Gennaro Sangiuliano, direttore del TG2 presenzia la tavola rotonda odierna presentando i relatori e evidenziando i valori che caratterizzano il nostro paese attraverso il potere del rapporto tra turismo, cultura e territorio che comporta.
Paolo Fresu , direttore del Berchidda Festival che si svolge in dieci giorni con più o meno cinquanta eventi. “Pubblico del jazz solitamente è over 50 e over 60 ma nel nostro festival ci sono anche giovani”. L’obiettivo del Berchidda Festival è prettamente culturale afferma Fresu, definendo la cultura come un racconto del presente e del futuro oltre il passato. “La rappresentazione a livello internazionale è un elemento fondamentale e deve avere un ottimo rapporto con il turismo“. Sono presenti attualmente 120 volontari giovani provenienti da tutta Italia che a titolo gratuito collaborano con il Festival. Conclude sottolinenando come l’investimento culturale nei nostri territori sia imprescindibile.
Il cuoco e chef italiano Davide Oldani interviene spiegando come rendere dinamico un settore come quello del turismo internazionale, attraverso uno studio della cultura vista in chiave trasmissiva “cultura come passione tramandata, tramandare alla gente comune la propria arte”.
Il Segretario Organizzativo e dirigente Area Servizi Centrali Fondazione Musei Civici di Venezia Mattia Agnetti, osserva il modo in cui sia cambiata l’esperienza di visita del museo, e la gestione del museo, dando particolare attenzione al lavoro sulla promozione in modo autonomo. “Il mondo Anglosassone su questa tematica è notevolmente più avanti rispetto a noi” Professionalità nel rapporto con il turismo e pubblico. Sottolinea come l’assunzione e l’impiego all’interno del mondo della cultura siano argomenti delicati e complicati, accorgendosi della molta strada da fare ancora per ottenere miglioramenti. Conclude parlando dell’approccio verso il mondo dell’impresa da parte della cultura, matrice fondamentale.
Francesco Maria Perrotta presidente Italia Festival ringrazia Confcommercio e Agis per aver organizzato questo Forum che rappresenta una risposta significativa e fondamentale nei confronti del periodo attraversato. Prosegue “l’obiettivo che abbiamo davanti è il sostegno risorse e l’integrazione del Marketing territoriale collegata allo sviluppo sostenibile con lo scopo di creare un sistema di reti fondamentale”. Evidenzia concludendo il modo in cui il PNRR debba esaltare una serie di peculiarità elevando il Commitment Artistico con lo sviluppo di una community, e lavorando sull’internalizzazione.
Il produttore cinematografico Marina Marzotto introduce un discorso di uguaglianza tra i relatori descrivendo ognuno come produttore di contenuti del proprio settore, e come l’aiuto reciproco nei diversi ambiti svolga un ruolo fondamentale per l’arricchimento culturale e innovativo.
Luigi Ferrari presidente dell’ Istituto Nazionale degli Studi Verdiani riallaccia il suo discorso al presidente Sangalli e al presidente Fontana, sul modo di vedere “il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto”, affermando nuovamente di guardare oltre il bicchiere stesso, capacità di avere uno sguardo al futuro. “La produzione di conoscenze e innovazioni sono condizione ineludibili per fare cultura”. Argomento importante da affrontare per Ferrari è “la voracità del fare” che ci ha trasmesso il periodo post-pandemico, osservando che senza il pensiero e la ricerca non può esistere qualità “la ricerca strumento necessario per il successo culturale”.
In conclusione di queste tre giornate di Forum Impresa Cultura Italia, Il Viceministro dello Sviluppo Economico Gilberto Pichetto Fratin ospite via call illustra il suo pensiero riguardo il patrimonio nazionale italiano e su cosa ha lasciato in noi il lockdown e la pandemia per riscoprire il nostro vero patrimonio. “La sfida che abbiamo davanti è quella di utilizzare al meglio ogni strumento come spazio di crescita, utilizzarlo significa massima capacità di tutela del nostro territorio e della nostra cultura”. Il Viceministro conclude sostenendo il bisogno di agire sul capitale umano per raggiungere una condizione di benessere economica e socio-culturale, “bisogna saper ed essere in grado di indirizzare”. Carlo Fontana in ultima battuta comprende come da questo Forum si possano trarre molteplici stimoli. La cultura nasce per scoprire il ruolo del processo di cambiamento che stiamo vivendo. Mobilità di chi fa cultura e di chi opera nella cultura che permette al comparto di intercettare i nuovi cambiamenti concretizzandoli in nuovi modelli.
Fluidità in grado di allargare il perimetro delle nostre azioni riuscendo così ad intercettare diverse tipologie di pubblico arrivando così ad elaborare un progetto ad alto contenuto culturale e sociale.