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MASCAGNI – IL MONOLOGO TEATRALE IN STREAMING

Tempo di lettura: 5 minuti

E’ stato applaudito lo scorso settembre alla prima edizione del “Mascagni Festival” e arriva sul palcoscenico del Teatro Goldoni lunedì 7 dicembre alle ore 21 con un nuovo streaming on demand “Mascagni”, il monologo teatrale di Alessandro Brucioni e Michele Crestacci, con Michele Crestacci; Massimo Signorini fisarmonica

L’appuntamento, in occasione dell’anniversario della nascita del compositore livornese, sarà visibile gratuitamente sul canale YouTube del Teatro Goldoni, su livu.it e sulla piattaforma italiafestival.tv (lo spettacolo sarà disponibile on demand dopo la diretta streaming).

Coprodotto con mo-wan teatro, con la regia di Alessandro Brucioni, “Mascagni” è uno spettacolo di narrazione. 

Un attore e un fisarmonicista raccontano con uno stile comico e drammatico la storia personale e artistica di Pietro Mascagni, restituendo il complesso ritratto di un uomo reso celebre in tutto il mondo per le sue composizioni. Nel pensare la sua figura, gli autori si sono concentrati sulla ricostruzione del mondo sociale e culturale dell’epoca: l’avvento del fascismo, le guerre coloniali, la rivalità artistica, il desiderio di affermazione e di riconoscimento del suo valore artistico, le sue burrascose vicende sentimentali. Mascagni nell’ immaginario sonoro di chi racconterà il personaggio da questa prospettiva è certamente l’intermezzo, dove le note narrano con sconfinata e struggente dimensione melodica la drammatica vicenda umana. 

Mascagni racconta ancora molto di noi e della Livorno del secolo scorso – spiegano gli autori – Come per tutti gli spettacoli di mo-wan teatro sui personaggi storici e celebri di Livorno, il taglio scelto è lo sconfinamento tra il passato e il presente, la continuità e le differenze, la scoperta di sotterranee connessioni culturali, sociali e di costume. Ritrovare in noi stessi i caratteri dei personaggi, e far in modo che essi siano capaci di raccontarci come uomini contemporanei e di raccontarsi nel loro mondo intimo e umano oltre che storico e culturale. Siamo come dei medium. Nel contatto con la storia del personaggio forziamo le stanze chiuse, entriamo nelle cantine umide, ci issiamo sui vetri delle loro finestre per vedere e riconoscere i loro voli artistici”.

Mascagni è un monologo singolare, che inizia il suo percorso da una ricerca storico/musicale. Abbraccia i luoghi del tempo che fu con un approfondimento sul vissuto di Pietro. Dalla nascita in piazza delle Erbe – a Livorno – fino alla sua morte, nella città eterna. In mezzo c’ è un turbinio di storie, personaggi, momenti indelebili. Rimane addosso – come un profumo che stenta a scollarsi dalla pelle – il salmastro che prende a morsi le banchine del porto di Livorno a fine ottocento e la vita di Pietro, fatta di coraggio, caparbietà, decisione e carattere di scoglio. 

La drammaturgia di questo lavoro si fonde con la caratteristica principale del suo interprete, Michele Crestacci: essere vero sempre, dannatamente vero. La pièce si fa incalzante iperbole tesa alla didascalia dove l’attore, attraverso testo e interpretazione, scava caparbio attimi, caratteri e sentimenti, che diventano ora emorragia calda di suoni in slang labronico, ora racconto curioso e pulsante. Mascagni è un vino rosso da gustare più volte, con note di navi cullate dal porto, viaggi, carretti sgangherati, strilloni in giro per strade deserte, sottolineati da sentori genialità compositiva, talento, successo. E amore.

Michele Crestacci

MICHELE CRESTACCI

Michele Crestacci lavora nei film La prima cosa bella di Paolo Virzì e in Short Skin di Duccio Chiarini. Nel 2015 Collabora come autore all’ultimo spettacolo di Paolo Migone “Italia di m… are”.

Lavora come attore in La vedova scaltra, di C. Goldoni, per la regia di Emanuele Barresi. È attore protagonista nello spettacolo Il Grigio di Giorgio Gaber per la regia di Riccardo Valeriani, produzione SOS spettacolo, è attore nel Gabbiano di Anton Cechov, nel ruolo di Trigorin, regia di Ilaria Di Luca, produzione CAG. È attore protagonista nello spettacolo di riscrittura de L’opera da tre soldi di B.Brecht, J.J Peachum, per la regia di Alessandro Brucioni, produzione Fondazione Teatro Goldoni. Nel 2009 comincia un personale percorso di ricerca sulla narrazione è autore (con Alessandro Brucioni) e attore di Modigliani, produzione mo-wan teatro, Armunia, Caproni, produzione Premio Ciampi Città di Livorno, Picchi, produzione mo-wan teatro, Sull’Oceano, produzione mo-wan teatro e Armunia. Nel 2015 con lo spettacolo Sull’Oceano è vincitore del Bando L’Italia dei Visionari 2015 – Rimini. Nel 2018 è attore nello spettacolo Estragone e Vladimiro, produzione mowan teatro e Kanterstrasse in collaborazione con il Nuovo Teatro delle Commedie.

Nel 2019 debutta con il suo ultimo lavoro Felice con la regia di Alessandro Brucioni.

Massimo Signorini

MASSIMO SIGNORINI

Si diploma in fisarmonica al Conservatorio Statale di Musica Luigi Cherubini di Firenze con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Si specializza nel repertorio da concerto con I. Battiston, S. Di Gesualdo, S. Hussong, T. Anzellotti, R. Galliano, H. Noth, J. Macerollo, F. S. Paz, M. Grossi, M. Gianmarco, G. Trovesi, A. Tacchi,  S. Zenni e M.A. Barcos. È molto attivo in qualità di fisarmonicista solista, spaziando da un repertorio per orchestra (D.D. Shostakovic, N. Rota, K. Weill, G. Grisey, G. Mahler, M. Tutino, A. Piazzolla, R. Galliano etc…) alle trascrizioni e adattamenti di musiche antiche, barocche e romantiche (G. Frescobaldi, C. Merulo, F. Couperin, J.S. Bach, D. Scarlatti, G.F. Haendel,  D. Cimarosa etc…) al repertorio contemporaneo di letteratura originale per fisarmonica (L. Berio, F. Bettinelli, F. Donatoni, G.G. Luporini, S. Gubaidulina, S. di Gesualdo, U. Rojko, I. Fedele, S. Sciarrino, A. Solbiati etc…) fino a spaziare alla world-music, jazz e musiche da film (A. Piazzolla, L. Fancelli, R. Galliano, N. Rota, E. Morricone, C. Corea, A. Ibrahim, K. Barron, etc…) ottenendo un diploma di laura in Jazz presso l’I.S.S.M. Pietro Mascagni di Livorno. Vince il primo premio al Concorso internazionale di Musica di Stresa (Vb), di Macerata Feltria (Mc) e di Castelfidardo (An). Collabora  in qualità di solista e di prima parte, con l’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino, l’Orchestra Regionale Toscana, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia in Roma, l’Orchestra del Laboratorio Lirico Toscano, l’Orchestra del Festival Pucciniano, la ContemporArtEnsemble etc… sotto la direzione dei direttori d’orchestra: H. Shore, B. Furrer, J. Webb, A. Fisher, F. Piersanti, B. De Franceschi, V. Ceccanti etc ed esibendosi in teatri ed auditorium nazionali ed internazionali come l’Auditorium Rai A. Toscanini di Torino, l’Auditorium Parco della musica Santa Cecilia di Roma, il Teatro Verdi di Firenze, la Società dei Concerti di Milano, il Festival di Musica Contemporanea Le 5 giornate di Milano, il Teatro La Scala di Buenos Aires in Argentina, il Folk Music Theatre di Struer in Danimarca, la Sala dei Concerti di Trossingen in Germania, la Sala dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, il Festival di Avignone in Francia, il Festival della Versiliana, il Festival Estate Fiesolana, etc…).Collabora da oltre venti anni con la Compagnia Stabile di Teatro Lombardi-Tiezzi e con autori di musiche da film e fiction del calibro di H. Shore, N. Piovani, F. Piersanti e con gli attori e cantanti F. Paolantoni, D. Riondino, S. Lombardi, S. Cristicchi e con i registi M. Luzi, F. Tiezzi, C. Virzì, A. Calenda,  e A. Pizzech. Con la laurea specialistica in Cinema Teatro e produzione multimediale presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Pisa ed un master di secondo livello in Comunicazione Pubblica e Politica fonda il Centro Sperimentale sulla fisarmonica e l’Associazione Accademia degli Avvalorati di Livorno valorizzando le tradizioni musicali ed artistiche della Città di Livorno. Nel 2011 è stata dedicata a Massimo Signorini un’intera puntata a Qui Comincia su Radio 3 per la presentazione del suo libro Fisarmonica e Interpretazione – Un’introduzione e cinquanta interviste edito da Felici Editore. È docente di fisarmonica presso il Conservatorio Statale di Musica Domenico Cimarosa di Avellino (2013) Pubblica materiale di saggistica, didattica e composizioni musicali per le case editrici: Ut Orpheus di Bologna, Sillabe di Livorno, Il Campano di Pisa.

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