paese dove è ambientata la Cavalleria Rusticana di Verga, da cui Pietro Mascagni ha tratto il capolavoro verista.

La lunga kermesse musicale, inaugurata il 24 luglio e conclusasi il 26 settembre, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica, attirando l’attenzione dei principali media nazionali e internazionali e delle più importanti riviste specializzate del settore; ha toccato 10 siti archeologici in altrettante province siciliane, riuscendo a portare in teatro quasi dieci mila spettatori in un momento così complesso per il settore dello spettacolo dal vivo, e non solo.

Non poteva mancare, in una cornice fatta di grazia, armonia, equilibrio, un omaggio a un grande artista siciliano, l’indimenticabile tenore Marcello Giordani, ricordato a un anno dalla sua scomparsa lunedì 5 ottobre nella sua Augusta con l’esecuzione dello Stabat Mater di Emanuele Rincón d’Astorga (compositore anch’egli di origini augustane) assieme a un bellissimo e ricco repertorio lirico e sacro, con un concerto diretto da Giovanni Ferrauto.

Infine il Coro Lirico Siciliano è riuscito a realizzare una vera e propria opera di decentramento culturale, facendo arrivare la grande musica lirica, sinfonica e le romanze da salotto in gran parte del territorio regionale. È riuscita a creare un circuito che ha accomunato non solo le location principali, battute dal turismo internazionale, ma anche i siti meno valorizzati, ugualmente ricchi di storia, arte e cultura, desiderosi di essere esaltati e apprezzati dal più vasto pubblico.

Un’estate ricca di eventi di spessore che nella massima sicurezza ha consentito lo svolgimento di oltre venti rappresentazioni in una intera stagione musicale. Ma soprattutto ha contribuito alla nascita di importanti collaborazioni con contaminazioni di pop d’autore e lirica; le sale gremite da un pubblico attento e competente e l’attenzione della critica nazionale e internazionale sono numeri di una stagione straordinaria che pone il Coro Lirico Siciliano ai più alti vertici della classifica degli Enti organizzatori, vanto della Sicilia nel mondo.

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