Dal 27 ottobre 2022 al 21 maggio 2023 una stagione ricca di spettacoli, progetti speciali, formati crossmediali e residenze artistiche
Dopo 15 stagioni e oltre 35 anni di attività, nonostante tra il 2020 e il 2022 molte sale abbiano chiuso e tante cose sono cambiate mettendoci di fronte a uno scenario culturale e teatrale sempre più frammentato, l’Argot Studio ha lavorato con maggiore intensità per resistere alla paralisi che sembrava aver colpito l’intero settore.
L’Argot Studio in questi due anni si è definitivamente convertito in un’officina produttiva, multidisciplinare, che ha permesso la realizzazione di importanti esperienze crossmediali attraverso la trasmissione di spettacoli in live streaming e la programmazione di spettacoli in virtual reality.
L’Argot ha investito nella ricerca e nella sperimentazione di nuovi linguaggi allargando la rete delle sue collaborazioni, ha fatto tesoro di queste scommesse mentre al tempo stesso veniva garantito un palcoscenico ad artisti e artiste affermati ed emergenti.
L’evoluzione dell’Argot Studio e di tante alte realtà che hanno “resistito” è stata enfatizzata e rilanciata dal Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma e Presidente di Agis nel corso della prima giornata del Forum di Impresa Cultura Italia svoltasi ieri in occasione della presentazione della ricerca sui consumi culturali degli italiani dopo il Covid realizzata da Impresa Cultura Italia-Confcommercio e Swg.
Non solo le associazioni di categoria hanno reagito e continuano a farlo, ma anche e soprattutto gli operatori culturali che offrono palcoscenici rinnovati al pubblico che non li ha mai abbandonati.
“Il mondo della cultura con coraggio e curiosità deve rendersi elastico, sensibile alle innovazioni che abbiamo attorno. Essere strumento di cambiamento per raccogliere e lanciare nuove sfide“.
Francesco Giambrone
Il sogno di chi aveva cominciato a scrivere la storia di Argot tanti anni fa continua
Oggi la fabbrica dei sogni dell’Argot torna a produrre e a programmare con regolarità offrendo al pubblico una stagione ricca di spettacoli, progetti speciali, formati crossmediali e residenze artistiche. Una vera e propria factory che continua a essere attiva, in dialogo con la propria città.
La stagione è stata presentata al pubblico con un progetto speciale realizzato grazie a un format di ampio successo promosso negli anni da 369gradi, una casa di produzione indipendente che scommette da sempre sugli artisti più interessanti del panorama contemporaneo. L’esperienza di White Rabbit / RedRabbit dell’autore iraniano Nassim Soleimanpour è un esperimento sociale in forma di spettacolo: l’attrice o l’attore che lo interpreta per un’unica volta, senza regia e senza prove, apre la busta sigillata che contiene il testo già sul palco e ne condivide il contenuto con il pubblico. Il formato verrà replicato nel corso della programmazione anche da altri prestigiosi interpreti che saranno presenti anche all’interno della stagione.
Si alza il sipario su una programmazione variegata e ricca, all’insegna di una continua ricerca di linguaggi innovativi, da vivere insieme ai grandi protagonisti della scena contemporanea: 8 titoli principali che scandiscono, mese dopo mese, il calendario di questa 36esima stagione teatrale. A questi si aggiungono 3 rassegne che attraverseranno la programmazione 2022/2023 (In Altre Parole – VR Experience – OVER-Emergenze Teatrali) e 3 progetti speciali (White Rabbit / RedRabbit– Ulysses 100 – I Monologhi dell’Atomica).
La nuova stagione si apre il 27 ottobre 2022 con L’amore segreto di Ofelia, una riscrittura acida e ironica di Berkoff di uno dei grandi classici del Bardo, diretta dall’occhio visionario dell’ensemble Fanny&Alexander. In scena due grandissimi protagonisti: Chiara Francini, celebre talento apprezzata tanto nel grande e nel piccolo schermo quanto sul palcoscenico, accompagnata da Andrea Argentieri, premio UBU U35.
Tra i progetti speciali all’inizio di dicembre verrà presentata la nuova edizione di In Altre Parole, rassegna di drammaturgia contemporanea internazionale curata da Pino Tierno, autore, traduttore e operatore teatrale che da anni permette attraverso questo evento unico di creare una connessione globale tra le parole di scena in decine di paesi: dal Canada agli Stati Uniti, passando per l’Europa e approdando fino ad Israele. Il progetto viene sviluppato in collaborazione con Istituti di Cultura, Università, Accademie e Ambasciate di tutto il mondo.
A seguire, sempre a dicembre, riprenderanno gli esperimenti di virtual reality, nella sezione VR Experience dove oltre alla ripresa del Così è (o mi pare), una riscrittura di Luigi Pirandello in VR firmata e diretta da Elio Germano con un cast d’eccezione tra cui lo stesso Germano, Isabella Ragonese, Gaetano Bruno e Michele Sinisi, verrà presentato per le prima volta a Roma un nuovo progetto nato dalla collaborazione di 369gradi con il Teatro Metastasio di Prato: Family Game VR, un noir contemporaneo ideato, scritto e diretto da Mimosa Campironi per la sola voce maschile di Alessandro Averone, che si moltiplicherà in modo sinistro e sorprendente intorno allo spettatore.
L’anno nuovo vedrà da subito in scena un’altra grande prova d’attore di Tommaso Ragno, che accompagnerà il pubblico in un viaggio singolare attraverso il racconto capolavoro di Kafka Una relazione per un’Accademia.
A seguire la programmazione di una grande scommessa under 35 di Argot, sviluppata attraverso il progetto OVER:Tonno e carciofini – una storia wrestling scritto, diretto e interpretato dai talentuosissimi Silvio Impegnoso, Ludovico Röhl e Alessandro Sesti, che porteranno sul palco fuoco e fiamme e un sano spirito hardrock per svecchiare tutti i cliché del palcoscenico.
A febbraio si attende il ritorno di una grande attrice e performer, Elena Arvigo che porterà a conclusione il progetto di Elena, ispirato all’eroina della grande narrativa omerica, nato da uno dei primi esperimenti di Dominio Pubblico.
Sempre Arvigo, in occasione dell’anniversario del disastro della centrale nucleare di Chernobyl (il 26 aprile) e programmato a un anno dall’inizio della crisi Ucraina e della nuova terribile guerra che ha sconvolto l’intera Europa, porterà in scena per una sola sera I monologhi dell’Atomica.
Nello stesso mese si attende il ritorno dell’autore e regista Francesco Lagi, che da anni dirige la compagnia Teatrodilina insieme a uno degli attori più interessanti del teatro e del cinema contemporaneo: Francesco Colella.
Dopo le fatiche cinematografiche de Il Pataffio, film di esordio del regista toscano, sarà un’occasione preziosa per rivederlo a teatro con Colella ne L’Asino d’Oro, una riscrittura contemporanea del grande classico di Apuleio: un viaggio oscuro apparentemente senza uscita, non lineare né definitivo, Il tentativo di raccontare un mistero.
A marzo è la volta della compagnia calabrese Scena Verticale, diretta da Saverio La Ruina, instancabile creatore e innovatore della scena contemporanea, che presenta per la prima volta a Roma una nuova versione di una delle sue ultime produzioni Saverio e Chadli vs Mario e Saleh.
A seguire un progetto speciale Ulysses 100, dedicato al capolavoro narrativo di J. Joyce che ha da pochissimo celebrato il suo centenario. Iaia Forte sarà diretta dal maestro Carlo Cecchi, e Maurizio Panici, regista e interprete, che nel lontano 1984 inaugurò il teatro trasteverino proprio con un’opera dedicata al signor Bloom.
La programmazione di Argot Studio continua con La pace non è mai stata un’opzione di Emanuele Aldrovandi, uno degli autori più innovativi della scena nazionale, pluripremiato e rappresentato anche all’estero.
La sua drammaturgia affilata e lucida, diretta da Silvio Peroni, è interpretata da Aurora Peres e Marco Quaglia.
Ultimo spettacolo della stagione, Stand up poetry di Lorenzo Maragoni, campione italiano Poetry Slam 2021 e campione mondiale Poetry Slam 2022, che, attraverso il racconto della vita quotidiana, in pezzi brevi a metà tra il teatro e una specie di concerto senza musica, si confronta con i temi classici della poesia.
Seguiranno residenze artistiche e la presentazione di studi e progetti in fase di sviluppo presentati da artiste e artisti emergenti.
Il pubblico di Casa Argot potrà seguire le attività e le novità produttive di Argot anche fuori dalla casa trasteverina. Le produzioni saranno infatti presenti anche in diversi teatri della Capitale.