Riparte quest’anno la VI edizione di Professione Orchestra dal 26 settembre all’8 ottobre (scadenza iscrizioni 9 settembre 2022)
Il percorso formativo per giovani musicisti under 30 dedicato alla professionalizzazione orchestrale, nato dalla partnership tra l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e l’Accademia di Musica di Pinerolo, una delle più rinomate istituzioni di alta formazione, si avvia alla sua VI edizione con alcune rilevanti novità.
La prima parte del percorso di perfezionamento, riservata a un massimo di 80 allievi, da quest’anno arricchisce la propria offerta affiancando alle lezioni di strumento e a sezione con le Prime parti RAI, e alla simulazione di un’audizione, tre seminari per il miglioramento della performance artistica.
L’Accademia di Musica, grazie alla Fondazione Compagnia di S. Paolo, mette inoltre a disposizione dei migliori studenti 8 borse di studio, attraverso le quali sarà possibile proseguire il percorso formativo per altri 8 mesi grazie alle lezioni di strumento e di musica da camera con le Prime parti e all’affiancamento delle prove d’orchestra di 4 produzioni della Stagione Rai 2022/23.
Per le formazioni cameristiche il percorso si chiuderà con l’esibizione dal vivo su palchi di prestigio.
NdS ha intervistato la direttrice artistica dell’Accademia di Musica di Pinerolo, Laura Richaud.
LDL: I risultati ottenuti dai partecipanti ai workshop di Professione Orchestra sono decisamente positivi e rilevanti. Il 40% circa ha già ottenuto ottimi riconoscimenti nei concorsi in orchestre italiane ed estere; il 20% lavora ormai stabilmente presso famose compagini orchestrali, mentre il restante 40% sta ancora proseguendo il percorso di studi presso Conservatori o Accademie musicali. Numeri che confermano il successo formativo di una iniziativa come Professione Orchestra.
LR: Sono ormai diversi anni che abbiamo lanciato l’iniziativa Professione Orchestra. Per i ragazzi che svolgono questo percorso con noi è una grande occasione: negli anni i nostri ragazzi hanno partecipato a più di 60 produzioni con grandi direttori d’orchestra, con cui gli allievi hanno occasione di interagire a stretto contatto.
I nostri studenti hanno ottenuto importanti riconoscimenti, molti hanno vinto premi e concorsi, in ambito nazionale ed internazionale. In ciò, credo sia dirimente la possibilità che offriamo di effettuare, al termine di ogni tranche del corso, a cadenza settimanale, delle simulazioni di concorso. Inoltre, durante il periodo di formazione, i ragazzi vengono preparati ad affrontare il pubblico, fanno corsi di respirazione ed esercizi di yoga: insomma, cerchiamo di offrire loro una formazione completa che li prepari al meglio alla loro carriera attraverso una autentica full immersion nella Professione Orchestra.
LDL: L’Accademia di Pinerolo si conferma un’Istituzione in prima fila nella formazione dei giovani musicisti
LR: L’Accademia punta sui giovani da sempre. Mi rendo conto che i ragazzi, anche dopo il Conservatorio – dove peraltro ho insegnato per 43 anni – hanno una grande voglia di sapere, di misurarsi con la realtà professionale, di attingere dall’esperienza dei docenti. Anche per questo cerchiamo di offrire momenti di condivisione e di gruppo che vadano al di là delle attività formative: si cena insieme, si organizzano momenti di unione. Da quest’anno, poi, disporremo di una foresteria, con un ulteriore salto nella direzione dell’accoglienza e della condivisione: si tratta di un ex convento dotato di cucina e 40 posti letto.
Crediamo moltissimo in Professione Orchestra, ma la nostra è una realtà ampia e molto dinamica: per esempio, abbiamo appena terminato “Musica d’estate” che si è svolto a Bardonecchia e ha visto l’esecuzione di 30 concerti, con la partecipazione di 170 allievi e 24 docenti da tutto il mondo. È stato il nostro concerto numero 1436.
LDL: Qual è il “di più” che offre un’esperienza come Professione Orchestra per un giovane musicista che voglia intraprendere la carriera orchestrale?
LR: Quello di cui hanno bisogno i nostri ragazzi è una visione. Per me è un aspetto decisivo: i ragazzi in fase di formazione necessitano di qualcuno che li aiuti a pensare al futuro e a vedere un po’ più in là.
Intorno a noi si pensa molto al “qui e ora”, ma certe volte occorre saper guardare oltre. Per noi è un lavoro molto difficile e impegnativo, perché confezioniamo un “abito” ad hoc per ogni allievo, offrendo tutto l’aiuto di cui siamo capaci, ma senza paventare false illusioni. Di certo, crediamo fortemente nel nostro progetto, e ce la mettiamo tutta.