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QUASI NATALE

Tempo di lettura: 3 minuti

Nato sui palcoscenici dei teatri, Quasi Natale doveva necessariamente diventare un film. Teatrodilina è infatti una compagnia di artisti poliedrici che calcano i palcoscenici come fossero set. La cura dei dettagli, maniacale ma non esasperata, è tale da coinvolgere lo spettatore di ogni loro spettacolo rendendolo protagonista alla stregua dei protagonisti.

“Il nostro lavoro si basa e si interroga sulla scrittura, sulla parola, e sulla costruzione di relazioni fra personaggi – racconta il regista Francesco Lagi -.Partendo da uno spettacolo teatrale, che si chiama anche quello “Quasi Natale”, abbiamo quindi traghettato, accompagnandone la naturale mutazione con la massima cura, quella che si riserva a un materiale estremamente fragile, una storia con i suoi personaggi, i loro sentimenti e le loro contraddizioni. Portando tutto in un posto nuovo, che è questo film”.

Quasi Natale è un film che rende lo spettatore un componente della vita famigliare che scorre sullo schermo, 87 minuti di ricordi e segreti che emergono nei giorni che precedono il Natale.

La trasposizione cinematografica dello spettacolo è un sogno che s’avvera, coltivato negli anni dai compagni d’avventura di Quasi Natale. “Teatrodilina è primariamente una famiglia artistica: abbiamo condiviso aspirazioni e racconti, Francesco Lagi si è fatto autore dei testi che abbiamo interpretato. È come se avessimo riassunto una lingua comune – dichiara uno dei protagonisti, Francesco Colella -: sono il nostro teatro e la nostra voce e il fatto che questo potesse trasmutarsi in un film era esattamente quello che ci siamo detti con Francesco dieci anni fa. Quasi Natale è il distillato del nostro percorso e il fatto che, per esempio, il festival di Torino se ne sia accorto e abbia amato il nostro lavoro a tal punto da volerlo accogliere anche se Fuori Concorso, inventandosi una sezione apposita dove c’è la nostra opera e quella di un autore francese importante come Vecchiali, per noi rappresenta un risultato enorme. Ci siamo sempre occupati di stabilire, nel tempo, una grammatica sentimentale e di comunicazione, le trame dei nostri spettacoli non sono così fitte, sono perlopiù vicende familiari. Attraverso le piccole pieghe e i piccoli interstizi del quotidiano si muovono dei sentimenti che tiriamo fuori nelle nostre pièce e quindi questi personaggi, ogni qualvolta si replica, in comunione col pubblico, attuano un piccolo processo di apprendimento di conoscenza o di approssimarsi a una svolta nella propria esistenza. Partono disorientati e, piano piano, trovano, anche se in una maniera spostata o ironica o bizzarra, un loro orientamento che li rende, secondo me, empatici. È come se ci mettessimo al di sotto del pubblico per poi, durante il percorso, piano piano, arrivare alla sua altezza per abbracciarlo meglio o per farci abbracciare. Quasi Natale è una pietra preziosa e qualcuno deve compiere quella piccola fatica di cercarla – continua Colella –  perché non siamo sostenuti da una grande distribuzione, ma, a maggior ragione, mi sento di poter dire che chi guarderà il film avrà un sentimento di gratitudine nei nostri confronti”.

Tre fratelli si ritrovano nella casa della loro infanzia. C’è una cosa che la madre deve dire loro. Con loro c’è anche una ragazza. Ha un aspetto così familiare. Ci sono un’attesa e una vicinanza forzata. Un pesce nuovo per l’acquario e un anello di fidanzamento. Vecchi quaderni di scuola e un telecomando che non si trova. Un telefono che squilla e una vecchia storia di sciamani pellerossa. Ci sono certi spiriti, in quella casa, che faticano ad andare via.

Fuori concorso al Torino Film Festival nella sezione “Tracce di teatro”, il film sarà disponibile sulla piattaforma MyMovies dalle ore 14.00 del 25 novembre ( per sole 48 ore), arricchito anche dai sottotitoli in inglese.

REGIA e SCENEGGIATURA: Francesco Lagi
CAST: Anna Bellato, Francesco Colella, Silvia D’Amico, Leonardo Maddalena
FOTOGRAFIA: Edoardo Bolli
MONTAGGIO: Marco Signoretti
SCENOGRAFIA: Cinzia Iademarco
COSTUMI: Andrea Cavalletto
MUSICA: Riccardo Amorese
SUONO: Angelo Bonanni, Giuseppe D’Amato
PRODUTTORE: Alfredo Covelli
PRODUZIONE: Meproducodasolo, Teatrodilina

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