Un calendario ricchissimo di eventi e suggestioni che inaugura, con una visione programmatica ad ampio raggio, il cammino del Festival verso le celebrazioni del 2024 per il centenario della morte di Puccini.
Si è svolta giovedì 14 aprile, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, la conferenza di presentazione del 68° Festival Puccini, in scena a Torre del lago Puccini a luglio e agosto 2022.
A presentare il ricco cartellone della nuova edizione del Festival dedicato a Giacomo Puccini, la presidente della Fondazione Festival Pucciniano Maria Laura Simonetti, il direttore generale Franco Moretti, il direttore artistico Giorgio Battistelli e l’assessore alla cultura del Comune di Viareggio Sandra Mei.
P come Puccini. P come Pasolini.
Il Festival Puccini 2022 avrà come tema portante la meglio gioventù, filo conduttore di un itinerario artistico che lega l’anno europeo della gioventù, proclamato dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, all’omonima opera di Pier Paolo Pasolini nel centenario della sua nascita, a conferma della vocazione del Festival a declinare la celebrazione dell’arte pucciniana attraverso il dialogo trasversale con la cultura e con la contemporaneità.
Un’edizione dedicata ai giovani, con una particolare attenzione ai giovani musicisti giunti da ogni parte del mondo per formarsi presso la Puccini Festival Academy, e a cui il Festival pucciniano riserva anche quest’anno grande spazio negli eventi in cartellone.
Il programma
Quattro i titoli pucciniani in scena nel suggestivo scenario del Gran Teatro all’aperto “Giacomo Puccini” dal 15 luglio al 27 agosto, per 13 serate dedicate all’opera del Maestro:
- Madama Butterfly, diretta da Alberto Veronesi e affidata alla regia di Manu Lalli, nella cui originale messa in scena “verde” si metaforizza la violenza contro la natura e contro le donne;
- Tosca, diretta da Enrico Calesso, nell’allestimento ambientato sul finire degli anni Trenta di Pier Luigi Pizzi, in cui il privato del dramma borghese si connette alla dimensione pervasiva del potere totalitario;
- Turandot, con finale di Berio, diretta da Michele Gamba per la regia “non letterale né realistica” di Daniele Abbado, nel cui impianto scenico minimale e fortemente simbolico si esprime tutta la forza polisemica, archetipica e al tempo tesso moderna dell’opera pucciniana;
- La Rondine, allestita in collaborazione con il Maggio Musicale Fiorentino, con la direzione di Robert Trevino e la regia di Denis Krief.
Il programma musicale non si ferma all’opera del Maestro, ma si amplia sino ad accogliere in cartellone l’opera contemporanea con Jacob Lenz di Wolfgang Rihm, in collaborazione con l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, e Satyricon di Bruno Maderna, in collaborazione con Fondazione Musica per Roma.
Il Festival Puccini è inoltre committente di 4 nuove composizioni ispirate alle poesie de “La meglio gioventù” di Pier Paolo Pasolini e affidate ad altrettanti giovani compositori italiani: Marcello Filotei, Salvatore Frega, Andrea Manzoli e Roberta Vacca.
L’Orchestra del Festival Puccini si esibirà in due programmi sinfonici sul tema “Puccini la musica e il mondo” con la direzione di Enrico Calesso e di Nil Venditti.
“Quo vadis Opera”
L’attenzione al futuro dell’opera lirica e del teatro musicale sarà al centro del convegno “Quo vadis Opera”, a cura del musicologo e massimo esperto dell’opera pucciniana Michele Girardi, che prevede due giornate di studio articolate in 4 sessioni dedicate a temi chiave relativi all’opera lirica, al suo ruolo nel contesto contemporaneo e alle sue prospettive.