Le nostre prime impressioni dal capoluogo piemontese sono quelle di una città che si prepara con orgoglio ed entusiasmo ad accogliere l’Europa
Siamo stati ieri a Torino, una città che si colora sempre più di Eurovision Song Contest.
Manca infatti poco più di un mese per l’inizio della settimana eurovisiva e si pensa ad un Eurovision diffuso, con una serie di eventi collaterali distribuiti in tutto il territorio cittadino.
Già in questi giorni, il visitatore che passeggia per il centro storico della città piemontese, viene accolto da simboli che fanno riferimento all’evento.
Su ponte Vittorio Emanuele ad esempio ci sono già numerose bandiere con lo slogan ufficiale “The sound of beauty”, così come lungo i viali che costeggiano il parco del Valentino.
Gli eventi collaterali
A seguito di un’iniziativa del Comune insieme alle associazioni dei Commercianti, sarebbero infatti previsti oltre 150 concerti e spettacoli paralleli nei locali e nei dehors del centro di Torino.
Un palinsesto in via di definizione, che accoglierebbe i visitatori di tutto il mondo in un clima di festa e calore, non solo nei pressi del Pala Olimpico, dove si svolgerà l’evento principale.
Qui prendono sempre più forma il palcoscenico e le strutture esterne che accoglieranno le delegazioni internazionali, le cui prime foto iniziano a trapelare sui social.
Dopo tanta attesa sarà possibile anche acquistare i biglietti per l’evento, che saranno disponibili sul sito TicketOne a partire dal 7 aprile.
L’Ucraina sarà a Torino
Intanto gli ormai famosi Kalush Orchestra, rappresentanti dell’Ucraina, attraverso un post su Instagram, hanno confermato che saranno presenti fisicamente a Torino.
Dopo una prima ipotesi, che prevedeva la loro esibizione da remoto attraverso un live preregistrato, era trapelata la notizia del permesso rilasciato al gruppo direttamente dal Governo, per uscire dall’Ucraina.
Dalle parole del leader Oleg Psyuk, sappiamo che la band si è incontrata per la prima volta a Leopoli dopo l’invasione russa e sta ora mettendo a punto i dettagli per la performance al Pala Olimpico.
Eurovision: chi lo presenta?
I conduttori ufficiali dell’Eurovision Song Contest 2022 saranno Alessandro Cattelan, Mika e Laura Pausini, che come previsto dal format internazionale parleranno esclusivamente in lingua inglese, con qualche intermezzo in francese, soprattutto nella fase della votazione.
Ogni Paese come ogni anno trasmetterà lo show con il commento nella propria lingua nazionale. Il rigido regolamento prevede che i commentatori dell’evento non possano parlare durante le esibizioni.
Rispetto agli anni passati, quest’anno che ci vede come Paese ospite, la Rai ha assicurato un’ampia copertura mediatica dell’evento.
Rai 1 trasmetterà per la prima volta dal nostro ritorno al concorso canoro nel 2011, sia le due semifinali del 10 e 12 maggio che la finale del 14 maggio.
Tanti volti noti
Per l’Italia ci saranno Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio, al secondo anno al timone delle serate Rai, che quest’anno saranno affiancati da Carolina Di Domenico.
Quest’ultima, oltre ad aver già condotto con Mario Acampa il 25 gennaio scorso la cerimonia dell’Allocation Draw, ha commentato in passato le semifinali su Rai 4 e la finale su Radio 2 nel 2018, ed è stata anche la nostra spokesperson per l’edizione dello scorso anno a Rotterdam, annunciando i voti italiani.
Mario Acampa presenterà la cerimonia di apertura sul Turquoise Carpet alla Reggia di Venaria, insieme a Corsi, Malgioglio e a Laura Carusino, volto di Rai Gulp.
Le altre proposte
Su RaiPlay le serate dell’evento verranno commentate dal famoso gruppo comico napoletano dei The Jackal.
Questi ultimi saranno anche alla conduzione di un programma in cinque puntate di mezzora l’una dal titolo “Eurovision Story”. Grazie ai contributi delle teche Rai, verranno raccontate le edizioni passate del concorso, con interviste a partecipanti italiani.
Su Radio 2 sarà possibile ascoltare l’Eurovision con la coppia formata da Ema Stokholma e Gino Castaldo, già al commento delle edizioni 2019, 2020 e 2022, oltre che del nostrano Festival di Sanremo.
Ricordiamo inoltre che sarà possibile vedere tutti gli show in lingua originale in streaming sul canale ufficiale dell’evento eurovision.tv, oltre che su San Marino RTV (in Italia sul canale 831 del digitale terrestre).
“Brividi” in versione eurovisiva
Sempre il ferreo regolamento dell’Eurovision prevede che ogni brano duri al massimo 3 minuti.
Mahmood e Blanco, che rappresenteranno l’Italia nella finale del 14 maggio, esibendosi al nono posto in scaletta, hanno dovuto così apportare una modifica alla versione originale di “Brividi”.
Viene sostanzialmente mantenuta intatta la struttura della canzone, con un taglio nel terzo ritornello.
Siamo certi che la variazione quasi impercettibile, non altererà la natura della canzone né, soprattutto, pregiudicherà le nostre possibilità di aggiudicarci una tanto sperata vittoria, per due anni di fila, magari stavolta in casa.