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LA PRIMA GIORNATA DEL FORUM DI IMPRESA CULTURA ITALIA

Tempo di lettura: 4 minuti

Ricca di spunti la prima giornata del forum cultura organizzato da Confcommercio, tra le tante presentata un’indagine sui consumi culturali: primi segnali di risveglio per le attività dal vivo. L’estensione del bonus cultura e la detrazione delle spese sono le misure più efficaci per il rilancio dei consumi.

Il benvenuto ai presenti lo da Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio

Il teatro, luogo fondamentale di comunità era ed e l’internet prima di internet, senza il digitale. Spirito di ricostruzione, costruire il nuovo sono i principi a cui si attiene il Presidente. Avere sguardo al futuro attraverso tre orizzonti principali rappresentati dal breve, medio e lungo termine. Sostiene inoltre che le risorse del PNRR vanno anche alla PROMOZIONE CULTURALE e ART BONUS che deve essere maggiormente valorizzato. Sangalli inoltre afferma che per valorizzare il legame con il territorio sarebbe da erogare un bollino culturale, una vera e propria certificazione di rispetto e tutela del patrimonio italiano. “La cultura vive nella storia ma la cultura è anche il domani è il futuro è fatta da imprese giovani, la culturà è la gioventù della nostra economia, ovvero testa di ponte dell’innovazione del nostro paese”. La fruizione della cultura è cambiata con il digitale è la riflessionae nata da Impresa Cultura Italia, intesa come componente fondamentale e autonoma trasversale ma non accessoria dell’economia del nostro paese. “Lavorare insieme per fare e fare bene”. 

Massimo Garavaglia, Ministro del Turismo “La cultura italiana è una miscela straordinaria con enormi potenzialità che dobbiamo vendere meglio”. “Il digitale è un’enorme potenzialità inespressa che dobbiamo esprimere meglio”. Sostiene inoltre che il suo obiettivo è quello di aumentare il Pil, il fatturato, il margine degli operatori e la fidelizzazione dei clienti. 

La Sovraintende del Teatro Regio di Parma Anna Maria Meo, comincia la sua esposizione ponendosi un quesito: cosa vuol dire per un istizione culturale provare ad essere un impresa culturale? In quanto impresa si parla in termini di sviluppo tecnologia e declinazione del significato di innovazione. Sviluppo inteso come eleborazione di un piano industriale e progetto di rilancio, nel caso del teatro Regio, del Festival Verdi come priorità e progetto di internalizzazione grazie all’attuazione di una programmazione e comunicazione. Creare accademie di formazione per i giovani e il personale all’interno delle imprese, giovani intesi come pubblico e come inserimento nel mondo culturale, chiave fondamentale per la completa attuazioneche che troviamo nell’innovazione attraverso un processso di informatizzazione.

Mario Abis docente Università IULM di Milano, delinea il vero valore della cultura , cultura come un pezzo della società della conoscenza e come la leva culturale vada oltre le istituzione che la determinano. “Non ce sovrastruttura tra cultura e impresa erano già presente olisticamente parlando”. Parla del rapporto imprese e istituzioni con gli operatori culturali e quindi evidenziando un dialogo vero e proprio con il territorio. Abis prosegue “la pandemia impone nuovi percorsi e strategie, la cultura si conferma strategica per lo sviluppo e il disegno del domani”. Con la pandemia l’investimento in cultura non si ferma anzi fornisce una vera e propria risposta ai mutamenti dei contesti sociali ambientali ed economici, al centro dell’investimento vi è Salute e Welfare. Tema osservato da Mario Abis è la nuova fase del rapporto tra impresa e cultura che diventano un nuovo paradigma dove l’impresa deve anche agire come soggetto sussidiario o associato nella promozione di sostegni in chiave benefit o di terzo settore. Procede analizzando il cambiamento nell’approccio alla cultura dove è presente una ridefinizione di tutti i soggetti in gioco e una trasformazione della comunicazione. Sottolinea come “ricerca scientifica e impresa che camminano insieme in un processo di innovazione”. Conclude affermando come la cultura produce effetto diretto di valore, produce un effetto che dura nel tempo che modifica e trasforma i contesti territoriali “bisogna avere una visione nell’impatto, creare piani strategici delle città metropolitane come Milano e Napoli” e il valore sociale e culturale declinato nelle diverse attività abbia un valore d’impatto. “Riqualificazioni dei parchi e delle città per trasformarsi in luoghi di benessere e creatività”. 

In questa prima giornata di Forum Mario Abis apre una tavola rotonda dove si discuterà del rapporto tra la cultura, l’innovazione e la tecnologia. In apertura Livia Pomodoro, Presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Brera, illustra come il Giardino Zen a Milano in Piazza Piola dedicato alla defunta sorella Teresa, sia diventato con il tempo un ritrovo creativo, culturale e di benessere in una città caotica come Milano. L’attività che oggi contraddistingue la Pomodoro è quella relativa alla conduzione dello Spazio Teatro No’hma Teresa Pomodoro, da lei continuata dopo la scomparsa della sorella Teresa, un teatro gratuito e aperto a ogni tipo di pubblico senza alcun tipo di discriminazione. Prosegue Giovanna Fornanelli Rovati, Vicepresidente della Fondazione Rovati, esponendo il grande passo culturale e innovativo che si è attuato nel museo appartenente alla sua famiglia, e come si sono interfacciati al periodo pandemico. 

In conclusione di Forum Filippo FonsattiPresidente Federvivo, evidenzia una tematica fondamentale, delle disuguaglianze, “deve avvvenire un investimento strategico sulla cultura come capitale di sviluppo economico e sociale per colmare la disuguaglianza sociale tra una piccola minoranza di persone sempre piu ricche e una massa destinata ad impoverisrsi sempre di più”. Afferma inoltre che il PNRR sia un investimento che deve focalizzare sia sui contenitori , che sui contenuti “sia hardware che software”. “Arte per l’arte, la ragion d’essere è il processo creativo di più artisti che termina con un prodotto che sarà disponibile al pubblico”. “Cercare di non lasciare indietro la qualita del prodotto”. 

Si conlcude cosi’ la prima delle tre giornate di incontri al Teatro Regio di Parma, che proseguirà in giornata odierna con il secondo appuntamento.

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