Vuole suicidarsi facendosi saltare in aria, al telefono è Carlo (Sergio Castellitto), docente universitario. Dalla sua Panda “parcheggiata su una strada di Milano” Carlo chiama in diretta Radio 105 minacciando di voler far esplodere alcuni palazzi in città. Anna Foglietta è un colonnello dei Carabinieri, Lorenzo Richelmy è Steph, il dj.
Dal 18 novembre su Prime Video, a causa della chiusura delle sale cinematografiche, “Il Talento del Calabrone” è un thriller con la regia di Giacomo Cimini che l’ha anche sceneggiato e le scene di Ivana Gargiulo, art director Claudio Cosentino coadiuvato da Ilaria Cascardo e Gregorio Mercurio, il soggetto è di Lorenzo Collalti, la fotografia di Maurizio Calvesi.
Quello dello scenografo è un mestiere dal fascino straordinario, si creano dal nulla ambientazioni per raccontare storie attraverso i mezzi più svariati che oggi la tecnologia mette a disposizione per rendere concreto ciò che è scritto nella sceneggiatura. La scenografia del lungometraggio è nata dai bozzetti di Ivana Gargiulo ed è stata realizzata da una squadra che ha interagito con il più semplice e comune dei mezzi social, WhatsApp. Il sodalizio virtuale del “team online” ha creato gli ambienti del “Calabrone” avvalendosi della messaggistica istantanea attraverso la quale la scenografa, inviando i suoi bozzetti, ha fornito le informazioni necessarie per la loro riproduzione in 3D. Lo storico teatro di posa della De Paolis (1939) è stato il luogo di produzione fisico delle ambientazioni costruite ad hoc.
Girato tra gli studios della De Paolis a Roma e il Museo del Novecento a Milano, il film risulta verosimile in tutte le scene, merito delle molteplici professionalità che hanno fatto interagire l’artigianalità con le nuove tecnologie, ne è scaturito un prodotto cinematografico che per 90 minuti t’incolla al video, complice la bravura di Castellitto che non delude mai.