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LIVE AL TEMPO DEL COVID. L’EVOLUZIONE DELLA MUSICA SECONDO PLUGGED@POLAMOLLOY

Tempo di lettura: 6 minuti

Insieme, oltre ogni barriera. Per la musica, per l’arte, per la bellezza. Al via oggi “Plugged @Polamolloy”, un cartellone di concerti e stand up comedy nato dall’unione delle direzioni artistiche di Spazio Polaresco e di Latteria Molloy. Due città, Bergamo e Brescia, distanti ma vicine, unite da un sodalizio musicale che non vuole essere una alternativa all’attività della musica live, ma che vuole evolversi creando contenuti di valore che possano lasciare una traccia indissolubile nel tempo.

Cosa abbia spinto i live club Latteria Molloy e Spazio Polaresco a gemellarsi nella creazione di un unico palinsesto lo raccontano, a Notizie di Spettacolo, i due direttori artistici – rispettivamente Luca Borsetti ed Andrea Ponzoni – ad un passo dall’inizio di questa nuova entusiasmante avventura.

«Il processo dell’unione – racconta Luca Borsettiè nato prima della venuta del covid in Italia, con una collaborazione che sarebbe dovuta partire già il 6 marzo. Abbiamo deciso di non perderci di vista, e subito dopo il primo lockdown abbiamo lanciato insieme le Domeniche d’Essai, prima rassegna musicale in rete tra locali di Bergamo e Brescia. Abbiamo lavorato tutta l’estate per avere quelle risorse necessarie ad adeguarci a tutte le norme di sicurezza, rilanciando quindi la nostra attività dal vivo nei mesi di ottobre e novembre. Arriva il secondo lockdown, e con esso il momento delle scelte: stare fermi fino a chissà quando, oppure provare a creare qualcosa di nuovo?».

Luca Borsetti

«La nostra idea di base era proprio quella di cominciare a lavorare sulla promozione di uno stile condiviso – ci dice Andrea Ponzoni idea che abbiamo colto con “Plugged @ Polamolloy”, in modo che si potesse creare anche un filo conduttore con la propria utenza, nel momento in cui è impossibile godersi uno spettacolo dal vivo. Brescia e Bergamo sono state inizialmente le città più colpite da questa pandemia, ed in un’ottica di rilancio si sono candidate a Capitali Italiane della Cultura del 2023. Anche per questo abbiamo deciso di unirci, dal momento che sulla diffusione dei contenuti artistici ci sentiamo molto affini, abbiamo voluto cogliere la palla al balzo per accompagnare le nostre città in questo importante percorso di crescita».

Andrea Ponzoni

Plugged @ Polamolloy” è anche un’avventura che vuole mettere l’accento sulla possibilità di fare impresa, anche nel mondo dei live, in digitale. «Dobbiamo cercare di non perdere questa opportunità – prosegue Borsetti di Latteria Molloy – come avvenuto in generale, non solo in Italia, nel primo lockdown. Qui entra in gioco la creatività: se io faccio i live dentro un club vuoto, e questo spettacolo che propongo in digitale è studiato per essere rappresentato davanti ad un pubblico in presenza che in questo momento non c’è ed è forzatamente a casa, che non può goderselo vivendo quell’empatia che caratterizza lo spettacolo dal vivo, sicuramente non ho raggiunto alcun obiettivo. Se però, invece, produco e faccio vedere a casa un contenuto che nella realtà non potrei comunque vedere, raccontato in una situazione ed in una chiave particolare, a quel punto lì si crea una chiave di lettura artistica che mi permette di creare un palinsesto innovativo e che ha una connotazione che è tutta sua».

Latteria Molloy

«La scelta artistica – racconta Ponzoni di Spazio Polaresco – è molto pura, non solo perché abbiamo coinvolto artisti che ci piacciono e con cui abbiamo un rapporto duraturo nel tempo, e sono rapporti che da operatori culturali è fondamentale mantenere vivi, ma anche perché sono stati tra quelli che consideriamo tra i più sensibili rispetto alle tematiche della chiamata alle armi generale, dimostrando una generosità enorme: è palese che questa non sia una operazione commerciale, nessuno si arricchirà da questo palinsesto. Però è un progetto secondo noi necessario e che deve essere vissuto con il giusto spirito. Da professionista dello spettacolo penso che questa pandemia ci stia insegnando molte cose, ma che soprattutto lascerà evidentemente dei segni: saremo obbligati a ripensare alla gestione dei nostri spazi dedicati ai live, alla modalità di diffusione dei concerti. Stiamo cambiando le abitudini, e per la musica dal vivo ci sarà sicuramente un’era “pre-2020” e “post-2020”. Per gli emergenti, però, penso che ci sarà la possibilità di sperimentare maggiormente».

Spazio Polaresco

Evolversi, sperimentare, creare. Concetti che stanno alla base sia di Latteria Molloy che di Spazio Polaresco.

«Già a partire dal nome – risponde Luca BorsettiLatteria Molloy è nata da uno scherzo, per così dire, di questi ragazzi di Brescia che erano alla ricerca di un nome che desse l’idea di qualcosa di artigianale: Latteria nasce proprio perché si scervellavano su cosa fare, e quindi era una mungitura di idee. Questo motto è diventato, col tempo, il simbolo della nostra scena. Nessuno di noi sa ancora come, dopo la pandemia, il pubblico vorrà tornare a vivere i club, è una grande incognita. Quando presumibilmente riapriremo, dopo due anni di chiusura, torneranno i giovanissimi ad usufruire della musica dal vivo come hanno fatto fino ad oggi le generazioni ’80-’90? Oppure ci sarà anche un mondo digitale che andrà ad essere il nuovo “antagonista” del live club, perché ormai ci si è abituati a passare il sabato sera in compagnia del proprio telefonino? Latteria, in ogni caso, sarà pronta a guardare come cambierà il mondo, e cercheremo di portare avanti tutto il nostro percorso musicale cercando di decifrare anche quello che i nostri normali utenti vorranno trovare al nostro interno. Sicuramente saremo qualcosa di diverso, rispetto a quello che eravamo nel 2019».

«Questa esperienza – conclude Andrea Ponzonici porterà inevitabilmente ad un nuovo modo, diverso, di ascoltare. Da un certo punto di vista c’è un rischio all’abitudine dello stare in casa, come è anche vero che al primo “liberi tutti” c’è la volontà di uscire e di tornare alla vita normale. Per un teenager ha più appeal un concerto live o uno stream su Twitch? In questo momento prevale la seconda, ma il concerto live può diventare il simbolo di una nuova normalità per loro e che quindi va gestita come tale. La cosa che dobbiamo assolutamente salvaguardare e tenerci stretta è la voglia di socializzare e di stare insieme, soprattutto non in forma virtuale. Spazio Polaresco è proprio un attrattore di aggregazione giovanile: ci sono attività sportive, campi da basket, ha un parco molto grande, un centro polivalente, un auditorium, sale prova, e prima – come era d’abitudine – gli spazi venivano vissuti a compartimenti stagni, ognuno per sé. Dopo il primo lockdown abbiamo provato a ribaltare il concetto, cercando di creare un luogo dove tutti questi elementi fossero in qualche modo mescolati tra di loro, facendo venire la voglia di vivere Spazio Polaresco come una cittadella all’interno di una città, dove tutto questo potesse essere vissuto come una grande opportunità: quella di scegliere la propria attitudine al divertimento e allo stare bene. Assistere ad un concerto, partecipare alla presentazione di un libro, allenarsi o giocare una partita. L’importante è stare insieme e stare bene. Anche per questo abbiamo creato una tensostruttura trasparente che consentirà di assistere ad un evento all’esterno pur restando protetti dal freddo. Il nostro spazio si evolverà quindi in uno spazio di produzione e di promozione di contenuti artistici e di socialità con l’ottica di vivere gli spazi all’aperto normalmente tutto l’anno».

Spazio Polaresco

L’evoluzione inizia quindi sabato 19/12 con il live di Bianco, la stand up comedy “Egoinstagram” con Pietro Sparacino il 20/12, i live di Viadellironia il 21/12, Max Collini il 25/12, la reunion dei Dunk il 26/12, Legno il 27/12, Superdownhome il 29/12, Gulino il 1 gennaio, e la stand up di “The Comedy Club Live”, due serate collettive con, tra gli altri, Mauro Fratini, Carmine Velia Lalli, Mary Sarnataro, Carmine Del Grosso, Vincenzo Comunale, Andrea Di Castro, in scena il 30/12 ed in chiusura di cartellone il 2 gennaio.

I ticket d’acquisto, disponibili su www.rebellive.it, daranno diritto a un codice univoco per la visione del contenuto. I live saranno disponibili solo la sera dell’evento dalle 19 alle 24. Per info e prenotazioni si potrà scrivere una mail a pluggedpolamolloy@gmail.com o chiamare il 347 9367391.

Link social:

https://www.facebook.com/Plugged-PolaMolloy-107305904558174/

https://www.instagram.com/plugged_polamolloy_/

Scritto da

Lavoro nel campo della comunicazione e mi occupo di teatro come regista e attore e di radio come speaker e conduttore. Ho scritto e scrivo su numerose testate.

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