L’Associazione Nazionale Fondazioni Lirico Sinfoniche, ANFOLS, plaude alla decisione del Governo di non prevedere ulteriori misure restrittive rispetto alle capienze dei teatri, confermando la possibilità per le Regioni di concedere deroghe rispetto al limite dei 200 posti al chiuso.
“Tutte le Fondazioni lirico-sinfoniche italiane sono impegnate dalla fine del lockdown in una ripartenza nel segno della responsabilità nei confronti del pubblico, dei dipendenti e degli artisti scritturati” – afferma Francesco Giambrone, presidente dell’ANFOLS. “I teatri d’opera sono aperti – prosegue – vogliono continuare a restare aperti e sono luoghi sicuri in cui, grazie alla rigorosa applicazione di tutti i protocolli, si stanno garantendo in tutta Italia le misure di sicurezza previste per prevenire il contagio anche nelle situazioni in cui si sono registrati dei casi. In questi mesi post lockdown sia il pubblico sia i lavoratori hanno mostrato alto senso di responsabilità nel rispettare tutte le norme e le attività si sono svolte in totale sicurezza”
A destare preoccupazione sono, invece, gli scenari futuri, a cominciare dal problema gravissimo di sostenibilità economica delle attività dovuto anche alla riduzione significativa del numero di spettatori che supera ampiamente il 50%, comportando un crollo dei ricavi da botteghino, parte fondamentale degli equilibri di bilancio.
“Oggi – dichiara il vicepresidente dell’ANFOLS Fulvio Macciardi – nessuna delle dodici Fondazioni lirico-sinfoniche italiane è nelle condizioni di presentare nei tempi previsti un bilancio di previsione 2021 né di annunciare la Stagione. Senza un intervento economico e risorse aggiuntive per l’anno in corso e per il 2021 mancano le condizioni minime per proseguire le attività in condizioni di stabilità”.
“E’ per questa ragione che – conclude il presidente Francesco Giambrone – mentre eravamo certi dell’impegno del Ministro Franceschini per evitare ulteriori misure restrittive sulle capienze e confermiamo l’apprezzamento per gli interventi che il Governo ha fin qui adottato, facciamo appello affinché vengano previsti adeguati interventi economici che ci mettano nelle condizioni di proseguire le nostre attività, confermando il nostro ruolo di servizio pubblico che dà lavoro a migliaia di persone e l’importanza fondamentale delle attività culturali e di spettacolo nelle strategie di ripartenza del Paese”.