Da 25 anni, l’International Circus Festival of Italy – Festival Internazionale del Circo d’Italia rappresenta un momento importantissimo per lo spettacolo circense di tutto il mondo. La rassegna, che dalla sua nascita si svolge a Latina, richiama numerosi artisti dai differenti paesi in una competizione che ha l’obiettivo di contribuire ad incrementare l’attenzione del più vasto pubblico nei confronti del Circo e delle sue discipline. Ci racconta la sua storia Fabio Montico, Presidente Associazione Culturale Giulio Montico e Direttore Generale del Festival, che si svolgerà dal 17 al 21 ottobre.
Il Festival Internazionale del Circo d’Italia compie 25 anni. Com’è nata questa tradizione?
La nostra famiglia ha un legame profondo con il circo. Tra il 1996 e il 1997 mio padre ha sentito l’esigenza di creare un festival per valorizzare il circo in Italia, slegandolo dall’immagine di spettacolo di serie B. La prima edizione del Festival è nata nel 1999 e da allora non ha fatto che crescere. Nel 2008, alla soglia del debutto della 10a edizione del Festival mio papà è venuto a mancare e la nostra famiglia ha deciso fin da subito di voler portare avanti questa tradizione.
Com’è strutturato il Festival?
Gli artisti ammessi alla competizione scendono in pista con alcune delle famiglie che hanno fatto la storia del circo italiano, andando a costituire un cast internazionale di grande prestigio. Ciascuno di loro ha preparato una performance unica con l’intento di presentare al grande pubblico un aspetto della straordinaria ricchezza di un patrimonio che, nel nostro Paese, ha radici antichissime. La competizione prevede anche una Giuria Tecnica Internazionale, che sarà la più grande mai costituita al mondo in un Festival e accoglierà dei miti dell’entertainment, affiancata da altre due giurie: quella della Critica, presenza storica al Festival, e la nuova Giuria delle professionalità e dell’imprenditoria locale.
Qual è l’auspicio per il futuro del Festival e del Circo in Italia?
Quando penso al Festival non posso non pensare a un “piccolo, grande miracolo!”, perché un evento di questa portata ha vitale bisogno non solo dei cittadini e delle organizzazioni private che ci hanno sempre appoggiato ma è sempre necessario l’aiuto delle istituzioni.
Il nostro auspicio è che il Circo e lo Spettacolo popolare italiano siano maggiormente tutelati e sostenuti e che il pubblico possa riscoprire la bellezza di un’arte che per secoli ha divertito, sorpreso e affascinato non solo i bambini ma anche gli adulti di tutte le età.