Nel 2002 ottiene una nomination agli Oscar. Diciannove anni dopo torna Spirit – Il ribelle, il cavallo che ha portato davanti a milioni di bambini il suo strapotere fisico, unito ad un carattere meraviglioso. La Dreamworks Animation ha idee ben chiare, non solo dal punto di vista della storia da raccontare, ma anche del messaggio che vuole trasmettere. Proprio in questo contesto si inserisce la figura di Gennaro Lendi, insieme ad altri colleghi, come reiner professionista, che fa del rapporto con i suoi cavalli uno stile di vita: “Mi occupo di loro con il massimo rispetto e devozione, spesso sento dire che i cavalli vivrebbero meglio da un’altra parte, ma quello che facciamo per loro è qualcosa che va ben oltre la semplice cura, per noi sono parte integrante della famiglia. Sono onorato di ricoprire un ruolo tanto importante, il messaggio che deve passare è sempre quello del massimo rispetto verso gli animali”.
Ecco che Spirit – Il Ribelle si candida di diritto ad essere inserito tra i film di animazione che vogliono veicolare messaggi eticamente inappuntabili, mostrando ai più piccoli usi e costumi molto stimolanti.
La tradizione western, il modo di viverla, la passione che circonda il mondo dell’equitazione ed in particolare quello del reining. Tutto questo è racchiuso anche nella figura di Gennaro Lendi, che non è nuovo nel cinema, proprio grazie a questa sua passione. Lendi vanta il ruolo di Horse Master del leggendario Sylvester Stallone nel suo Rambo – Last Blood. Proprio in quella occasione ha potuto mostrare quanto conti il modo di approcciare al cavallo, il rapporto che si instaura, insieme ai classici aspetti tecnici.