LE BESTIE è il terzo docufilm, prodotto dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e realizzato dal regista Lucio Fiorentino, ad essere presentato nell’ambito del progettoCAMERE NASCOSTE. Svelare il teatro a porte chiuse. Le immagini raccontano il dietro le quintedello spettacolo Il piacere dell’onestà di Luigi Pirandello, nuova produzione dello Stabile di Torino, diretta e interpretata dal Direttore artistico dello Stabile, Valerio Binasco. Un’opportunità per seguire le tappe di questo lavoro attraverso le riprese delle prove dello spettacolo che si sono svolte nel mese di gennaio 2021 al Teatro Carignano e alle interviste realizzate con gli artisti.
Il debutto de Il piacere dell’onestàverrà programmato nel corso del 2021, ma prima ci si potrà avvicinare allo spettacolo attraverso le immagini del docufilm LE BESTIE che verranno messe on-line gratuitamente a partire da venerdì 5 marzo 2021, alle ore 18.30, al link:
www.teatrostabiletorino.it/camerenascoste
Sul sito del Teatro Stabile sono già disponibili i docufilm realizzati nell’ambito dello stesso progetto:
_DOV’È FINITA LA NORMALITÀ? un racconto di The Spank diHanif Kureishi, spettacolo che ha come interpreti Filippo Dini e Valerio Binasco, diretti dello stesso Dini
_IL FANTASMA DELLA VERITÀ dedicato a Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello, con la regia di Filippo Dini.
È possibile addentrarsi nel making of del docufilm attraverso il sito www.teatrostabiletorino.it e i principali social (Facebook e Instagram): foto, brevi clip, battute per cogliere la missione di un teatro e dei suoi lavoratori, un impegno costante, anche quando la scena è preclusa allo sguardo degli spettatori.
La trama dello spettacolo
Valerio Binasco affronta per la prima volta Luigi Pirandello proprio sulle tavole del palcoscenico del Teatro Carignano, dove Il piacere dell’onestà debuttò con successo il 27 novembre 1917 con la compagnia di Ruggero Ruggeri (prima rappresentazione assoluta).
Un testo spietato, che fin dal titolo pone l’accento sull’onestà, cardine di una presunta etica borghese e cuore pulsante del dramma. Il protagonista Angelo Baldovino, interpretato da Binasco che dirige anche l’allestimento, è la prima figura di antieroe del drammaturgo siciliano, un perdente, un relitto, ma soprattutto un uomo solo, che ha fatto dell’isolamento la personale difesa da una società che lo ha spinto ai margini. Ed è proprio per questa sua condizione di emarginato che viene scelto, per restituire onestà ad una giovane donna: Baldovino sposa una nobile signorina che è stata resa madre da un uomo ammogliato, in cambio del ripianamento dei debiti di gioco e della promessa di chiudere un occhio sulla relazione tra la ragazza e il padre del bambino. Il protagonista accetta la parte, ma fin da subito diventa ingombrante: in lui resiste una morale capace di opporsi a un concetto di onestà solo di facciata. Baldovino è appunto la ragione introdotta in una borghesia preda del sentimento e del perbenismo: è l’intelligenza chiamata a riportare l’ordine nel caos.
Valerio Binasco destruttura il dramma pirandelliano concentrando l’attenzione sui personaggi e sulla loro vita interiore che si riflette in una partitura drammaturgica densa e a tratti ipnotica: in un ambiente spoglio, dove il freddo di un accordo matrimoniale nato dalla vergogna di entrambe le parti si scioglie in un sentimento di rispetto che fa deragliare i presupposti inziali, si affacciano gli echi della drammaturgia nordica cara alle sue regie.
Pingback: RAI CULTURA PROPONE IN PRIMA TV SU RAI5 DUE SPETTACOLI PRODOTTI DAL TEATRO STABILE DI TORINO - Notizie di Spettacolo