Sono Carlo Aurelio Colico. Ho 18 anni, vivo a Reggio Calabria e sono un autore teatrale. Sin da quando ero piccolo ho sempre avuto la propensione e un grandissimo attaccamento all’arte e, in particolare, al teatro. Passavo le giornate imbambolato alla televisione, quando questa trasmetteva in onda le immense opere di Eduardo. Andavo spesso a teatro accompagnato dai nonni e ,durante la stagione estiva, mettevo in scena rappresentazioni teatrali, seppur rudimentali, che riuscivano a richiamare l’attenzione e la curiosità di bagnanti e vacanzieri . Ero un ragazzino ma la mia ambizione era molto chiara: dare un contributo artistico alla mia città e aprire le porte dei suoi teatri all’intera cittadinanza e soprattutto ai ragazzi. Comincio già dai 14 anni a formarmi artisticamente studiando recitazione e dizione, partecipando anche ai progetti teatrali del mio liceo, grazie ai quali riscuoto il mio primo premio come miglior attore al Festival Teatro-Scuola di Altomonte.
Durante gli anni da liceale scopro anche la mia passione per la drammaturgia, passione che ho sin da subito perfezionato con lo studio e con la lettura delle opere dei maggiori autori teatrali e che corono finalmente con la mia iscrizione alla SIAE due anni fa.
Durante la mia gavetta, che continua tuttora, all’interno del principale teatro di Reggio Calabria, il Teatro Francesco Cilea, a 17 anni debutto con il mio primo musical “Regina di Cuori” come autore, compositore e regista e che raggiunge, con mia enorme soddisfazione, un gran consenso.
Raggiunta la maggiore età, fondo l’Associazione Culturale “Il Brio”, di cui sono presidente, assieme ad altri due ragazzi con la mia stessa passione e con i quali stiamo, dall’inizio di questa pandemia, ideando e portando avanti contenuti artistici online a causa della reiterata chiusura dei teatri.
Ciò che mi rende felice e che mi fa andare avanti nonostante tutte le difficoltà del settore, è vedere ragazzi avvicinarsi al teatro, vedere loro rivalutare il suo concetto ed esprimere, al suo interno, ogni loro potenzialità. Non ho mai smesso di credere e portare avanti il mio sogno e voglio andare avanti e non arrendermi affinché questo diventi il mio LAVORO.
Spesso, alla gente che mi chiede come mai io sia tanto legato al teatro e lo voglia portare avanti a tutti i costi, rispondo che, in un presente dominato da cifre, dati e percentuali che rappresentano il mondo, la gente ha ancora bisogno di emozionarsi e di innamorarsi del mondo che quelle cifre rappresentano…e che spesso lo nascondono agli occhi della gente.