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I GIOVANI RISCOPRONO ONLINE LE GESTA DEI PUPI

Tempo di lettura: 7 minuti

Che i pupi siano stati rifugio in un periodo in cui le certezze sembravano crollare, occasione di condivisione online quando da casa non si poteva uscire, riscoperta di radici che magari si ritenevano secche, è un fatto dimostrato dai dati.
In questo 2020 assai complicato da qualsiasi punto di vista lo si voglia osservare, sono esattamente 447.127 le persone che, in presenza e online, hanno preso parte alle iniziative del Museo Pasqualino.

Nello specifico, sono state 438.417 le visualizzazioni delle attività, dei prodotti e dei contenuti digitali condivisi online attraverso i canali web istituzionali e i social network del Museo delle Marionette; 37.532 le visite dei siti con un incremento medio dell’88% di nuovi utenti; 282.100 visualizzazioni su Facebook con una crescita del 24% del coinvolgimento del pubblico, a cui si aggiungono 4.283 accessi su Youtube e 2.202 su Instagram.

La parte del leone l’hanno giocata le nuove generazioni, che sui siti hanno costituito il 61% del pubblico (di cui il 33% nella fascia 25-35 anni e il 27% nella fascia 18-24 anni).
Su Youtube i giovani tra i 18 e i 24 anni sono stati il 56,5%. Su Facebook il 29% del pubblico ha incluso persone tra i 35 e i 44 anni a cui seguono subito dopo i giovani tra i 25 e i 34 anni con una percentuale del 22%.

Alla massiccia partecipazione online, è corrisposta anche quella in presenza, nei pochi mesi di apertura e nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale. Sono infatti 8.710 le persone che hanno visitato il Museo o partecipato in presenza alle attività culturali e teatrali organizzate.

Nonostante le sfide di questo 2020, il Museo Pasqualino segna dunque un nuovo traguardo che premia non soltanto l’impegno assiduo in ambito culturale e teatrale ma anche la costante sperimentazione di nuove vie per rinnovare e rafforzare il rapporto con il pubblico e con le nuove generazioni.
Tra le attività di maggiore gradimento, i seminari del ciclo “Etnografie del contemporaneo – Gentrificazione e margini”, la Notte europea dei Musei, i prodotti e le iniziative digitali inerenti il patrimonio museografico e biblio-documentario, il podcast e le pubblicazioni delle Edizioni Museo Pasqualino.

Le iniziative in presenza e online

Vivace e incisiva è stata la presenza in internet attraverso i vari siti istituzionali e i social network (Facebook, Instagram, Twitter e Youtube) che hanno “ospitato” diversi programmi di attività online strutturate e cadenzate (#ilmuseopasqualinoacasatua, #ilmuseoracconta, Etnografie del contemporaneo) ma che hanno anche accolto e diffuso versioni digitali dei prodotti core del Museo.

Nel dettaglio, il 2020 del Museo Pasqualino ha visto realizzare in presenza e online 69 iniziative di studio, tra cui 50 presentazioni e incontri con autori e autrici, 15 seminari, 3 conferenze e 1 convegno internazionale.

Tra i temi affrontati le etnografie del contemporaneo che hanno offerto quest’anno un approfondimento del fenomeno della gentrificazione; le forme della serialità, antiche e nuove, che sono state viste attraverso la lente di diverse discipline; il rapporto tra storia, memoria e scrittura, la letteratura e il delicato e quanto mai attuale tema della malattia.

Le presentazioni dei libri e dei periodici hanno dato voce ad autori e autrici i cui ambiti di ricerca spaziano dall’antropologia alle tradizioni popolari, dall’etnomusicologia alla storia delle religioni fino alla semiotica e alla letteratura per l’infanzia, in un invito corale alla lettura e all’approfondimento rivolto a persone di tutte le età.

Le mostre, i linguaggi

Due le mostre che hanno valorizzato altrettante forme d’arte.
Nell’ambito dell’arte popolare, i manufatti dell’Opera dei pupi sono stati protagonisti della mostra L’Opira a Catania che ha esposto pupi e cartelli del mestiere storico della Marionettistica dei Fratelli Napoli di Catania in una iniziativa di valorizzazione e salvaguardia del patrimonio dell’Opera dei pupi siciliani; nell’ambito dell’Outsider Art, le opere di Giuseppe Bonsignore hanno invece raccontato il rapporto tra devozione e memoria in una mostra fruibile interamente online.

La formazione e la partecipazione a iniziative culturali

Anche in ambito didattico-formativo, il Museo delle marionette ha trovato nuove modalità e strumenti di diffusione, formazione e informazione del pubblico sui temi inerenti il patrimonio museografico, biblio-documentario e sull’Opera dei pupi.
Sono 21 le attività didattico-formative che hanno coinvolto bambini e famiglie, persone diversamente abili grazie alla realizzazione di prodotti digitali anche in LIS e IS, detenuti del carcere palermitano Malaspina, studenti nell’ambito di corsi di tirocinio formativo (16 in tutto) anche a distanza e collaborazioni con master universitari sul patrimonio culturale UNESCO e sul libro.

Significative, inoltre, le partecipazioni alle 6 iniziative di studio e ai 10 festival di teatro, editoria, documentari, a cui si aggiungono gli incontri istituzionali internazionali, tra cui la 15° sessione del Comitato intergovernativo per il Patrocinio culturale immateriale UNESCO, a cui l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari ha preso parte in qualità di ONG, accreditata sin dal 2014 a esercitare funzioni consultive per il Comitato UNESCO.

Una rete di sostegno a pupari e pupi

Sia in ambito culturale che teatrale, il Museo Pasqualino ha mantenuto alta l’attenzione sull’Opera dei pupi siciliani contribuendo significativamente a fronteggiare le difficoltà poste dalla pandemia e sostenendo concretamente le compagnie dei pupari di tutta la Sicilia aderenti alla “Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell’opera dei pupi” di cui il Museo Pasqualino è soggetto referente.

Sono stati 224 gli spettacoli rappresentati in sede e fuori sede e fruibili sia in presenza che online, in diretta e differita streaming. Di questi, 203 hanno riguardato l’Opera dei pupi, coinvolgendo tutte e 12 le compagnie delle Rete, elemento riconosciuto dall’Unesco patrimonio orale e immateriale dell’umanità.
Per sensibilizzare l’intera comunità all’importanza di salvaguardare questo patrimonio, il Museo Pasqualino ha organizzato nel post lockdown la Giornata dell’Opera dei pupi che ha dato nuova linfa nel periodo di breve riapertura dei teatri dell’Opera dei pupi, coinvolgendo, nonostante le misure di distanziamento sociale, 1.000 spettatori in presenza.
Sono seguiti, al Museo Pasqualino, gli spettacoli quotidiani dei mesi estivi mentre in parallelo è stato realizzato un calendario condiviso degli spettacoli di Opera dei pupi delle compagnie della Rete nell’ottica di una promozione congiunta.

Il successo del Festival di Morgana in streaming

A dicembre l’annuale Festival di Morgana, giunto alla sua 45° edizione, ha proseguito questo percorso ed è tornato alla sua veste originaria di Rassegna dell’Opera dei pupi, ottenendo un enorme successo nella versione interamente in streaming che ha registrato 70.000 accessi sia dall’Italia che dall’estero.

L’Opera dei pupi però ha anche viaggiato grazie al programma di circuitazione del Museo Pasqualino che ha anche incluso spettacoli di narrazione, 21 in tutto, con diverse incursioni sul territorio nazionale e una tappa in Spagna.

Le Edizioni Museo Pasqualino

In ambito editoriale, 10 sono state le pubblicazioni che hanno visto la luce nel 2020. Tra i temi di approfondimento, il codice della festa, gli aspetti e le forme della cultura e dell’identità siciliana, la tradizione musicale liturgica dei copti ortodossi; i miti, i culti, e i saperi nella Mesopotamia antica; le narrazioni e le rappresentazioni del sacro femminile; il rapporto tra identità e linguaggio, le diverse forme della serialità nei miti, nella letteratura e in televisione; la letteratura per l’infanzia.

Nel 2020 le Edizioni Pasqualino vedono inoltre la nascita di una nuova rivista, Global Humanities – Studies in Histories, Cultures, and Societiesche si aggiunge ai 7 periodici già editi.

I progetti speciali

Due i progetti speciali che sono stati portati a termine nel corso del 2020.

Il primo progetto ha portato alla elaborazione per il MiBACT del “Piano delle misure di salvaguardia dell’Opera dei pupi siciliani”, da parte dell’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino in qualità di soggetto referente della Rete dell’opera dei pupi, e in stretta sinergia con le 12 compagnie aderenti. Tra le azioni progettuali principali, una campagna di ricerca partecipata sull’Opera dei pupi siciliani, iniziative di interazione tra pratiche riconosciute dall’UNESCO, la creazione del portale plurilingue online www.operadeipupi.it, spazio digitale, tecnologicamente innovativo, designato alla rappresentazione ed espressione delle diverse manifestazioni dell’Opera dei pupi nonché strumento di inclusività e accessibilità ampia.

Il secondo è stato “The Human Library. I libri sono uomini”, un progetto di valorizzazione della Biblioteca “Giuseppe Leggio” e del Polo biblio-documentario della cultura tradizionale siciliana di Palazzo Tarallo sulla narrazione e la memoria orale a forte carattere partecipativo che ha promosso la cultura e le biblioteche di quartiere come strumenti per diffondere benessere e migliorare la qualità della vita in risposta alla marginalità sociale ed economica. Tra le attività realizzate nell’ambito del progetto: Biblioteca diffusa dei libri umani; il corso di lingua e cultura araba; formazione con artigiani, artisti, esperti e bibliotecari; incontri con operatori culturali – collaboratorio; laboratori con studenti e persone diversamente abili; letture multimediali; nuove tecnologie per la memoria orale; racconti di quartiere e scambio intergenerazionale.

Parallelamente, i 6 progetti di ricerca, nazionali ed internazionali, a cui si è lavorato approfondiscono, oltre all’opera dei pupi, anche il tema della drammaturgia nel teatro di figura e delle migrazioni. Assidua è stata l’attività di cura delle collezioni che insieme all’intero patrimonio bibliotecario sono state rese liberamente fruibili in rete sul portale www.operadeipupi.it mentre parallelamente sono stati realizzati e-book e sono state prodotte opere video sui mestieri tradizionali.

“Il 2020 ha delineato un progetto che continua, intensifica e diversifica gli strumenti di promozione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale” – afferma Rosario Perricone, direttore del Museo delle marionette – favorendo il raggiungimento di alcuni importanti obiettivi, intensificando e mettendo a punto un processo già avviato che traccia una nuova linea di intervento capace di integrare le tradizionali modalità di fruizione del patrimonio con un remix della performance culturale in tempo reale tramite la tecnologia digitale. Il nuovo anno si apre con molte incognite e nuove sfide, ma il Museo Pasqualino definisce già un intenso programma di attività per le quali si prospettano nuove forme di partecipazione, in una revisione e integrazione delle tradizionali modalità di fruizione”.

Uno sguardo al 2021

Il 2021 vedrà dunque ancora una volta il Museo Pasqualino in prima linea nella salvaguardia del teatro dell’Opera dei pupi in sinergia con le 12 compagnie di pupari di tutta la Sicilia aderenti alla Rete dell’Opera dei pupi.
Il nuovo anno si apre con la realizzazione di 12 cicli di spettacoli di opera dei pupi che si svolgeranno fino a giugno nei teatri e luoghi di cultura di tutta la Sicilia. Entro l’estate sarà, inoltre, presentata la pubblicazione estesa del Piano delle Misure di salvaguardia dell’Opera dei pupi siciliani in una versione plurilingue con traduzione in inglese e francese.
Il portale www.operadeipupi.it sarà sviluppato quale strumento di diffusione e comunicazione unitaria dell’Opera dei pupi e delle attività della Rete e si arricchirà di una piattaforma di servizi.

Tra le iniziative di studio, sarà organizzato in collaborazione con la Columbia University un convegno sulle epiche nei teatri di figura, che si riallaccia al repertorio epico cavalleresco dell’Opera dei pupi; e uno sul rapporto tra corpo e parola e uno sulle icone leggendarie, da Giuseppe Garibaldi a Pablo  Escobar. I musei della restanza saranno oggetto di riflessione in un convegno, mentre il 5° ciclo del seminario permanente Etnografie del contemporaneo aprirà una finestra sugli studi postcoloniali e di genere affrontando il tema del rapporto tra donne, corpi e territori.

In ambito espositivo, sarà allestita una mostra che esporrà gli automi di Guido Accascina e la mostra internazionale Cyber Pupi, in collaborazione con il Ministero degli Esteri.

Intensa sarà l’attività editoriale: in occasione del decennale della morte del grande antropologo Alberto Mario Cirese, a inizio anno le Edizioni Museo Pasqualino pubblicheranno nella collana “Studi e materiali per la storia della cultura materiale” il libro La voce che narra, frutto di un lavoro che mette insieme il Maestro con uno dei suoi allievi Pietro Clemente su fiabe e leggende. Tra le altre pubblicazioni, nella collana “Suoni&Culture” sarà pubblicato il  libro dell’etnomusicologo statunitense Steven Feld sul mondo sonoro dei Bosavi del Brasile e tante altri volumi sono in corso di pubblicazione.

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