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SANTARCANGELO FESTIVAL PRESENTA: WINTER IS LOCKING DOWN

Tempo di lettura: 4 minuti

Alle prese con uno stato di crisi emergenziale che ormai sembra radicalizzarsi, Santarcangelo Festival decide di allenarsi alla flessibilità, camminare sul bordo del possibile con il baricentro spostato all’altezza del cuore, mescolando coraggio e immaginazione: Winter Is Coming, un Festival dedicato alle creazioni emergenti, si trasforma in una nuova “creatura”, co-curata con le compagnie coinvolte nel disegno originale del Festival (posticipato a luglio 2021) e presentata in diretta online su Zoom sabato 5 dicembre, in una non-stop dalle 11 alle 21 con ANKKH, Call Monica, Corps Citoyen, Emilia Verginelli, il collettivo composto da Leonardo Schifino, Andrea D’Arsiè e Zoe Francia Lamattina, Madalena Reversa, Nova Melancholia, Pankaj Tiwari, Paola Stella Minni e Konstantinos Rizos, Selamawit Biruk e Simon Baetens, realizzata all’interno del progetto europeo Create To Impact. A partire dalle ore 19 la giornata verrà chiusa da un momento assembleare, uno sharing informale delle pratiche e dei percorsi di ricerca dei gruppi nella realizzazione dei lavori che andranno in scena a Santarcangelo Festival la prossima estate. Per seguire la diretta su YouTube è sufficiente collegarsi al link https://bit.ly/3g6ww07; per seguire la diretta su Zoom inviare una mail con nome e cognome: segreteriaorganizzativa@santarcangelofestival.com.

“Ripensare il progetto è stato un esercizio profondo di curatela corale che ha coinvolto artiste, artisti e staff del Festival, un decentramento prismatico di decisioni, autorialità e scelte che ha fatto detonare possibilità e criticità del sistema attuale, mettendo in luce domande e istanze di una generazione di performer in costante negoziazione con la precarietà. Ci siamo domandati: è possibile attraverso l’ascolto e la complicità con le voci di artiste e artisti di nuova generazione pensare scenari in risposta all’emergenza? Perché questa dovrebbe essere la responsabilità delle organizzazioni e istituzioni culturali oggi, protette e stabili, e la cui stabilità offre appunto un terreno solido per seminare cambiamenti.

Abbiamo così trasformato l’originario incontro pubblico del 5 dicembre, che aveva titolo Teatro per bande, gruppi e predatori solitari (dal claim dell’edizione 1992 di Santarcangelo Festival diretta da Antonio Attisani, quando Motus presentò la prima creazione teatrale, Stati d’assedio, ispirata a Lo stato d’assedio di Camus, nel cosiddetto spazio giovani-proposte) in una maratona poetico-politica di 10 ore, un happening fuori scala, incontenibile nel tempo e impalpabile nello spazio. Un corto circuito fra passato, presente e futuro, coordinato da Motus e Chiara Organtini, con la partecipazione di Giovanni Boccia Artieri, e gestito generosamente da tutto lo staff del Festival, che qui ringraziamo! Un progetto condiviso, forse immaturo, e proprio per questo capace di porre delle domande spiazzanti, nuovi gps per individuare traiettorie, per focalizzare la visione del futuro, sempre al centro della poetica di Santarcangelo Festival 2050.

Winter Is Locking Down è un invito alla re-esistenza poetica e politica, una occupazione dello spazio pubblico digitale, alle prese con la rivendicazione della propria presenza “on-life”. In queste 10 ore, i gruppi coinvolti in Winter Is Coming  cureranno delle piccole sezioni con interventi performativi che raccontano più le domande che i risultati dei loro percorsi, attraverso modalità e registri ibridi. Non volevamo forzarli a produrre adattamenti degli spettacoli annullati per lo spazio digitale, ma sperimentare altri formati per raccontare le proprie pratiche con i linguaggi a loro più vicini: da talk, a vjset, da podcast, a poesie agite, narrazioni transmediali che riveleranno geografie sommerse.

Questa giornata non è una vetrina, non uno spazio di esposizione, ma di analisi delle vulnerabilità: uno spazio di interrogazione e rivendicazione, per predisporre il pubblico a posture fisiche e mentali extra ordinarie, laterali e agili. Come un branco di lupi solitari, attraversiamo la bidimensionalità dello schermo freddo aprendo varchi e piccole interferenze impertinenti nella domesticità di corpi confinati a casa. Le 10 ore sono un assemblaggio di diversità, accomunate tuttavia da una cifra comune: il coraggio di percorsi di indipendenza di questi gruppi e artisti che non sono seduti nelle maglie del sistema istituzionale. Da questo magma, sotto la crosta che non cede a sedimentarsi nel compromesso sicuro, pur nella non linearità che è propria del digitale, ci auguriamo emerga la mappa di una scena artistica contemporanea sdrucciola e in costante precarietà sismica: il ritratto di una generazione radicale consapevole e capace di rivendicare a denti stretti diritti e problematiche della propria condizione. 

Dopo le “performance” online, a partire dalle 19.00 avrà inizio un momento di sharing informale delle pratiche di sopravvivenza dei gruppi e dei performer, dei percorsi di lavoro e strategie di sostenibilità che hanno condotto al realizzarsi, in modo spesso acrobatico e lunghissimo, gli spettacoli che sarà possibile – ci auguriamo – vedere a luglio. Sarà un confronto che risponderà anche alle domande del pubblico iscritto alla piattaforma Zoom, dal valore documentario di manifesto politico e che si allargherà a molti oltre lo schermo che vivono le stesse problematiche: precarietà del lavoro, mancanza di infrastrutture culturali e di misure di tutela nel sistema… steroidi pericolosi e accecanti che non possono più essere ignorati. 
Questa giornata vuole essere un primo invito a mobilitazioni critiche successive, (una time-capsule come abbiamo già scritto) che potranno avvenire in presenza (ci auguriamo) nel corso dell’anno, verso l’edizione di luglio 2021. 

C’è un lupo che guarda indietro nell’immagine scelta per questo secondo atto di Santarcangelo Festival 2050… Un lupo che dall’alto guarda il paesaggio che ha alle spalle. Probabilmente fa una pausa per poi continuare ad andare. Dove?  Non si sa, ma è certo che si trova nel mezzo di un percorso, di una esplorazione.”

Daniela Nicolò, Enrico Casagrande e Chiara Organtini
L’evento è realizzato grazie al Comune di Santarcangelo di Romagna e Comuni di Rimini, Longiano, Poggio Torriana, San Mauro Pascoli e sostenuto da Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio della Romagna, Visit Romagna. Il Festival è partner di BE PART e Create to Connect → Create to Impact, progetti sostenuti dal programma Europa Creativa della Commissione Europea. 

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