Uno studio sull’uso dei social media, da prima del Covid ad oggi.
Qual è il rapporto tra teatri d’opera italiani e social media?
Qual è l’eredità della lunga chiusura per la pandemia, che ha reso la rete uno strumento necessario per mantenere il dialogo tra i teatri ed il loro pubblico?
A queste domande risponde una ricerca realizzata dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Sfruttando l’avanzato sistema di intelligenza artificiale e di raccolta dati fornito da Linkfluence France (società leader nello studio delle reti sociali), è stato possibile tracciare e analizzare le attività social dei Teatri dell’Opera in Italia, unendo i contenuti generati dai profili ufficiali a quelli condivisi da utenti in rete, siti web, giornali online, forums e blogs.
I numeri dei social
Nel biennio compreso tra novembre 2019 e ottobre 2021, caratterizzato dalle chiusure imposte dall’emergenza sanitaria, la presenza dei teatri d’opera e l’attenzione a questa importante espressione della nostra cultura ha registrato numeri importanti sia in contenuti condivisi dai profili ufficiali dei Teatri, sia in utenti esposti a questi contenuti e nelle interazioni (likes, commenti, share).
La ricerca non si è limitata ai soli profili ufficiali, la digital community dei nostri teatri assume proporzioni molto significative. NdS riporterà i dati nei prossimi giorni.
All’attivismo dei Teatri si sono affiancati anche altri attori che hanno nutrito di contenuti sull’opera le reti sociali: influencers e brand della moda, artisti pop e crossover, artisti lirici, giornali e riviste web specializzate.
L’opera piace ai giovani
Il dato più rilevante è però che il 68,7% degli utenti che hanno condiviso contenuti appartengono alla fascia di età 18-34.
L’analisi di queste condivisioni ci restituisce l’immagine di un pubblico giovane che, per quanto attualmente minoritario alla biglietteria, vive tuttavia l’esperienza dell’opera con sincero entusiasmo.
È un’esperienza che non si limita alla sola fruizione culturale dello spettacolo ma include l’emozione suscitata dai luoghi, l’atmosfera e lo stile: un “lusso dell’esserci” che non si può non condividere.
Presentazione della ricerca
Il 9 giugno, alle ore 10:00 presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura, sarà presentata la ricerca Social media e teatri dell’Opera. Uno studio sull’uso dei social media, da prima del Covid ad oggi.
La ricerca sarà presentata dal team che l’ha condotta: Dott. Giovanni Siracusa, Dott.ssa Marina Raglianti e dal Prof. Nicola Bellini.
Interverranno Il Direttore generale della Direzione Spettacolo del Mic Antonio Parente, il Direttore generale creatività contemporanea del Mic Onofrio Cutaia, il Presidente Agis Carlo Fontana, il Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma Francesco Giambrone, il Public Policy Manager di Meta Flavio Arzarello, il Chief Marketing Officer di Corneliani S.p.A Dennis Valle e il Direttore di Linkfluence.
Coordinerà i lavori il Direttore esecutivo dell’Agis Domenico Barbuto.
L’evento sarà in diretta streaming sulle pagine Facebook di AGIS, ANFOLS e NdS.
Link diretta

Approfondimento sui dati della ricerca
La ricerca ha studiato la “sostenibilità” dei teatri d’opera con una duplice focalizzazione:
- L’innovazione e in particolare quella legata alle tecnologie digitali;
- il rapporto con il mercato attraverso nuove segmentazioni che permettano di meglio valutare i comportamenti del pubblico.
In questa prospettiva uno specifico approfondimento è dedicato all’esperienza della pandemia e alle sue possibili eredità sia riguardo il «prodotto» che le relazioni con il pubblico attraverso i social network.
Nel prossimo articolo NdS pubblicherà i dati della ricerca
- sull’indagine quantitativa;
- sul pubblico on line;
- sull’individuazione di nuovi ambasciatori e influencers online.

