Dal mese di giugno il Teatro Primo di Villa San Giovanni produce SPORT HEROES di Giusva Branca, un format sulla storia dello sport e del valore epico ed etico delle sue imprese. L’intervista a Christian Maria Parisi, regista e fondatore, insieme all’attrice Silvana Luppino, dell’Associazione Culturale “Teatro Primo”.
Come nasce l’idea di mettere in comunicazione teatro e sport?
Tutto è nato dalle passioni che mi muovono: una, il teatro, è diventata la mia professione; l’altra, lo sport, è un interesse di vecchia data che coltivo da quando, spostandomi da una città all’altra con la mia famiglia, seguivo il calcio delle realtà in cui mi trovavo. Amavo andare allo stadio, rigorosamente in curva, e amo tuttora lo sport nelle sue molteplici declinazioni. Per un certo periodo ho lavorato in alcune redazioni sportive.
Il teatro mi sembrava il luogo adatto ad accogliere le storie di sport, un luogo in cui il racconto prende più agevolmente forma. Non è solo una location esteticamente interessante, ma proprio uno spazio in cui la profondità risulta requisito essenziale dei fatti su cui ci si concentra. Ho proposto a Giusva Branca SPORT HEROES partendo da queste considerazioni.
SPORT HEROES abbraccia un ampio ventaglio di discipline sportive o si concentra prevalentemente sul calcio?
Si racconta dello sport in generale. Il calcio, che è lo sport più seguito in Italia, possiede tuttavia una notevole forza attrattiva. Molti si avvicinano alle storie di altre discipline su cui ci soffermiamo passando proprio attraverso il calcio. Ci siamo occupati di ginnastica artistica, pugilato, Formula 1, pallacanestro, pallanuoto, ciclismo; abbiamo seguito la traversata dello Stretto. Abbiamo idea, inoltre, di trattare altre discipline, concentrandoci su quelle praticate nel nostro territorio.
Molto spazio è riservato alla Reggina, che quest’anno milita nella serie cadetta. Un atto d’amore verso il territorio o una strategia indispensabile di marketing?
Una forma di rispetto verso il territorio che ci ospita. La Reggina ha peraltro una recente storia calcistica di gran prestigio. La memoria, che gioca un ruolo importante nel progetto, va salvaguardata. Il tempo va fissato.
Di recente l’intervista all’ex Presidente della Reggina Lillo Foti ha riportato gli appassionati di calcio agli anni migliori. Oltre sedicimila visualizzazioni sono la prova che la gente ricorda volentieri il passato e non si dimentica dei tempi in cui gli amaranto calcavano palcoscenici importanti.
Ci inorgoglisce, inoltre, che gli ospiti si sentano a proprio agio quando vengono a trovarci: il teatro possiede il merito di fare la sua parte.
Dalle registrazioni alla fase di montaggio, tutto si svolge a teatro?
Abbiamo aumentato via via il numero delle registrazioni. Adesso registriamo almeno ogni cinque giorni. Io mi occupo personalmente di regia e montaggio. Prima che Giusva Branca cominci a raccontare le imprese sportive razionalizzo lo spazio. È un po’ come pensare alle scenografie di uno spettacolo teatrale: ogni oggetto deve essere adeguato alla storia, nella medesima location si ritagliano angoli e si allestisce la scena in funzione dei contenuti. Le inquadrature devono risultare evocative tanto quanto il contesto in cui giriamo.
A parte te e Giusva Branca, chi lavora dietro le quinte di SPORT HEROES?
Domenico Pecora lavora alle riprese, Guillermo Laurin è il direttore della fotografia, Valentina Sofi e Roberta Samperi si occupano delle scene e delle elaborazioni grafiche, Marco Messina è il nostro Social Media Manager, l’attrice Silvana Luppino è talvolta la voce narrante. Siamo davvero una bella squadra!
Mossi i primi passi sulla pagina Facebook, dove il format ha avuto un notevole successo, sono stati utilizzati ulteriori mezzi di diffusione?
La pagina Facebook è attiva dal 19 giugno. Non pensavamo, a dire il vero, di finire subito nelle piattaforme. Poi, col perdurare dell’emergenza sanitaria e la necessità di ampliare il ventaglio dei canali di SPORT HEROES che accogliessero i contenuti, abbiamo creato il canale YouTube e la pagina Instagram. Quest’ultima contiene anche le immagini live delle partite che disputa la Reggina nell’attuale stagione. Una maniera ulteriore di accrescere la nostra offerta. Siamo presenti su Reggio TV e stiamo valutando offerte di altre realtà televisive a livello nazionali. Ci muoviamo con estrema cautela perché non intendiamo stravolgere il format per esigenze televisive particolari.
Per conservare la memoria delle imprese sportive sarebbe opportuno puntare a un pubblico giovane. SPORT HEROES prevede di addentrarsi nel mondo della scuola?
In tal senso abbiamo già avviato un colloquio con il Liceo sportivo di Reggio Calabria. Un protocollo con il CONI ci aprirebbe le porte delle scuole di calcio. Vorremmo raccontare le gesta degli eroi dello sport, a partire da quelle nella Magna Grecia, interagendo con i giovani, trasmettendo loro quella medesima passione che ci anima.
Passata l’emergenza sanitaria, con la riapertura dei teatri sono previste restituzioni dal vivo?
Speriamo di proseguire le restituzioni a leggìo che avevamo iniziato la scorsa estate. Abbiamo anche in mente di realizzare spettacoli durante i quali ad affiancare Giusva Branca fossero musicisti e attori.
Il Teatro Primo, malgrado la battuta d’arresto imposta dall’ultimo Dpcm, non si è fermato. In questo difficile momento per lo spettacolo dal vivo state già lavorando in vista della riapertura?
Non ci siamo fermati e non ci fermeremo. Abbiamo proseguito con i nostri laboratori teatrali online e stiamo lavorando su vari progetti per il teatro. A sostenerci e incitarci alla resistenza, in questo momento difficile per lo spettacolo dal vivo, l’affetto smisurato di chi negli anni si è molto legato al Teatro Primo. Il pubblico, anche adesso che il teatro è chiuso, non manca occasione per dimostraci quell’affetto che è spinta essenziale del nostro lavoro e noi gliene siamo davvero grati.
