E’ da poco uscito per la casa editrice Affinità elettive di Ancona il libro “La danza è possibile”.
La pubblicazione contiene un approfondito studio dell’ADEP – Associazione Danza Esercizio e Promozione, curato dall’Ufficio Studi dell’AGIS, con il contributo dei docenti universitari Antonio Taormina e Michele Trimarchi, sul sistema della distribuzione e promozione della danza in Italia.
La ricerca offre sul biennio 2017 – 2018 uno spaccato completo sui modelli giuridici e organizzativi, sul personale e sulla gestione economico – finanziaria dei soggetti impegnati a vario titolo a diffondere e a promuovere la danza, la maggior parte dei quali svolge un’attività multidisciplinare di prosa, musica e di circo contemporaneo.
Circuiti, festival, centri di produzione e organismi di promozione attivi in dodici regioni mettono in moto 645 spazi di natura eterogenea (teatri, musei, arene, luoghi di interesse storico, ecc.) disseminati in 549 comuni.
La ricchezza e la pluralità degli spazi coinvolti è già di per sé il segno di un’irradiazione capillare della danza soprattutto nei piccoli centri urbani, che rafforza quell’articolato policentrismo culturale, caratteristica distintiva, attrattiva e non replicabile del Paese.
Dallo studio emerge un quadro generale dei settori messi sotto la lente d’ingrandimento da diverse angolazioni, che denota una gestione imprenditoriale dei contributi pubblici ricevuti tra Stato, regioni ed enti locali.
La spesa pubblica complessiva a favore della distribuzione e promozione della danza si risolve, infatti, in una sorta di anticipazione di una somma di denaro che funge da moltiplicatore, generando una somma superiore in termini di servizio reso con un totale di 7.575 spettacoli nel 2018, tra circuiti, festival e centri di produzione per 1.617.179 presenze, in aumento rispettivamente del 23% e del 15% rispetto al 2017.
La cifra del ruolo esercitato da questi soggetti viene misurata
non solo dai numeri ma anche dall’attività di promozione e formazione del
pubblico che essi svolgono. Lo studio entra qui nei dettagli con cui descrive
le svariate iniziative messe in campo che trovano il loro momento di sintesi e di forza associativa nella NIDPlatform che dal 2012 si è affermata come una delle più importanti vetrine della danza nel panorama nazionale e
internazionale. ‘‘I dati della ricerca – dichiara la vicepresidente Adep
Patrizia Coletta – testimoniano la vivacità creativa e organizzativa espressa
dalla danza e dimostrano quanto sia importante continuare ad investire nel
settore per la sua ulteriore crescita. Lo studio rappresenta anche una base
credibile e documentata da cui ripartire per ripensare il sistema con nuove
idee che consentano di affrontare i radicali cambiamenti determinati dalla
pandemia”.