Dopo l’anteprima open air del 29 agosto tutta dedicata alle percussioni, prende il via oggi, 30 settembre, la rassegna internazionale di musica moderna e contemporanea Traiettorie.
Per celebrare questo trentesimo anno di vita Fondazione Prometeo, che organizza la rassegna, e Martino Traversa, che ne è il fondatore e direttore artistico, avevano preparato un’edizione spalmata eccezionalmente su circa un semestre fra maggio e ottobre, anziché concentrata nell’autunno come da tradizione: non solo per festeggiare in forme adeguate, ma anche per unirsi con entusiasmo alle dinamiche di Parma 2020+21. La situazione di emergenza sanitaria ha comportato l’annullamento di due concerti (Ensemble Prometeo – diretto da Marco Angius – ed Ensemble MusikFabrik) impedendo la realizzazione dell’edizione nella sua forma integrale.
“Traiettorie” non si ferma e riparte quindi a settembre con sei concerti che si terranno a Parma tra il Teatro Farnese, la Casa della Musica e il Teatro Due, con programmi che mescolano autori provenienti in gran parte dai tre principali filoni della cultura musicale del secondo Novecento – Italia, Francia e Germania – e con la proposta di sei prime italiane e una prima assoluta (Pierre-Alain Monot).
Alle ore 20:30 nel Teatro Farnese di Parma, l’ensemble Court-circuit si esibirà in un concerto interamente dedicato alla musica francese degli ultimi tredici anni. L’inaugurazione della rassegna è affidata all’ensemble caro a “Traiettorie”, Court-circuit, diretto da Jean Deroyer, con una serata tutta dedicata alla Francia (Dubedout e Hurel con prime italiane, Leroux, Bertrand, Hervé).
Court-circuit
Programma della serata:
Philippe Leroux (1959)
Postlude à l’épais (2016)
per flauto, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte
Jean-Luc Hervé (1960)
Amplification/propagation III b (2007)
per violino, viola, violoncello e pianoforte
Philippe Hurel (1955)
So nah, so fern (2016)
per flauto, clarinetto, violino, viola, violoncello, pianoforte e percussioni
*Prima esecuzione italiana
Bertrand Dubedout (1958)
Zazpiak Z (2014)
per flauto, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte
*Prima esecuzione italiana
Christophe Bertrand (1981-2010)
Satka (2008)
per flauto, clarinetto, violino, violoncello, pianoforte e percussioni