Connect with us

Cosa stai cercando?

Cinema, Cinema d'autore

LA MAGIA DEL GRANDE SCHERMO NON TRAMONTERA’. DIALOGO CON SIMONE GIALDINI

Tempo di lettura: 4 minuti

Un comparto in sofferenza ma che “tiene” e programma riaperture a breve, se consentite, così come la gestione post-emergenza per il medio e lungo periodo. La sala cinematografica conserva forte, nel tempo, il fascino del luogo dei film per eccellenza, la magia irripetibile del grande schermo. Un sogno che resiste grazie alle grandi professionalità espresse nel settore e che ora si trova, come un po’ tutte le categorie legate al mondo dello spettacolo, a fronteggiare l’emergenza Covid e a progettare, quasi immaginare e ri-creare, la propria esistenza per il post-pandemia. Ne parliamo con Simone Gialdini, direttore generale dell’Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinema), di recente in audizione sul Decreto legge “Ristori” in Commissione Bilancio e Finanze del Senato.

Le perdite del settore, con il primo lockdown, e quelle previste per questa seconda “chiusura” sono piuttosto pesanti. Possiamo fare un bilancio?

Da marzo a oggi, immaginando potenziali riaperture il 4 dicembre, scaduto il DPCM in vigore, il comparto ha perso 60 milioni di spettatori, circa 550 milioni di fatturato, di cui 400 milioni dalla vendita di biglietti e circa 150 milioni nell’indotto. Possiamo quantificare in un meno 91% la perdita economica rispetto al 2019. La ripartenza, inoltre, potrebbe vederci con un parco sale ridotto del 20-25%. Un passivo che per essere risanato ha assoluto bisogno del sostegno pubblico. Ed è appunto questo che abbiamo chiesto al governo.

Autore: MARTIN DIVISEK/ Ringraziamenti EPA
Copyright: ANSA

Cosa vi aspettate in tal senso?

L’attenzione del governo, del MiBACT e della Direzione generale Cinema e Audiovisivo è costante verso le sale cinematografiche e le sale di spettacolo in generale, come più volte ribadito dal ministro Franceschini, “per non lasciare indietro nessuno”. Gli aiuti relativi al primo lockdown sono arrivati e hanno permesso al settore di riprendere fiato alla riapertura; ora però i mesi che abbiamo davanti, in particolare questo scorcio di novembre e poi dicembre e gennaio sono quelli che, se non sarà possibile riaprire, faranno registrare le maggiori perdite, trattandosi di un periodo che in condizioni normali registra il 35% degli incassi dell’intero anno. Una potenziale chiusura in questi mesi, quindi, preoccupa molto gli esercenti.

Il tema principale, di fronte all’emergenza pandemica, è quello della sicurezza. Su questo gli esercenti delle sale cinematografiche italiane si sono sentiti di poter tranquillizzare il pubblico da subito.

Il comparto si è prontamente adeguato ai protocolli previsti dal governo per una fruizione delle sale cinematografiche senza rischi. Posso garantire che il livello di sicurezza è altissimo. L’unica criticità poteva essere rappresentata dall’accesso e dal deflusso dalla sala, ma con i posti prenotati, l’uso dei dispositivi di protezione e un’attenta gestione anche l’ingresso e l’uscita non generano assembramenti o pericoli. Le sale, garantendo sempre il distanziamento, sono riuscite a recuperare tra il 30% e il 50% dei posti, e consideriamo che, anche nel post-emergenza, ci saranno comunque delle misure da mantenere. Chiaramente, riducendo i posti si registrano perdite negli incassi, ma abbiamo fiducia nella tenuta del comparto. Dopo il primo lockdown l’80% delle sale è ripartito, rodando le misure anti-contagio, con una discreta risposta da parte del pubblico. L’estate ha permesso di dare spazio pure al cinema all’aperto, che ha funzionato molto bene, nonostante l’estate non sia in Italia la stagione migliore per il cinema e non ci siano film forti.

Cosa ne pensa del decreto deroghe del ministro Franceschini del 28 ottobre scorso con cui si consente anche ai film distribuiti in VOD, senza passare dalle sale, di accedere ai fondi pubblici?

Il decreto ha una sua ratio. I film che andranno in streaming bypassando la sala sono legati a un dato periodo, penso ai film di Natale per esempio, e che quindi non possono uscire in altro momento. Per non penalizzare un certo tipo di produzione è necessario perciò percorrere vie alternative. Nulla di nuovo rispetto a quanto già previsto con il primo lockdown. Ma ho fiducia nel dialogo di base tra noi, i produttori e il ministero, per cui i film più attesi slitteranno al 2021, aspettando il momento in cui di fatto sarà possibile riaprire.

Simone Gialdini

Grazie alla collaborazione dell’Anec con Rai e Rai Gold-Rai Movie, la cerimonia di apertura della 77ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia è stata trasmessa in diretta nelle sale cinematografiche italiane. Nuove strade per la categoria?

È chiaro che in situazioni così difficili e impreviste bisogna comunque trovare nuove forme di adattamento. Trovo in tal senso importante la collaborazione con la Biennale di Venezia. Da anni si pensava di mandare nelle sale le dirette dalla laguna, ora le misure anti-covid hanno spinto in questa direzione, è stato un momento molto significativo, un segno che traccia nuove vie per il futuro. Il cinema riconosce così il valore assoluto delle sale e questo è di grande importanza.

Come pensa sarà il futuro delle sale cinematografiche?

Non si uscirà indenni da questa emergenza mondiale. Ovviamente non parlo solo del comparto cinema, ma in generale, tutti in qualche modo saremo toccati dal punto di vista della produttività e del modo di lavorare. Però ho fiducia nella professionalità e determinazione degli esercenti, nella voglia di ripartire e di recuperare. Bisognerà in un certo senso ri-collocarsi e anche re-inventarsi. Il modo di vivere e di relazionarsi inevitabilmente si modificherà e lo spettatore sarà attratto non più solo dal titolo e dal grande film ma anche dal valore aggiunto dato dalla sala, dalla capacità di ogni gestore di offrire al pubblico l’opportunità di vivere un’esperienza sociale e culturale andando al cinema, perché la magia del grande schermo non tramonterà.

Laureata in Scienze Politiche, giornalista pubblicista, si occupa di comunicazione culturale e sociale. Collabora con le redazioni di testate giornalistiche, televisive e case editrici. Organizza e conduce eventi culturali. Cura il blog "Connessioni" e il blog collettivo "Apostrofi a Sud".

Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Potrebbe interessarti

Anec, Cinema

Dal 20 febbraio al 5 marzo una campagna promossa dalla LICE, Fondazione LICE e ANEC per sensibilizzare i ragazzi sul tema dell’Epilessia

Anec, Cinema

«Siamo e rimaniamo la forma di spettacolo più popolare e inclusiva e ci auguriamo di tornare a investire nelle sale incrementando comfort, tecnologia e...

Anec, Cinema

Nel 2023 al box office italiano si sono incassati 495.6 milioni di euro per un numero di presenze in sala, pari a 70.6 milioni...

Anec, Cinema

Nella serata di giovedì 30 novembre nell’ambito della 46a edizione delle Giornate Professionali di Cinema – Enforcement, all’interno dell’accogliente e ampia Sala delle Sirene dell’Hotel Hilton di...

Copyright © 2022 Le foto presenti su Notizie di Spettacolo sono state in larga parte prese da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. L'editore è a disposizione per la eventuale rimozione di foto coperte da copyright. Il periodico on line “Notizie di Spettacolo” è stato registrato presso il registro dell'Ufficio Stampa con il numero 66/2022 con firma del decreto del Presidente di Sezione del 10 maggio 2022.