Il 4 settembre a Cividale del Friuli si è svolto il Consiglio direttivo di Efa nei locali del Museo Archeologico Nazionale, nella Chiesa di San Francesco si sono svolti due distinti incontri.
Dopo i saluti di Roberto Corciulo, presidente di Mittelfest, sono intervenuti Roberto Novelli, vice sindaco di Cividale del Friuli e,in rappresentanza del presidente Fedriga è intervenuto Sergio Emidio Bini, assessore regionale al Turimo: “Siamo reduci da una estate di grande successo. Eventi come il Mittelfest aiutano a far conoscere l’intera regione. Mittelfest e gli altri festival arricchiscono questa nostra piccola ma ricca regione, ho bisogno di eventi internazionali come questi, noi ci siamo, abbiamo una squadra molto coesa in Regione Friuli, sono sempre più convinto che il turismo c’è se si valorizzano sport, cultura e paesaggio”.
Il presidente di Agis Carlo Fontana ha dichiarato quanta ricchezza producano i festival dalla ricerca effettuata da Agis nel 2020: “i festival generano ricchezza, un dato spesso trascurato, l’aspetto economico spesso non è stato considerato. E’ imprescindibile l’attività di formazione del pubblico e degli operatori cultural che dobbiamo prevedere nel prossimo futuro per attrarre nuovo pubblico. Un pubblico di giovani”.
“Non c’è ricchezza di una città senza un’idea culturale – ha dichiarato Jan Briers, presidente di Efa – . Il festival di Edimburgo, volto della Scozia durante il periodo dedicato, ha organizzato un intero ufficio per la comunicazione diretta all’intero mondo. Allo steso modo l’Austria versa milioni di euro per il festival di Salisburgo perché rappresenta quel Paese.
Città piccole e grandi hanno necessità di fare partenariato con i festival”. Un altro esempio di Briers: “Il porto del Mare del Nord è l’unione di due porti vicini, il nuovo distretto portuale creato ha cambiato radicalmente l’assetto economico della regione in meglio: turismo e cultura hanno unito i cittadini che prima avevano in confine tra loro nelle Fiandre. Cultura, turismo e città si sono unite, è stata un’idea di Jovanka Visekruna Jankovic, EFFE Hub Western Balkans, per questo abbiamo creato l’Effe Seal: un riconoscimento alle città che interagiscono meglio con i festival e viceversa”.
Alessandro Ruggera, funzionario per la promozione culturale, Direzione Generale per la promozione del sistema Paese, ha posto l’accento sulla reazione del Paese dopo la pandemia. “Nella crisi abbiamo cercato nuovi sbocchi per mantenere viva l’attività di promozione della cultura italiana nel mondo.Il progetto “Estate all’italiana festival” con Italiafestival, ancora in corso fino al 23 settembre, è stato una vetrina dello spettacolo dal vivo italiano per tutto il mondo. Le ambasciate, i consolati e gli Istituti Italiani di Cultura all’estero hanno promosso spettacoli dei migliori festival italiani afferenti a Italiafestival”.
“L’Italia ha già incassato somme dal Recovery Fund, il fondo approvato nel luglio del 2020 dal Consiglio Europeo al fine di sostenere gli Stati membri colpiti dalla pandemia di COVID-19, ricordiamo che deve spenderli entro la fine dell’anno. Transizione ecologica, digitalizzazione, attrazione dei borghi,… sono i titoli delle destinazioni delle risorse. Chi gestirà questi soldi e chi avrà il ruolo propositivo? Il Ministero della Cultura avrà certamente un ruolo fondamentale – così Francesco Maria Perrotta, presidente di Italiafestival -. Chiedo al dott. Parente chi sarà a gestire tutto ciò”.
“Coordinamento e regia saranno svolti dal segretariato generale del ministero. La commissione spettacolo che mi compete – ha dichiarato Antonio Parente, direttore generale del settore spettacolo del Ministero della Cultura –, seguirà la linea di finanziamento sull’efficientamento energetico della sale di spettacolo e cinematografiche. Sui borghi c’è un focus specifico da parte del segretario generale. Stiamo terminando la stesura degli avvisi pubblici rivolti a tutti gli operatori, sia pubblici che privati. L’obiettivo è di essere più inclusivi possibili”.
“Con soddisfazione registro la disponibilità del Mic a dialogare con noi e con Agis –ha proseguito Perrotta nella dissertazione con il dott. Parente -, noi siamo pronti a fare la nostra parte. Colgo l’occasione per suggerire che andrebbero evitati due errori: dando per assurdo che saremo capaci di spendere nei tempi giusto, facendo in modo che la spesa non sia solo una spesa ma un investimento, vanno coinvolti i soggetti che possono dare un valore aggiunto nei singoli contesti. Chiediamo che tutte le istituzioni ascoltino gli operatori culturali prima e non dopo. Anticipiamo i problemi e ascoltiamo gli operatori. Che ci sia sinergia tra le istituzioni. Siamo contenti che siamo coinvolti diversi ministeri e uffici ma c’è necessità che i vari interlocutori interagiscano direttamente.
Stiamo lavorando molto sullo sviluppo ecosostenibile dei festival insieme a Legambiente – ha concluso Perrotta – attraverso il riconoscimento del marchio di qualità ai festival che decidano di intraprendere una politica green”.
Il ministro Garavaglia e il presidente Fedriga sono persone che stimo – così Tiziana Gibelli, Assessore alla Cultura e allo Sport della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia -, per me è un piacere raccontare cosa avrebbero detto queste due persone se fossero riuscite a intervenire oggi. Fedriga vi avrebbe detto che il confronto arricchisce, è orgoglioso di poter ospitare questo ncontro con i festival europei. Il ministro Garavaglia vi avrebbe detto che gli eventi culturali sono punti di pil perché favoriscono il turismo.
Abbiamo riempito montagna e mare in regione, sold-out dovunque. Vaccino e green-pass hanno una valenza tale che certamente si tradurrà in un veloce ritorno alla vita normale.
La parte digitale del PNRR ancora non prevede definizioni settoriali ma credo che una parte sostanziale sarà dedicata allo spettacolo dal vivo. Tutto questo digitale è un retaggio positivo che ci porteremo dietro”.