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Viva Verdi - Ministero della Cultura

Anfols, Cultura

Viva Verdi: un tassello fondamentale del nostro patrimonio culturale

Tempo di lettura: 3 minuti

I principali teatri lirici italiano si uniscono in uno sforzo corale per salvare Villa Verdi. Non una semplice dimora da custodire, ma un patrimonio culturale di inestimabile valore da preservare.

Da queste premesse nasce “Viva Verdi”, un’iniziativa che vede coinvolto il Ministero della Cultura in collaborazione con le 14 fondazioni lirico-sinfoniche italiane, in un programma di spettacoli, eventi e concerti delle principali opere verdiane. Un cartellone ricco di appuntamenti, dal 10 febbraio al 15 giugno 2023, per sostenere il governo nell’acquisizione e la valorizzazione della casa-museo del compositore a Sant’Agata di Villanova sull’Arda, i cui incassi verranno devoluti all’acquisto in via di prelazione dello storico edificio e delle sue pertinenze.

A dicembre il governo aveva varato una manovra finanziaria di 20 milioni di euro, nella nuova legge di bilancio approvata alla Camera, per salvare la residenza del compositore.

La dimora del musicista emiliano negli ultimi mesi è stata al centro di un conflitto tra eredi. Ad intervenire è stata la Cassazione che, dopo aver disposto che l’eredità di Alberto Carrara Verdi (scomparso nel 2001) dovesse essere divisa tra i figli in parti uguali, ha sancito che villa venisse messa in vendita all’asta.

Nel mese di ottobre la casa-museo di Villa Verdi aveva aperto per l’ultima volta le porte ai visitatori, prima di essere chiusa e messa all’asta a causa delle controversie giudiziarie tra gli ultimi eredi del Maestro.

Uno sforzo raccolto dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che, in conferenza stampa, ha dichiarato il massimo impegno da parte del governo nel cercare di preservare la Villa:

Non ho avuto un attimo di esitazione nel pensare che questo sito potesse diventare il perno di una Fondazione che andremo a costruire assieme alle istituzioni locali che si occupi di mettere a sistema un itinerario verdiano. Perché Giuseppe Verdi rappresenta un elemento, un personaggio chiave, della nostra memoria nazionale”.

Gennaro Sangiuliano

Il progetto si inserisce all’interno del programma promosso dal governo e dal Ministero della Cultura per salvare Villa Verdi, rientrando all’interno di un percorso più ampio che possa mettere in risalto il suo valore non solo storico, ma anche artistico e identitario. 

Anfols è perno centrale nella volontà condivisa con il Ministro – ha spiegato Fulvio Macciardi, presidente ANFOLS – di sensibilizzare il pubblico dei nostri Teatri sulla salvaguardia e valorizzazione di Villa Verdi.  Un grande itinerario verdiano riproporrà un vasto panorama musicale nel nome di un illustre italiano cha ha segnato la storia della lirica e non solo”.

Fulvio Macciardi
Nella foto, da sinistra: Beatrice Venezi (consigliere per la musica del Ministro), Gianmarco Mazzi (Sottosegretario alla Cultura), Gennaro Sangiuliano (Ministro della Cultura), Silvia Calandrelli (direttrice di Rai Cultura), Francesco Giambrone (presidente dell’AGIS e Sovrintendente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma Capitale)

Il mondo dello spettacolo in maniera compatta saluta con favore questa importante iniziativa che ha il merito di valorizzare la figura di Giuseppe Verdi come elemento identitario del patrimonio culturale italiano. Sono tanti i teatri che si continuano ad aggiungere per promuovere l’iniziativa del governo e delle 14 fondazioni liriche ha commentato il presidente dell’AGIS e Sovrintendente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma Capitale, Francesco Giambrone, che ha aggiunto – Il mondo dello spettacolo, durante la pandemia, ha sentito su di sé la grande responsabilità sociale e civile di non fermarsi. Oggi posso dire che l’esserci uniti attorno al nome di Verdi, quindi attorno all’obiettivo di tutelare e valorizzare un pezzo del patrimonio identitario del Paese, è un’altra dimostrazione di questa responsabilità”.

Francesco Giambrone

Fondamentale è stata la collaborazione con la RAI come media partner per la supporto e la valorizzazione dell’iniziativa. Per l’occasione Rai Cultura trasmetterà uno dei concerti in programma, quello del 26 febbraio dal nuovo Teatro comunale di Bologna, in prima serata su rai5, e successivamente in replica anche Rai3.

È giusto far conoscere anche al pubblico generalista la musica verdiana – ha spiegato Silvia Calandrelli, direttrice di RAI Cultura – ed è un modo anche per parlare alle nuove generazioni, che è giusto che conoscano il patrimonio verdiano. Poi faremo anche uno speciale di rai storia, dedicato proprio a Villa Verdi”.

Silvia Calandrelli
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