È un bagno di stelle e di folla quello della prima serata della 81esima edizione del Festival del Cinema di Venezia. Dopo l’arrivo al Palazzo del Casino per le conferenze stampa, nel primo pomeriggio, di Tim Burton e Jenna Ortega per “Beetlejuice Beetlejuice”, di Valerio Mastandrea che si mette in gioco come regista e attore in “Nonostante”, che apre la sezione Orizzonti, e dei membri delle giurie della selezione ufficiale, del premio Mastroianni al miglior attore emergente, di Orizzonti e di Venezia Classici, in serata Monica Bellucci e Willem Dafoe scendono dal molo dell’Excelsior e via via tutti gli ospiti e giurati sfilano in auto a turno fino al Red Carpet, dove si mostrano a migliaia di fan urlanti e adoranti, in cerca di autografi, foto o anche solo di uno sguardo. Il clima è di festa, il ritorno per molti appassionati ad un appuntamento fisso o la prima volta per i più giovani accreditati, che in una “maratona” di 11 giorni, come la definisce il direttore artistico Alberto Barbera in conferenza stampa, potranno scegliere (e lottare per prenotarsi) tra i film della selezione ufficiale e delle sezioni parallele Orizzonti, la Settimana della Critica e le Giornate degli Autori, oltre ai numerosi film fuori concorso, eventi speciali e alla sempre più innovativa e interessante sezione Venice Immersive, dedicata all’universo XR e alle nuove tecnologie e forme di narrazione.
Le star sul red carpet
L’arrivo delle star è un tripudio di esaltazione collettiva: Isabelle Huppert, Presidente di giuria della Selezione Ufficiale assieme, tra gli altri, a Giuseppe Tornatore, James Gray, Andrew Haigh e Agnieszka Holland (Premio Speciale della Giuria nella scorsa edizione del festival con Green Border), il cast di “Beetlejuice Beetlejuice”, film d’apertura che segna il ritorno dello spiritello porcello dopo 36 anni con Michael Keaton e Winona Ryder a riprendere i loro ruoli, oltre che a qualche novità apprezzatissima come Jenna Ortega, Willem Dafoe (ormai sempre più ospite fisso a Venezia) e Monica Bellucci, anche compagna del regista che più di tutti ha reso pop l’estetica goth in tutto il mondo. E ancora Cate Blanchett e Taylor Russell, vincitrice nel 2022 del premio Mastroianni come miglior attrice emergente con Bones and All di Luca Guadagnino e che sarà quest’anno nella giuria del premio, coordinato dal critico cinematografico Gianni Canova. Tra gli ospiti anche il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, accompagnato da una folta scorta nella passeggiata tra l’hotel Excelsior e il red carpet. Dulcis in fundo la indimenticabile Ripley di Alien Sigourney Weaver, a cui verrà consegnato durante la serata il Leone d’oro alla carriera.
La cerimonia di apertura e il leone d’oro alla carriera a Sigourney Weaver
Dalle urla che ancora risuonano fuori dal Palazzo del Cinema, nella sala grande cala il silenzio, riempito dall’esibizione di “Amandoti” dei CCCP eseguita da Clara, cantante e attrice parte del cast di Mare Fuori e tra i partecipanti dell’ultimo festival di Sanremo. Dopo il primo discorso introduttivo della madrina del festival Sveva Alviti, è il momento di Sigourney Weaver, capace nella sua carriera di sconfiggere alieni, fantasmi, gorilla e stereotipi di genere, come riassume ironicamente l’attrice Camille Cottin nella sua sentita presentazione, a cui si è aggiunto anche il video messaggio a sorpresa di James Cameron, che l’ha diretta nel secondo capitolo della saga di Alien “Aliens” e nei due capitoli di Avatar, in cui Weaver nel film del 2022 “Avatar: La Via dell’Acqua” nonostante i 73 anni d’età interpreta grazie alla computer grafica una giovane Na’Vi di 14 anni. Meritatissima la standing ovation della sala mentre le viene consegnato il Leone d’Oro alla carriera dal neo presidente della Biennale di Venezia Pietrangelo Buttafuoco.
La cerimonia di apertura prosegue con la presentazione della giuria della competizione ufficiale della 81esima edizione, composta dal regista e sceneggiatore americano James Gray; il britannico Andrew Haigh, la polacca Agnieszka Holland, il brasiliano Kleber Mendonça Filho, il mauritano Abderrahmane Sissako, l’italiano Giuseppe Tornatore, la tedesca Julia von Heinz e l’attrice cinese Zhang Ziyi che dovranno giudicare i 21 film della selezione principale, introdotti dal discorso della presidente di giuria Isabelle Huppert.
Prossimi giorni: le star e i film più attesi
Grande attesa per la giornata del 29 Settembre con “Maria” del regista cileno Pablo Larrain, che dopo Jacqueline Kennedy e Lady Diana Spencer torna a Venezia da vincitore del premio Osella per la miglior sceneggiatura assieme a Guillermo Calderòn dalla scorsa edizione del Festival di Venezia con “El Conde”, un nuovo biopic al femminile sulla leggendaria cantante Maria Callas, interpretata da Angelina Jolie. Curiosità anche per “El Jockey” (Kill the Jockey) di Luis Ortega, regista e sceneggiatore argentino, mentre il 30 agosto arriverà Nicole Kidman, protagonista di “Babygirl”, il 31 gli attori inglesi Jude Law e Nicholas Hoult che sbarcano a Venezia con “The Order” di Justin Kurzel, mentre il primo settembre si riuniranno due attori iconici come George Clooney e Brad Pitt nel thriller “Wolfs” di Jon Watts.