I teatri alzano i sipari, le sale da concerto ritornano ad affollarsi e i cinema, seppur con qualche difficoltà, riaprono le sale al pubblico. I dati Istat 2022, pubblicati lo scorso 23 marzo, confermano la ripresa del settore dello spettacolo e segna livelli di crescita maggiori rispetto a quelli dello scorso anno. Anche se ancora non ai livelli precedenti alla pandemia.
Nel 2022 partecipa ad almeno uno spettacolo o intrattenimento fuori casa il 49,5% delle persone prese come campione. Quota che inverte la tendenza degli ultimi due anni, rimanendo comunque a un livello inferiore rispetto al periodo pre-pandemico.
Tra il 2019 e il 2020 le riduzioni più accentuate riguardano la fruizione di spettacoli teatrali e il recarsi a un museo o a una mostra, mentre risultano più contenute per altre forme di intrattenimento.
Bene, quindi, in generale la ripresa del mondo dello spettacolo (in celeste) dopo le restrizioni dovute alla pandemia, che conferma quindi il trend di crescita e di recupero rispetto al 2021.
Gli aumenti più consistenti riguardano la fruizione del teatro che, nel 2022, presenta un valore quattro volte superiore rispetto al 2021. La partecipazione a concerti (dalla musica classica alla musica rock, pop e jazz) e il recarsi al cinema risulta invece triplicata. Tuttavia, la ripresa registrata nel 2022 non riconduce la partecipazione ai livelli pre-pandemici, ma si arresta a valori inferiori al 2019 per tutte le forme di intrattenimento.
L’istituto nazionale di statistica ha poi fornito altri dati di supporto, che incrociano alcuni parametri anagrafici con l’andamento del settore dello spettacolo.
Nel 2022 si registra una partecipazione complessiva a intrattenimenti e spettacoli pari al 52,4% per gli uomini e pari al 46,7% per le donne.
Tra le varie forme d’intrattenimento si osservano però differenze relative al genere di appartenenza, ad eccezione dei concerti di musica classica, per i quali la quota di partecipazione di entrambi i sessi è pressoché simile.
Le donne, più degli uomini, visitano musei/mostre e vanno a teatro. Per gli uomini si osservano maggiori preferenze nell’andare al cinema e alla frequentazione di altri concerti.
I giovani fino a 24 anni di età sono in genere più propensi a partecipare a forme di intrattenimento fuori casa. Eccezion fatta per il teatro per quanto riguarda questa fascia d’età, che mantiene livelli molto più bassi rispetto al periodo pre-pandemico.
Inoltre, nel 2022, si osserva una ripresa generalizzata della partecipazione nelle diverse aree del Paese, nel quadro di una costante polarizzazione tra Centro-nord e Mezzogiorno. In particolare, è possibile osservare come la partecipazione alle diverse forme di spettacolo è più elevata al Centro-nord rispetto al Mezzogiorno. La stessa poi risulta direttamente proporzionali al possesso di un titolo di studio.
NOTA METODOLOGICA ISTAT
L’analisi presentata si basa su dati provenienti dall’Indagine Aspetti della vita quotidiana. L’Indagine fa parte del sistema integrato di Indagini Multiscopo sulle famiglie avviato nel 1993 e costituisce la principale fonte statistica sulla struttura familiare e sulle caratteristiche sociali delle famiglie. Le informazioni statistiche raccolte, integrate con quelle desumibili da fonte amministrativa e dalle imprese, contribuiscono a determinare la base informativa del quadro sociale del Paese.
L’indagine è eseguita su un campione di circa 25mila famiglie distribuite in circa 800 comuni italiani di diversa ampiezza demografica. Le famiglie vengono estratte casualmente dall’elenco adibito alle rilevazioni, secondo una strategia di campionamento volta a costruire un campione statisticamente rappresentativo della popolazione residente. In questa edizione di indagine hanno risposto 19.829 famiglie e oltre 45.000 individui.
