Nessuno dei partecipanti al test clinico organizzato dal Primavera Sound la Fundación Lucha Contra la Sida presso la Sala Apolo a Barcellona è risultato positivo al coronavirus dopo aver partecipato al concerto-esperimento (ne abbiamo parlato qui)
Secondo i ricercatori responsabili dello studio, il Dott. Borsi Revollo e Josep Maria Llibre confermano l’utilità delle misure di prevenzione attuate, come ad esempio test antigenici rapidi per assistere all’evento.
“Nessun distanziamento sociale, le persone hanno potuto ballare, abbracciarsi rimanendo insieme per più di due ore all’interno della sala” ha spiegato Il Prof. Llibre, precisando che i partecipanti all’evento avevano l’obbligo d’uso della mascherina nella zona dedicata al concerto, mentre nella zona ristorazione e fumatori (entrambe in sale diverse) potevano rimanere senza alcuna protezione.
Al concerto hanno assistito 463 persone (tra i 18 ed i 60 anni senza alcuna patologia pregressa). Altre 492 a cui è stato effettuato il test non hanno partecipato al concerto, tra queste ultime, denominato “gruppo di controllo” due persone sono risultate positive. “Possiamo affermare che i risultati sono inequivocabili, risulta sicuro organizzare questa tipologia di concerti ed attività grazie a queste misure di sicurezza”.
I partecipanti allo studio hanno dovuto sottoporsi ad un test rapido antigienico prima di entrare al concerto. “Il rischio d’infezione controllando i dati di entrambi i gruppi sono stati praticamente identici” ha aggiunto Revollo.
Il concerto a Barcellona è durato 5 ore con 4 set diversi, due concerti live e due dj set. Tutti i 1047 partecipanti allo studio hanno dovuto effettuare un test molecolare rino faringeo per una maggiore attendibilità e sicurezza.
Tutti i partecipanti hanno compilato due questionari (uno sui possibili sintomi ed uno sulla soddisfazione per le misure prese durante il concerto), sul secondo questionario in particolare ci preme sottolineare l’estrema soddisfazione dei partecipanti nell’aver partecipato nuovamente ad un evento live e la quasi totalità dei partecipanti ha espresso soddisfazione per le misure di controllo, ritenute corrette e non invasive.
Il personale medico e di sicurezza era appostato in ogni zona d’ingresso alle varie sale (bagni, area fumatori, area ristorazione, area concerto) per un totale di 50 addetti.
UNA NUOVA ERA CI ATTENDE?
“I concerti erano certificati da virologi come attività di alto rischio, così che generare per la prima volta questi dati è molto importante. Nei prossimi mesi vi saranno varie ripetizioni di questa prova, ad esempio in Danimarca e negli USA” ha dichiarato Llibre, solo dopo aver espresso estrema soddisfazione per “la magica collaborazione tra scienza, musica e cultura che ha reso possibile l’esperimento”.
Qualsiasi evento contiene degli elementi specifici, un festival come il Primavera Sound si tiene all’aperto e con molta ventilazione. Bisogna tener conto dei vaccini, i test ed i trattamenti ha affermto Paolo Soler del Primavera Sound.
