Normalmente trattiamo notizie del mondo dello spettacolo. Scriviamo dei teatri di tradizione, del grande cinema e dei suoi protagonisti, della prosa, della lirica, spesso anche di letteratura e di tutto ciò che di bello e buono gravita attorno al mondo dell’arte e della cultura: il vero cibo che nutre l’anima.
La pandemia in corso ci lascia senza l’emozione dello Spettacolo dal Vivo e purtroppo, due giorni fa, in assenza di palcoscenici da calcare è andata in scena presso il Campidoglio di Washington una miserabile opera surreale.
Un’opera buffa ci ha lasciato sbigottiti, uno spettacolo indecoroso, centinaia di supporter di Donald Trump hanno invaso la casa della democrazia made in Usa. Una folla di “bizzarri figuranti” ha di fatto impedito al Congresso di ratificare formalmente la vittoria del presidente eletto Joe Biden.
A guardare le immagini di ciò che è accaduto ieri sembrava di vedere dei fotogrammi tratti da una spy-story tipica del cinema americano. Un misto tra Attacco al Potere e The Purge. La triste verità è che tutto è successo davvero. Clamorosamente davvero.
LA COMUNICAZIONE AL TEMPO DI DONALD
I social network, facebook in primis, ed i loro dannati algoritmi, hanno giocato un ruolo fondamentale in questi anni nel destabilizzare i principi della democrazia rappresentativa minando costantemente l’Amministrazione Pubblica, ad ogni livello, messa alla gogna davanti a tutto il mondo da tanti signor nessuno.
COME COMBATTERE LA DERIVA QUALUNQUISTA?
I social network hanno imbarbarito tristemente la narrazione della quotidianità, e questo non solo a Washington. Una deriva estremista, folle, autoritaria, che non si può combattere in altro modo se non con un investimento massiccio nella cultura e nell’arte sin dalla prima infanzia, mediante la formazione del pubblico giovanile nelle nostre “botteghe” dello spettacolo, attraverso una sinergia tra pubblico e privato, lo sviluppo di politiche giovanili legate sempre più legate al settore creativo.
Mentre vi scrivo il recovery fund è stato rettificato, facendo passare le risorse destinate a Turismo e Cultura da 3.1 mld a 8 mld. Ora tocca al decisore politico ascoltare gli appelli dell nostro settore e destinare risorse fondamentali per la crescita socio culturale dei territori.