Di Lorenzo Scarpellini
Fabio De Luca ha raggiunto il Pantheon dell’AGIS, nella quale entrò giovanissimo all’inizio degli anni ’50, quando Franco Bruno, venendo dalla sede regionale di Milano divenne Segretario Generale dell’Associazione Generale dello Spettacolo.
Carattere non facile, molto, ma molto lontano dalla retorica e dall’enfasi che spesso accompagnano anche gli aspetti amministrativi, fiscali, finanziari, assicurativi e del diritto d’autore dello spettacolo, dei quali è stato per decenni tra i massimi esperti, non solo a livello nazionale, confermandosi il più valido e ascoltato collaboratore di Bruno in tutte le vicende che hanno interessato l’Associazione nella quale ha ricoperto l’incarico di dirigente, Vice Segretario generale e poi Vicepresidente fino al 1988 con l’arrivo di Badini alla Presidenza dell’AGIS.
Tra i meriti della rigorosa professionalità di Fabio De Luca va anche annoverato lo ”svezzamento” dei giovani quadri che l’Agis di Gemini e Bruno volle assumere negli anni “60” per potenziare l’Associazione, facendola veramente divenire “ Generale”, la casa di tutto lo Spettacolo italiano.
Addio Don Fabio, ricordando tra le tante cose il Tuo personale successo con l’abolizione dell’imposta sugli spettacoli e qualcosa che non molti conoscono: la Tua vena di malinconica ironia che Ti hanno portato nel tempo a scrivere dei deliziosi epigrammi raccolti in preziose, piccole edizioni: due di questi per ricordarlo con un sorriso:
INCIDENTE
Dopo tante assemblee
È finito in ospedale
S’è fatto male
Maneggiando le idee
SISTEMA TELEVISIVO
Libertè
Egalitè
Publicitè
