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LA TOSCANINI PRESENTA: CONVERSAZIONE A DUE

Tempo di lettura: 3 minuti

Giovedì 15 aprile, alle ore 20.30 è in programma il nuovo appuntamento in live streaming con Salotto Toscanini. Musica da vicino, la rassegna cameristica de La Toscanini inaugurata a gennaio 2021. Un progetto fortemente voluto e curato che intende riproporre, in chiave contemporanea, lo spirito autentico della musica cameristica, ma anche essere l’occasione per approfondire le figure di musicisti e compositori che le grandi stagioni sinfoniche non sempre riescono a ricordare.

Protagonista, in questa occasione, il Duo di Violoncelli La Toscanini, con Diana Chanescu e Pietro Nappi, primi violoncelli della Filarmonica Toscanini, impegnati in una intensa e melodiosa conversazione a due.

«Il violoncello? E lo strumento più bello del mondo – racconta Diana Chanescuper il calore che trasmette, i colori delle armonie che si possono costruire. Il programma si caratterizza per l’assoluta originalità. Gli autori che proponiamo sono anche rinomati strumentisti e docenti che conoscono bene lo strumento, come Offenbach. Scrivono con chiarezza, li “senti” bene e i loro pezzi sono comodi. Penso anche a Dotzauer e al suo allievo Kummer: i due contribuirono a creare una scuola violoncellistica di prim’ordine, la cosiddetta “Scuola di Dresda”, città in cui operarono nel XVIII e XIX secolo, in quanto strumentisti dell’orchestra di corte, La Staatskapelle Dresden, insieme a quella di Lipsia, è tra le più antiche del mondo. Il caposcuola è proprio Dotzauer,strumentista ammiratoper solidità, grazia ed abilità tecnica, peculiarità che bene si rivelano nell’impeccabile scrittura delle Variazioni sul tema “Là ci darem la mano” e della Sonata op.103 n.1».

Il programma inizierà con la Sonata n. 10 in sol maggiore di Jean Baptiste Barriere per proseguire con le Variazioni sul tema “Là ci darem la mano” dal Don Giovanni di W.A. Mozart, di Friedrich Dotzauer del quale verrà eseguita anche la Sonata op. 103 n. 1. Proseguirà con i Sei duetti, op. 53 di Reinhold Moritzevič Glière.

“Le due colonne portanti del programma sono le composizioni di Barrière e Glière: la prima rococò e la seconda pienamente romantica per le sonorità e i fraseggi lunghi, quasi brahmsiani – spiega Pietro Nappi-. I suoi dieci Duetti che compongono il ciclo – noi ne eseguiremo sei -, hanno un proprio carattere: vivace, malinconico, capriccioso, che viene esplicitato all’inizio come se fosse un’indicazione di tempo. La Sonata di Barrière si sviluppa davvero come una discussione tra due personaggi che si scambiano il tema: i tre tempi, dalla scrittura lineare purissima, utilizzano finiture e virtuosismi classici con un ultimo movimento, un fugato veloce, bellissimo, che richiede una notevole abilità tecnica. Ne esiste una versione singolare con Yo-Yo Ma cantata da Bobby McFerrin: uno suona e l’altro si cimenta in un impeccabile vocalizzo».

Il Duo di Violoncelli interpreterà a seguire i Due duetti e un capriccio op. 33 di Friedrich August Kummer, il Duo n. 3, op 52 di Jacques Offenbach e il Duetto n. 1, op. 10 di Franz Christoph Neubauer.

Le composizioni presentate raccontano di autori, per lo più valenti violoncellisti e docenti, attratti anche dalla musica da camera.

Brani da salotto che non celano solo il piacere del puro intrattenimento, ma offrono l’opportunità di conoscere alcune figure che, se nella storia della musica ufficiale appaiono minori, sono significative per il cammino storico dell’arte dei suoni, per lo sviluppo dell’orchestra collegato allo sviluppo degli strumenti stessi, come per i brani di Friedrich Dotzauer e Friedrich Kummer scelti per questo programma. Scopriamo inoltre che l’inventore dell’operetta e l’autore del can-can, Jacques Offenbach, è stato un provetto violoncellista e che il francese Jean-Baptiste Barrière, compositore della Sonata d’apertura, ha scritto un autentico capolavoro, così come ha fatto il boemo Franz Christoph Neubauer, vissuto pochissimi anni in pieno ‘700, con il Duetto op.10.

«Siamo contenti di suonare insieme e di eseguire questa musica nel Salotto de La Toscanini – confida Pietro Nappi -. È un programma adatto che si sviluppa come una conversazione con cari amici che discutono di musica sul tema “tra classicismo e romanticismo” i cui brani arrivano subito all’orecchio di chi ascolta, lasciando la mente leggera. Per me è stata una grande fortuna avere Diana come primo violoncello di riferimento sia per la musica, sia per la componente umana. Rispetto a me lei è più istintiva, si fa trasportare dalle emozioni, da quello che prova, io sono più razionale e controllato. Anche lo studio dei pezzi si è sviluppato come una discussione, analizzando lo stesso contenuto con sensibilità differenti».

Il concerto sarà trasmesso in live streaming, dalla Sala Gavazzeni, sul sito www.latoscanini.it e sulle pagine Facebook, YouTube e Vimeo de La Toscanini.

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