Comincerà in questa settimana la roboante ripartenza del Teatro della Tosse di Genova, una full immersion nel mondo dell’arte, della musica e dello spettacolo. Ad affermarlo è Emanuele Conte, presidente della fondazione Luzzati Tosse e primo sostenitore di un teatro contemporaneo nel capoluogo ligure. Una produzione cioè di elaborati attuali e moderni in grado di far accendere la scintilla di curiosità e passione che il Covid sembra aver smorzato.
Il Teatro ha scelto di presentare solo la programmazione dei primi tre mesi ma è già chiara la volontà di non volere soddisfare quella fame di cultura tipica del mondo dello spettacolo. Tra rappresentazioni tragicomiche, omaggi a mostri sacri del passato (“Io provo a volare”, biografia di Domenico Modugno), concerti e danze si trova spazio anche per progetti meno teatrali ma non meno interessanti. Infatti, dal 30 ottobre all’1 novembre si fa strada nei teatri il Festival della Scienza, con svariati progetti atti a raccontare storie ai più sconosciuti con testimonianze di esperti del settore, quale l’astronauta Franco Malerba, primo astronauta italiano nella storia.
Lo scopo di questa programmazione genovese è tanto semplice quanto emblematica: la volontà di concentrare tutte le anime della Tosse. Come sostenuto dal direttore Amedeo Romeo, si vedranno fondere le varie energie degli addetti ai lavori. Ogni soggetto e produzione darà vigore ed energia al Teatro e al mondo dello spettacolo che, tramite questi molteplici impulsi, restituiranno vitalità e passione a un mondo che ne ha tremendamente bisogno.
