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EUROFESTIVALS@FVG: DIGITALE, SOSTENIBILITÀ E TURISMO LE PAROLE CHIAVE DEL PRIMO GIORNO DI LAVORI IN FRIULI VENEZIA GIULIA

Tempo di lettura: 5 minuti

Hanno avuto inizio il 3 settembre i lavori di EUROFESTIVALS@FVG, l’appuntamento friulano dei festival europei.

Franco Calabretto, direttore artistico del Festival di Musica Sacra di Pordenone, ha moderato i lavori.

“Le comunità locali partecipano ai festival, li celebrano. Il ruolo del festival va oltre al semplice turismo, si tratta di eventi profondamente radicati nel territorio – ha dichiarato in apertura Barbara Gessler, Capo Unità di EACEA, Agenzia Esecutiva Europea per l’Istruzione e la Cultura -. “Effe Seal vuole rapportare festival e città. Amplieremo la già forte collaborazione con Efa”.

L’assessore alla Cultura del Comune di Pordenone, Pietro Tropeano, ha sintetizzato la storia culturale della città: “Pordenone è stata città di cultura e continua a essere città di cultura grazie al grande cuore dell’associazionismo. La manifestazione di oggi ci dice che il nostro ruolo nell’ambito culturale è riconosciuto a livello europeo. Riuscire a contaminare la comunità con la cultura, è il ruolo di noi amministratori. Pordenone aspira a fare sintesi con tutte le altre realtà culturali italiane ed europee”. 

“Questa regione era regione di frontiera, 1/4 delle forze armate della nazione era nella nostra regione, eravamo quelli più vicini alla cortina di ferro – ha dichiarato TizianaGibelli, Assessore alla Cultura e allo Sport della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia –. Cambiare significava anche ragionare su come passare da regione di confine a cerniera dal punto di vista culturale, economico e politico con l’Europa. 

31 anni fa nacque l’idea del Mittelfest, Gianni De Michelis propose di fare un festival che rappresentasse la Mittel Europa. È uno dei gioielli della regione e sarà uno dei supporti maggiori nel 2025 per l’anno europeo della cultura a Nova Gorica e Gorizia

Trieste, Tarvisio e Pordenone saranno nostre porte alla regione – ha continuato l’assessore Gibelli -. Nei momenti della parziale riapertura lo scorso anno abbiamo registrato un cambio di pubblico nei nostri festival. Oltre al pubblico fidelizzato residente si è aggiunto altro pubblico residente, il digitale ha quindi contribuito a ampliare il pubblico di riferimento. Festivalfinder. EU è uno strumento importante al quale credo fortemente”. 

“Il centro culturale Casa Zanussi che ci ospita oggi è una realtà in cui ha sede anche l’associazione “presenza e cultura’ che organizza il festival di Pordenone. Tutto il mondo culturale pordenonese è passato da qui nei decenni scorsi – ha dichiarato Eddi De Nadai, direttore Artistico del Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone – “. 

DE NADAI

“Tra gennaio e maggio gli arrivi turistici sono stato il 50% più bassi rispetto al 2019, solo nel 2021 torneranno i numeri precedenti la pandemia – ha dichiarato Anita Debaere, Direttrice di Pearl Live Performance Europe –. I dati Eurostat rivelano che il settore culturale é la parte più difficile da ristabilire mentre è aumentato l’eco turismo. I festival devono quindi ripensare le loro programmazioni, capire quali scelte fare per attrarre più spettatori e spettatori diversi. La mobilità non ha ancora ripreso la sua normalità e questo ha influito. L’aspetto digitale suscita dubbi in tutti ma ci sono gli investimenti e altri se ne devono fare nel digitale. Abbiamo scoperto nuove comunità grazie al digitale. La sostenibilità prevista dal programma Creative Europe è un aspetto da tenere presente per ripensare il modo di lavoro in questi anni”. 

“I festival stavano crescendo, il pubblico cresceva, i bilanci crescevano,… Dopo il 2019 tutto a zero dopo pochi mesi – ha dichiarato Darko Brlek, Presidente di Festival Academy e del Festival di Lubiana –. Nonostante il Covid il movimento dei festival è in fermento. I festival cercano di cogliere tutte le opportunità adesso, forse, perché non si sa ancora cosa succederà in autunno.
Da oggi in poi avremo eventi ibridi. È impensabile oggi organizzare un evento senza lo streaming. L’impatto del digitale sarà enorme nel futuro. Il mio festival di Lubiana – ha concluso Brlek –  ha conservato le stesse risorse degli altri anni, non sono diminuite. Sono ottimista per il futuro, la situazione è cambiata ma forse potremo fare le stesse cose con meno risorse grazie anche al digitale. Il bilancio di quest’anno è stato uguale a quello del 2019. Il festival di Lubiana ha fatto tutti i suoi spettacoli all’aperto ospitando fino a 2000 persone a spettacolo rispettando i distanziamento”.

BRLEK

“Non posso che esprimere apprezzamento per il lavoro dell’assessore Gibelli in Friuli Venezia Giulia – ha dichiarato Carlo Fontana, Presidente di Agis -. Competenza e grande determinazione la contraddistinguono. 
Formazione del pubblico e degli operatori culturali sono due punti fondamentali da considerare nel prossimo futuro. Partendo da domani. Dobbiamo attrarre un nuovo pubblico. Un pubblico di giovani. I giovani hanno subito la pandemia in modo più forte e fanno quindi resistenza nell’entrare nei luoghi di spettacolo, specie al chiuso. Il pubblico lo si può formare se ritorniamo a parlare di prodotto (teatrale, musicale,…) che in questi anni è passato in secondo piano rispetto al marketing, ai bilanci,… Gli artisti sono i protagonisti anche dei bilanci. Il prodotto deve essere rivisitato da quando è stata modificata la fruizione dopo la Pandemia. Il corso in Management culturale di Confcommercio è partito dalla Lombardia ma l’ambizione di Agis è estenderlo al resto di Italia – ha concluseo Fontana -. Agis può consentire a chi segue il corso di fare stage dal vivo presso i festival. Tornare a vivere, in modo diverso, ma a vivere”.

FONTANA

Francesco Maria Perrotta, presidente di Italiafestival e organizzatore dei lavori iniseme ai festival friulani, ha concluso la giornata dei lavori ringraziando “gli amici di Efa che hanno deciso di venire in Friuli Venezia Giulia. L’impeccabile organizzazione regionale e dei festival soci ha permesso ciò. 
Io e il consiglio direttivo di Italiafestival abbiamo deciso di venire in Friuli già un anno fa perché ritengo che nel tessuto regionale la presenza dei festival che aderiscono a Italiafetival meritavano e meritano una attenzione particolare da parte nostra. 
Domani (4 settembre a Cividale del Friuli) parleremo di turismo con Enit (l’Ente nazionale per il turismo) e Ministero degli Esteri ma il ruolo delle nostre reti (gli hub europei e le reti di Italiafestival) sono il plus del quale oggi possiamo fregiarci. Siamo stati in grado di reggere l’urto – ha concluso Perrotta -. Il senso delle reti ci ha dato la possibilità di reggere e di dare una prospettiva. L’ottimismo viene anche dal lavoro fatto da noi grazie alle reti.  Siamo cresciuti in termini di credibilità nelle relazioni internazionali. La digitalizzazione si incrocia con la formazione del pubblico e degli operatori culturali perché ci fornisce un vantaggio ormai sperimentato”. 

PERROTTA

“Per noi è stato un onore avervi tutti a Pordenone – ha concluso il direttore artistico del Festival di Musica Sacra di Pordenone Franco Calabretto -, ringrazio il presidente Perrotta per aver voluto assecondare il mio sogno di un anno fa”.

Il 4 settembre a Cividale del Friuli il Consiglio direttivo di Efa si svolgerà nella splendida location del Museo Archeologico Nazionale mentre nella Chiesa di San Francesco sarà la volta dell’incontro “A new deal between Festivals and tourism institutions”: best practises for Effe Festivals and Hubs to approach touristic strategies and opportunities”.

Scritto da

Green Event Manager. Direttore editoriale e coordinatore delle attività di redazione della testata “Notizie di Spettacolo” nel 2022. Dal 2014 coordina le attività di Italiafestival, l'associazione dei festival italiani. Ha scritto per diverse testate giornalistiche di attualità, sport e cultura.

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