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I grani di suono

Tempo di lettura: 2 minuti

Mesotemporalità e statistica

Nell’insieme delle scale temporali della musica, il meso-tempo determina la divisione della forma, mediante raggruppamenti di oggetti sonori in gerarchie di strutture di varie dimensioni, misurate in minuti o secondi.

La mesotemporalità, quindi, è particolarmente importante nella composizione, dal momento che proprio nel meso-tempo spesso le idee musicali di qualunque potenziale natura (melodica, armonica, contrappuntistica, eccetera), si rivelano.

Trevor Wishart chiama questo livello di struttura sequenza, le cui due proprietà nella musica elettronica sarebbero il campo e l’ordine. Il campo sarebbe costituito dal materiale usato nella sequenza, e l’ordine determinerebbe “la grammatica” di una particolare composizione.

Un importante principio da includere della scala del meso-tempo, è sicuramente quello (già introdotto in un precedente intervento) di massa sonora.

Uno dei numerosi contributi del compositore Iannis Xenakis, riguarda la possibilità di generare masse sonore come “nubi” statistiche di micro eventi.

Tali “nubi” si basano, appunto, su un approccio a evoluzione statistica, che consente al compositore di imporre morfologie specifiche nel campo dell’ampiezza, del tempo interno, della densità, dell’armonicità e dello spettro.

La sintesi granulare

La sintesi granulare si basa sul concetto di grano di suono (termine coniato da Xenakis): un evento micro acustico della durata ricompresa, generalmente, fra 1 e 100 ms. Ogni grano contiene una forma d’onda modellata da un inviluppo di ampiezza.

Generando migliaia di grani, possiamo creare quel tipo di masse sonore a nube, di cui si parlava precedentemente.

Un generatore di grani, quindi, è teoricamente uno strumento molto semplice (un oscillatore e un generatore di inviluppo), ma per poter creare un suono da tali grani sono necessari migliaia di parametri per secondo. Tali parametri descrivono le specifiche di ciascun grano. Il compositore non determinerà le caratteristiche di ogni singolo grano, ma tali caratteristiche saranno controllate con un numero gestibile di parametri globali.

Analogique B

Analogique B, composizione di Xenakis del 1958-1959, consiste di suoni granulari prodotti da registrazioni di oscillatori a onda sinusoidale (toni puri), tagliate in frammenti.

Tale composizione, della durata di 2 minuti e 25 secondi, è stata predisposta disperdendo i grani su griglie temporali. Tali griglie temporali, che Xenakis chiamava schermi, rappresentano quanti sonori su tre dimensioni: soglie di differenza in frequenza, ampiezza e tempo.

Xenakis affermava che collegare gli schermi fra loro come le pagine di un libro può descrivere un suono complesso. L’ordine attraverso il quale gli schermi sono collegati, è soggetto ai metodi stocastici, quali ad esempio le catene di Markov.

Analogique A e B, ricorrono, infatti, a processi stocastici Markoviani ai fini compositivi, come una sequenza continua di stati di un processo in cui la probabilità di passare da uno stato di sistema all’altro dipende probabilisticamente soltanto dallo stato immediatamente precedente e non da come si è giunti a questo stato.

Xenakis affermerà nel testo “Formalized Music: thought and mathematics in composition” :

“la qualifica “bello” o “brutto” non ha senso per il suono, né per la musica che ne deriva; la quantità di intelligenza portata dai suoni deve essere il vero criterio della validità di una musica particolare”.

Scritto da

Autore, docente, sound designer e ingegnere del suono, si occupa professionalmente di disegno sonoro per il teatro d’Opera.

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