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foto Federico Losito

Cinema, Musica

Guido Rimonda, uno stradivari al cinema

Tempo di lettura: 3 minuti

Musica e cinema, un connubio indissolubile, un rapporto unico tra due amanti tanto diversi, quanto bisognosi l’uno dell’altro. Entrambi capaci di regalare vivide suggestioni emotive.

La narrazione delle immagini, delle storie raccontate, trova maggiore forza espressiva nelle sfumature che la musica riesce a donare. A volte con accenti diversi ma sempre pronti a sollecitare le emozioni più profonde.

É quanto riesce a mettere in atto il violinista Guido Rimonda nei suoi concerti, in corso in tutta Italia.

Il fascino di alcuni brani di colonne sonore, unito alla bellezza delle immagini che scorrono sullo sfondo, creano un’atmosfera impalpabile, ricca di sensazioni e ricordi.

Il viaggio nella musica da cinema inizia con ‘Smile’. Il brano composto da Charlie Chaplin è tra le perle di un songbook cinematografico che più è scolpito nei cuori di ognuno di noi. Attraversando la platea, Rimonda sale sul palco eseguendo il brano del film ‘Tempi moderni’ con una lettura coraggiosa quanto raffinata.

Smile. Sorridi.

Un semplice gesto con cui cercare di uscire dal nostro tempo mutato dalla pandemia, che molto ci ha tolto. Un incoraggiamento a cambiare il senso della nostra vita. Un atto di speranza e di amore dettato dalla gioia di vivere.

Smile, un invito alla leggerezza voluto da Guido Rimonda che, accompagnato dai musicisti della Camerata Ducale, ha mostrato di possedere una cifra tecnica ineguagliabile e un approccio intenso a ogni singolo brano.

Dal delicato ‘Por una cabeza’ tratto dalla versione americana di ‘Profumo di donna’, agli struggenti temi di ‘Schindler’s list’, de ‘Il postino’ e ‘Il colore viola’, fino a classici come il ‘Tema d’amore’ da ‘Nuovo Cinema Paradiso’‘Romance’ da ‘Giochi proibiti’‘Adagio’ di Albinoni da ‘Il processo’ e alla più romantica ‘She’ di Charles Aznavour da ‘Notting Hill’, ogni nota scandisce il tempo creando atmosfere adeguate alle immagini dei film.

I suoni emessi da ‘Le violon noir’ di Rimonda librano nell’aria assecondando il ricercato linguaggio musicale e visuale, riuscendo a riportare alla mente del pubblico storie e personaggi con cui si sono immedesimati.

Ora come allora il suono dello Stradivari ha saputo amplificare i sentimenti del pubblico. Ogni componente della Camerata Ducale svolge una funzione di contrappunto e di sostegno delle evoluzioni musicali del Maestro.

I musicisti sfoggiano una incredibile maestria e un grande affiatamento. Da sottolineare la capacità di andare in sincrono con le immagini. Un gioco in cui la musica si mette al servizio delle immagini e viceversa. Difficile separare la bellezza delle immagini da quella della musica, soprattutto se ad eseguirla è un musicista eccelso come Guido Rimonda, che ha il merito di riuscire ad avvicinare il pubblico alle colonne sonore.

Per il finale il Maestro, richiamato a gran voce dal pubblico, non poteva esimersi dal “regalare” l’ultima perla. Con l’annunciato “diverso” e meno conosciuto ‘Adagio’ di Albinoni ha lasciato il proscenio tra gli applausi del pubblico che porterà con sé il ricordo di una serata da incorniciare.

Prossime date:

Teatro Chiabrera a Savona il 5 marzo

Teatro Fratello Sole a Busto Arsizio il 27 aprile

UNO STRADIVARI AL CINEMA…PER SOGNARE

I più celebri temi da film reinterpretati da Guido Rimonda con il suo melodioso violino Stradivari Jean Marie Leclair, 1721, soprannominato “Le Noir”.

SMILE da Tempi Moderni
I WILL WAIT FOR YOU da Les Parapluies De Cherbourg
POR UNA CABEZA da Profumo di Donna
TEMA da Schindler’s List
TEMA da Il Postino
SERENATA PER GIUDITTA da Nell’Anno Del Signore
TEMA da Il Colore Viola
TEMA D’AMORE da Nuovo Cinema Paradiso
ROMANCE da Giochi Proibiti
MANHA DO CARNAVAL da Orfeo Negro
ADAGIO da Il Processo
CAVATINA da Il Cacciatore
Scritto da

Giuseppe Panella è giornalista e critico musicale. Da sempre non limita i suoi interessi alla musica, scrivendo anche di teatro e di libri. Da circa venti anni è addetto stampa di alcuni festival, artisti e radio. Tra le sue collaborazioni quella con MusicalNews, Classic Rock, Vinile, Gazzetta del Sud, Il popolo del blues, Tutto Sud News e Muzi Kult. Nel 2011 ha contribuito con una scheda al libro "Da Mameli a Vasco. 150 canzoni che hanno unito gli italiani", curato da Maurizio Becker e pubblicato da Coniglio Editore. Nel 2011 e 2012 è stato direttore responsabile di Onda Calabra. Ha un suo blog (www.giuseppepanella.it)

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