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Ministero della Cultura, Spettacolo

Lavoratori dello Spettacolo, Mazzi ribadisce massima attenzione su indennità di discontinuità

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Manca poco più di un anno alla data di scadenza della proroga del termine per l’adozione dei decreti attuativi della delega al Governo in materia di spettacolo, previsti dalla legge n. 106/2022 (e successivamente prorogati lo scorso febbraio con il decreto-legge 198/2023) fissata per agosto 2024.

La linea d’indirizzo, confermata dal sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, questa mattina in un’interrogazione in VII commissione della Camera a firma dei deputati M5S Amato, Orrico, Caso e Cherchi sullo “stato dell’arte dei decreti attuativi” è quella già ribadita di “procedere spediti sulla via tracciata dalla legge delega”. Nel corso della mattina, particolare attenzione è stata rivolta in riferimento all’attuazione dell’indennità di discontinuità, ai contratti di lavoro nel settore dello spettacolo e all’istituzione del registro nazionale dei professionisti operanti nel medesimo settore”.

Nel corso dell’interrogazione, Mazzi ha sottolineati l’intenzione del governo di portare a compimento l’iter che porterebbe alla creazione del testo normativo unico del nuovo “codice dello spettacolo”, che miri a conferire al settore un’organizzazione più efficace e funzionale, al fine di promuovere la qualità del nostro patrimonio artistico e culturale.

Lo scopo – ha aggiunto il sottosegretario – è elaborare un decreto legislativo per l’introduzione di un’indennità di discontinuità in favore dei lavoratori che prestino a tempo determinato attività artistica o tecnica direttamente connessa con la produzione e la realizzazione di spettacoli, nonché dei lavoratori discontinui del settore dello spettacolo che prestino a tempo determinato attività al di fuori delle predette ipotesi”.

All’esito dell’ultima riunione del gruppo di lavoro è stata già predisposta una prima bozza dello schema di decreto legislativo che sarà oggetto di ulteriore confronto nella prossima riunione già calendarizzata a venerdì. Naturalmente è propedeutico rispetto all’adozione del decreto legislativo l’individuazione dei lavori discontinui che deve avvenire con decreto del Ministro del lavoro. Particolare attenzione è rivolta poi al reperimento di ulteriori risorse da destinare al finanziamento della misura. Infatti, la dotazione del fondo per il sostegno economico temporaneo è stata rideterminata da questo governo con la scorsa legge di bilancio: 100 milioni per l’anno 2023, 46 milioni per l’anno 2024 e 48 milioni per l’anno 2025. È intenzione di questo dicastero reperire ulteriori risorse da destinare a tali scopi. Si è infatti consapevoli dell’importanza che l’introduzione di questa misura riveste per tutti i lavoratori dello spettacolo e di quanto questa misura sia fortemente attesa dal settore”, ha concluso Mazzi.

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