La quindicesima edizione del CAMPANIA TEATRO FESTIVAL 2022 nei luoghi della bellezza
Ecosostenibilità e multidisciplinarità: queste le parole d’ordine della quindicesima edizione del Campania Teatro Festival, la sesta diretta da Ruggero Cappuccio, in programma dal 10 giugno al 12 luglio.
Confermato l’impianto multidisciplinare che ha positivamente caratterizzato le precedenti edizioni, con ben 9 sezioni dedicate (prosa nazionale, prosa internazionale, danza, osservatorio, sportopera, musica, letteratura, cinema, progetti speciali), a configurare una straordinaria panoramica artistica sullo sfondo di alcuni dei luoghi più belli e suggestivi del territorio campano.
A impreziosire la ricca proposta artistica, una più decisa attenzione alla all’ecosostenibilità e all’universo green, che informerà tutte le attività del Festival secondo una prospettiva di sensibilizzazione verso tutto ciò che ha un positivo impatto ambientale e energetico.
L’importanza dei numeri
145 eventi per 33 giorni di programmazione, 9 sezioni, 52 debutti assoluti e 11 nazionali.
Anche quest’anno il Campania Teatro Festival sarà caratterizzato da una visione di respiro internazionale, senza per questo rinunciare al proprio radicamento territoriale e alla valorizzazione delle produzioni e dei talenti campani.
Come da tradizione, il Festival sarà la vetrina privilegiata degli spettacoli di famose compagnie italiane e straniere, regalando l’anteprima degli eventi futuri del panorama teatrale.
1700 sono i lavoratori dello spettacolo impegnati nell’edizione, a conferma dell’attenzione al mondo della cultura e dello spettacolo, un comparto che ha bisogno di sostegno dopo le difficoltà imposte dalla pandemia.
36 gli spettacoli di prosa nazionale, con 26 debutti assoluti, ospitati in questa edizione, con particolare attenzione alle drammaturgie contemporanee che ha sempre contraddistinto la direzione artistica di Ruggero Cappuccio.
L’85% dei testi teatrali in scena al Festival sono stati scritti da autori viventi.
“Se il teatro rinasce con noi, noi rinasciamo con il teatro e con la sua forza vitale”
Il Museo e Real Bosco di Capodimonte, confermato sede principale del Festival, vedrà l’allestimento di quattro palchi nella cittadella teatrale creata ad hoc grazie al rapporto di grande collaborazione con il direttore Sylvain Bellenger.
Si potrà assistere agli spettacoli nel Cortile della Reggia, sulla Terrazza della Palazzina dei Principi, nel Giardino Paesaggistico di Porta Miano e nelle Praterie del Gigante, ma due importanti appuntamenti saranno ospitati anche all’interno del Museo di Capodimonte.
Gli altri eventi sono programmati al Teatro Grande di Pompei, sul Lungomare e nel Piccolo Teatro Porta Catena di Salerno, al Teatro Comunale di Caserta, nelle località Foresta di Tora e Piccilli (CE), a Pietrelcina (BN), nel Teatro Colosseo di Baiano (AV), a Capaccio Centro (SA) e nel palazzo Coppola di Valle Cilento (SA).
A Napoli sono previsti spettacoli anche nei teatri Mercadante, Politeama, Trianon, Nuovo e Sala Assoli, al Museo Madre, nell’Archivio Storico del Banco di Napoli, a Ponticelli e alla Sanità.
Il cartellone
Il Festival si aprirà con il nuovo spettacolo di Lina Sastri, La mancanza, in scena il 10 giugno nella splendida cornice del Cortile della Reggia di Capodimonte, ad inaugurare un cartellone ricchissimo di eventi.

Tra gli altri, per la sezione internazionale andranno in scena lo spettacolo al debutto europeo I Medea, scritto e diretto da Sulayman Al-Bassam e realizzato in coproduzione con la Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival e Palmyre, Les Bourreaux, ultima parte della trilogia scirtta e diretta da Ramzi Choukair, al debutto assoluto.
Per la sezione italiana, tra i numerosi titoli, andranno in scena Il soccombente di Ruggero Cappuccio, tratto dall’omonimo romanzo di Thomas Berhnars, e Le troiane, la Guerra e i Maschi uno sguardo tragicomico sulla ripugnante alterità, prodotto da Teatro Nazionale di Genova, Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse onlus, Slovene National Theatre Nova Gorica con drammaturgia e regia di Marcela Serli; entrambe al debutto assoluto.
Molto ricca anche la sezione danza, tra cui si segnalano lo spettacolo Long Play, Cairo del coreografo Alexandre Roccoli, in prima assoluta; Altamira 2042, opera dell’artista Gabriela Carneiro da Cunha, in prima nazionale, e Told by my mother, del coreografo e danzatore libanese Ali Chahrour, alla prima nazionale.

Per la sezione Osservatorio andrà in scena Amleto principe di Airola, adattamento dell’opera di Shakespeare a cura del regista Maurizio Braucci, spettacolo nato all’interno del presidio culturale permanente dell’istituto penale per minorenni di Airola e dall’associazione Crisi Come Opportunità.

Nella sezione Musica, Elio sarà protagonista di Ci vuole orecchio, spettacolo dedicato al genio dissacrante di Enzo Jannacci; mentre lo spettacolo Volgar’eloquio omaggerà Pier Paolo Pasolini nei cento anni dalla sua nascita.

La sezione progetti speciali vedrà di nuovo in scena, dopo il grande successo dello scorso anno, Il Sogno Reale – I Borbone a Napoli, un progetto di Ruggero Cappuccio, a cura di Marco Perillo.
Nell’ambito della sezione ci sarà inoltre il debutto della performance teatrale ideata e curata da Marina Rippa per F.PI: Femminile Plurale Antenate – Il tempo del ricordo nella casa delle storie e il debutto assoluto di #Foodistribution In-Between Space, un progetto residenziale di ricerca scientifica e artistica di Manovalanza in collaborazione con Daniele Ciprì e Rosario Sommella.
La scena vedrà anche il progetto di Nadia Carlomagno e MarcelloCotugno, 2084 L’anno in cui bruciammo Chrome, con testo e regia di Marcello Cotugno, collaborazione alla drammaturgia Irene Alison e Arianna Cremona.
Elena Bucci e Chiara Muti, attrici e registe, metteranno invece in scena Due Regine – Mary Stuart vs. Elizabeth Tudor – Elizabeth Tudor vs. Mary Stuart, prodotto da Le belle bandiere in collaborazione con Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival.
Nella sezione letteratura continua il sodalizio con la Casa della Poesia Baronissi, nella persona di Maram al-Masri, protagonista di Il ritorno di Wallada, mentre Franco Arminio, reciterà per il pubblico Dall’Irpinia d’Oriente, canzoniere rappresentativo della sua opera.

IL PROGRAMMA
Una cittadella dell’arte e della cultura: un palcoscenico green
Il Campania Teatro Festival si propone di creare un luogo di incontro tra le arti e le persone, perseguendo un ideale di confronto, di sensibilizzazione e di crescita.
Per questo gli spazi all’aperto del Real Bosco di Capodimonte ospiteranno inoltre eventi dedicati all’infanzia, visite guidate a piedi e in bici, incontri di educazione allo sviluppo sostenibile.
Nel segno della continuità è anche il rapporto sinergico tra la Fondazione Campania dei Festival, gli Istituti di Cultura (Institut Francais, Goethe Institut, Istituto Cervantes, British Council) e le Università (Università degli Studi di Napoli l’Orientale, Università Federico II, Suor Orsola Benincasa, Università Luigi Vanvitelli, Università di Salerno e l’Accademia Belle Arti di Napoli).
Confermati i media partner dello scorso anno: Rai Cultura, Rai 5, che trasmetterà alcuni eventi della rassegna, e Rai Radio3.
L’immagine della rassegna, con un gioco di colori capace di tradurre in arte l’identità e l’anima dell’edizione 2022, porta la firma del Maestro Mimmo Paladino.

