Il Teatro Massimo di Palermo schiude le porte ai visitatori. Si potrà salire sul palco, girare in sala, ammirare scenografie, attrezzi, abiti di scena. C’è tutto un affascinante “dietro le quinte” da scoprire nei teatri e apprenderne una porzione significativa vuol dire ribaltare il punto di vista tradizionale, quello dello spettatore appunto.
Il Teatro Massimo è terzo per dimensioni dopo l’Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna. Fu progettato dal celebre architetto Giovan Battista Filippo Basile e realizzato fra il 1875 e il 1897. Occupa 7.700 metri quadrati e sorge sull’area di un antico complesso religioso di suore. Secondo una diceria popolare, la notte si aggirerebbe ancora il fantasma di una monaca del monastero demolito.
Il Festival Le Vie dei Tesori offre la possibilità di visitare il Teatro Massimo. Un’iniziativa in linea con l’obiettivo principale d’ogni edizione: la scoperta della Sicilia. La cultura e la bellezza, del resto, appartengono a tutti.
La XIV edizione coinvolge quattordici città e borghi di tutta l’Isola, da visitare nei 9 weekend compresi tra il 12 settembre e l’8 novembre 2020: Messina, Caltanissetta, Trapani, Marsala, Mazara del Vallo, Bagheria, Sciacca, Sambuca di Sicilia, Palermo, Monreale, Catania, Ragusa, Noto e Scicli. Luoghi che diventano grandi musei diffusi, con le loro terrazze, giardini, cupole, musei, chiese, palazzi storici aperti per l’occasione e raccontati nel rispetto della sicurezza. Sono cento tesori aperti alle visite guidate, passeggiate in città e nella natura e tante esperienze speciali: dal volo in Piper dall’aeroporto di Boccadifalco al giro a cavallo in un maneggio storico.
Per il quattordicesimo anno torna la grande festa di Palermo, nell’auspicio di una rinascita collettiva. Palermo da torri e terrazze, Palermo del mistero, Palermo della natura, tra alberi secolari e specie tropicali, Palermo della Belle époque, Palermo delle ville e dei palazzi, Palermo arabo-normanna, consacrata anche dall’Unesco. Palermo di Serpotta e di Borremans.
