“Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto”. Il Dpcm firmato il 25 ottobre dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è inequivocabile e come più volte spiegato dal Premier e dal Ministro Franceschini si è reso necessario adottare misure più restrittive alla luce della crescita dei contagi su tutto il territorio italiano. Certo è che il nuovo Decreto ha sollevato polemiche e creato malumori in tutto l’universo composito dello spettacolo. Il malumore ed i mormorii di piazza rimbalzavano su tutti i mezzi di comunicazione, per le strade e soprattutto tra gli addetti ai lavori.
Passo dopo passo abbiamo seguito in queste ore ed abbiamo raccolto le dichiarazioni di molti protagonisti dello spettacolo che hanno deciso di esprimere il loro punto di vista. Un coro a sostegno delle maestranze dello spettacolo e degli operatori culturali tutti che in questa terribile crisi sanitaria hanno dimostrato, quando ne hanno avuto facoltà, di saper rispettare le regole giustamente imposte.
Con estrema fatica, migliaia di sovrintendenti, direttori, organizzatori hanno investito in energie, risorse e creatività per rendere luoghi sicuri i propri spazi ed i propri eventi provando a svolgere il proprio lavoro partendo da un principio fondamentale: il rispetto del prossimo e la tutela della salute pubblica. Per questo sacrosanto principio si sono adeguati e, per non fermarsi, hanno deciso di diventare modello innovativo aprendo la strada allo streaming con gli artisti in presenza ed in assenza di pubblico, misura che offre la possibilità ai meno fortunati del nostro settore di avere un minimo di continuità lavorativa.
Nel frattempo, in universo parallelo alcuni protagonisti dell’entertainment in due diverse trasmissioni televisive mandavano in onda il proprio format prevedendo “incredibilmente” il pubblico in sala, tra l’altro senza un corretto distanziamento. Si tratta del classico “due pesi e due misure” o di mancato rispetto delle regole? Come il settore dello spettacolo dal vivo ha doverosamente e faticosamente fatto, riteniamo che tutti debbano adeguarsi alle norme ed alle disposizioni dettate dall’autorità pubblica per limitare l’emergenza sanitaria. Nel nostro settore tutti hanno dimostrato coscienza e, ad allo stesso tempo, senza alcun dubbio le disposizioni previste dal Governo vanno rispettate, per tutelare la salute del Paese prima di tutto.