A inaugurarlo è uno degli storici italiani più autorevoli, Alessandro Barbero, con un evento speciale dal titolo Dante e la guerra, sul palcoscenico del Teatro Arena del Sole di Bologna Domenica 21 Novembre.
Dante è uno dei personaggi a lui più caro, che racconta in maniera insolita tracciandone un ritratto singolare.
Campaldino, 11 giugno 1289. A cavallo, con la cotta di maglia di ferro e l’elmo calato sul volto, la lancia nella mano destra, lo scudo nella sinistra e la spada nel fodero, Dante ha paura. A soli 24 anni, è la prima volta, ma non l’ultima, che si trova in battaglia. L’abito rosso da laureato e la corona d’alloro, con cui è sempre raffigurato, sono uno stereotipo immaginario che non rende giustizia allo spirito del tempo, un tempo in cui combattere era un dovere per ogni cittadino e la violenza era parte accettata della vita.
Le lezioni continuano poi a partire dal 16 Gennaio fino al 3 Aprile con il nuovo ciclo Le opere dell’uomo sempre la domenica mattina in Arena del Sole. Prendendo spunto dalla storia della realizzazione d’importanti opere del mondo – il Tempio di Gerusalemme, il Colosseo, la Mezquita di Cordoba, il Teatro della Scala, il Muro di Berlino, il palazzo della memoria –, sei studiosi d’eccezione, autorevoli per rigore scientifico e brillanti per efficacia comunicativa, ricostruiscono l’origine di un’idea, il suo farsi concreto, la continuità o le trasformazioni del tempo.
In ogni lezione si cerca di comprendere ciò che tiene insieme storia, potere, denaro, cultura e consenso.
Apre il ciclo Domenica il 16 Gennaio Luciano Canfora con una lectio sulla tormentata storia del Tempio di Gerusalemme. Andrea Giardina il 30 Gennaio conduce il pubblico tra gli spalti del Colosseo, uno straordinario osservatorio sulla storia politica, sociale e antropologica dell’antica Roma. Amedeo Feniello il 13 Febbraio racconta della Mezquita di Cordoba, foresta di simboli e luogo di mille contrasti. Carlotta Sorba il 6 Marzo ripercorre le tappe storiche che hanno portato alla realizzazione di uno dei teatri più prestigiosi nel mondo, il Teatro alla Scala. Il 13 marzo Carlo Greppi propone una lezione sul Muro di Berlino, emblema di tutte quelle frontiere che negano la libera circolazione degli esseri umani. Chiude il ciclo il 3 aprile Ivano Dionigi presentando la sua coinvolgente lezione Il palazzo della memoria.
IL PROGRAMMA
16 gennaio 2022, ore 11.00 – Il Tempio di Gerusalemme
Luciano Canfora
Nell’anno 70 d.C. l’imperatore Tito – delizia del genere umano secondo la vulgata adulatrice – distrusse il tempio di Gerusalemme, fondato un millennio prima dal mitico re Salomone, e ne lasciò depredare il tesoro. Il movente economico e l’odio per un popolo atavicamente considerato con avversione furono, allora, alla base del primo genocidio degli Ebrei. È una storia che ci riguarda ancora. Il revisionismo storiografico riuscì a prevalere e la tradizione si prestò a fare da sponda alla menzogna di Stato.
Luciano Canfora professore emerito di Filologia classica all’università di Bari.
30 gennaio 2022, ore 11.00 – Il Colosseo
Andrea Giardina
Nella Roma imperiale i cittadini si divertono allo spettacolo dei gladiatori che uccidono le bestie feroci, delle bestie feroci che uccidono i gladiatori e dei gladiatori che si uccidono tra loro. Quando entriamo in uno dei monumenti più visitati al mondo, ci ritroviamo in uno straordinario osservatorio sulla storia politica, sociale e antropologica dell’antica Roma.
Andrea Giardina docente emerito di Storia romana presso la Scuola Normale Superiore di Pisa.
13 febbraio 2022, ore 11.00 – La Mezquita di Cordoba
Amedeo Feniello
Simbolo della lunga vicenda musulmana in Spagna, cominciata nel 711, la Mezquita di Cordoba racconta, ancora oggi, di innumerevoli vicende di contrasti e lotte; di filosofie e bellezze; di musulmani e cristiani. Un monumento che è esso stesso una foresta di simboli, – in una città a cavallo dell’anno Mille – tra le più splendenti del mondo.
Amedeo Feniello insegna Storia medievale presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila.
6 marzo 2022, ore 11.00 – Il Teatro alla Scala
Carlotta Sorba
Fatto costruire da Maria Teresa d’Austria, ma su richiesta delle maggiori famiglie milanesi, il Regio Ducal Teatro alla Scala è dal 1778 un luogo simbolo dei rapporti tra il potere politico, la città e le sue classi dirigenti. Ed è l’esperienza dell’opera, il genere musicale italiano per eccellenza, che vive e si rinnova tra le sue mura, da allora fino ad oggi.
Carlotta Sorba insegna Storia contemporanea all’Università di Padova, dove dirige il Centro interuniversitario di Storia Culturale (CSC).
13 marzo 2022, ore 11.00 – Il Muro di Berlino
Carlo Greppi
Inizialmente costruzione rudimentale ad altezza uomo, il Muro di Berlino è raccontato come un atto di difesa necessario, ma in realtà si rivolge fin da subito contro gli abitanti della Germania Est. Il testimone passerà idealmente alle democrazie liberali, uscite ‘vincenti’ dalla guerra fredda, che dagli anni Novanta daranno continuità alla pratica messa in atto dalla DDR, negando la libera circolazione.
Carlo Greppi, storico, scrittore e dottore di ricerca in Studi Storici.
3 aprile 2022, ore 11.00 – Il palazzo della memoria
Ivano Dionigi
Sant’Agostino descrive il palazzo della memoria come il luogo dove nel tempo i ricordi possono aumentare, diminuire o variare. Nella storia la memoria ha assunto molte sembianze, come dimostrano le grandi opere descritte in questo ciclo. Ma l’arte dell’oblio e del ricordo passa anche dall’oralità e dalla scrittura, dalla costruzione delle biblioteche come dal web.