Vienna, l’Europa ed il mondo intero sono stati terribilmente scossi dall’attentato terroristico che, la scorsa notte, ha mietuto 5 vittime innocenti e ferito altri 15 tra le vie centrali della capitale austriaca. Mentre la morte si impossessava delle strade viennesi molti erano quelli che, ancora, vivevano una delle ultime serate prima dell’annunciato lockdown che parte oggi e che si concluderà il 30 novembre. Gente nei bar, nelle piazze, nei locali. Gente a teatro per ascoltare un ultimo concerto dal vivo perché del doman non v’è certezza.
Alla Wiener Staatsoper, il Teatro dell’Opera di Stato di Vienna, andavano in scena la “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni e “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo, abbinate come da tradizione. Dopo un’ora circa dall’inizio dell’esecuzione, e pochi minuti dopo dall’inizio degli attentati, la polizia ha blindato musicisti e spettatori all’interno del teatro.
Al termine dell’esecuzione dell’opera, in attesa che la barbarie che si stava consumando all’esterno finisse, consentendo, così, agli spettatori di poter lasciare il teatro in sicurezza, i maestri d’orchestra della Wiener
Staatsoper hanno improvvisato un concerto, incominciando a suonare.
Il silenzio della paura e dell’attesa, a mano a mano, ha lasciato il posto alle note della musica classica. Un gesto simbolico, per rinfrancare gli animi dei presenti, per fare compagnia in un momento di difficoltà.
La musica è, e sarà sempre, speranza.
