The sound of beauty,
il suono della bellezza
è lo slogan ufficiale
dell’Eurovision Song Contest
di quest’anno.
Presentato lunedì scorso unitamente al concept grafico dell’evento, vuole essere un inno alla bellezza, simbolo dell’Italia nel mondo e qui protagonista, insieme alla musica.
La cerimonia dell’Allocation Draw
Si è tenuta nella mattinata di martedì a Palazzo Madama di Torino l’Allocation Draw, cerimonia di consegna delle insegne tra la città di Rotterdam, che lo scorso anno ha ospitato la kermesse, e quella di Torino, dove si terrà quest’anno.
È stato sorteggiato l’ordine di esibizione delle nazioni nel corso delle due semifinali e quello di voto delle cosiddette big five, ossia Francia, Germania, Spagna, Gran Bretagna e Italia, da regolamento qualificate in automatico per la gran finale.
Una nuova rubrica
In questa rubrica che parte oggi seguiremo ogni settimana da vicino l’evento, spiegandone meglio aspetti salienti e dinamiche, facendo luce sulle tante tappe che lo scandiscono, come le selezioni nazionali dei Paesi in gara che in questi mesi stanno scegliendo il proprio rappresentante, fino ad arrivare alla cronaca sul posto delle serate e degli eventi collaterali.
Un passo indietro
Ma facciamo un piccolo passo indietro, partendo dalle basi. Che cos’è l’Eurovision Song Contest?
Stiamo parlando di un festival europeo della canzone, oltre che dell’evento musicale più seguito al mondo.
Giunto alla sua 66a edizione, l’Eurovision è andato evolvendosi al passo con i tempi, aprendosi sempre più a dinamiche televisive e commerciali, estendendo i propri confini anche di fuori di quelli propriamente europei (basti pensare che gareggiano anche Paesi come Australia, Israele o Azerbaijan).
Il contest è caratterizzato da una colossale e complessa la macchina organizzativa, da tempi televisivi rigidi e da un più che rigoroso meccanismo di votazione.
Uno spettacolo vibrante e dalle forti emozioni, in grado di stimolare il senso innato di appartenenza alla propria cultura e di coesione nazionale, ma allo stesso tempo di offrire un esempio di apertura alla diversità, in quanto parte dell’Europa, soprattutto per le giovani generazioni.
Perché Torino 2022?
Quest’anno la manifestazione si terrà al Pala Olimpico di Torino, dopo che lo scorso anno l’Italia si è aggiudicata la vittoria nei Paesi Bassi con i Måneskin e da regolamento ha dovuto organizzare e ospitare l’edizione successiva.
41 sono i Paesi che prenderanno parte alla gara, che prevede due semifinali il 10 e 12 maggio e una finale, il 14 maggio. Alla regia ci sarà Duccio Forzano, eccellenza italiana con all’attivo ben 6 Festival di Sanremo tra il 2010 e il 2019. Forzano sarà affiancato da Cristian Biondani, che vanta collaborazioni con artisti internazionali, mentre la scenografia sarà curata da Francesca Montinaro, già al Festival di Sanremo nel 2013 e nel 2019.
Trapelati intanto i nomi dei conduttori dell’evento, Alessandro Cattelan e Laura Pausini, la cui conferma dovrebbe arrivare dal palco del Festival di Sanremo la prossima settimana.
Il vincitore di Sanremo avrà la possibilità di rappresentare l’Italia sul palco di Torino e gareggiare per la vittoria.
Si apre così il nostro viaggio musicale alla volta dell’Europa: i motori sono caldi, siamo pronti a partire. Questo è solo l’inizio.