Dopo tanti anni di chiusura e numerosi interventi di restauro, riapre il Teatro di Villa Lazzaroni, nella storica villa del quartiere Appio Latino nel VII Municipio di Roma.
Uno spazio aperto di aggregazione sociale dove coltivare la cultura dello spettacolo. Un luogo di incontri, dibattiti, presentazioni di libri, di film, conferenze e conversazioni di scena, animazione teatrale, spettacoli per bambini e ragazzi fanno da cornice agli spettacoli della sera.
La prima stagione teatrale è stata inaugurata nell’ottobre del 2022 e quest’anno il complesso compie il suo primo anno di attività sotto la gestione di Fondamenta e la Direzione Artistica di Giancarlo Sammartano.
Un forte segnale di vitalità del teatro e del mondo dello spettacolo, soprattutto in un momento in cui l’attenzione è rivolta a tutti quei teatri rimasti chiusi e riapribili.
«In Italia dall’anno 2000 hanno chiuso duecentotrentotto teatri – commenta Sammartano -. Piccole sale e grandi spazi, come l’Eliseo e il Valle di Roma, strozzate dalle difficoltà economiche ma non certo dalla povertà creativa degli artisti che le abitavano. La disattenzione e l’incuria con cui le istituzioni hanno guardato a queste realtà ha spesso fatto il resto.
È evidente a tutti dalla seconda metà del ‘900 che il Teatro, come il Cinema, non possono sopravvivere in regime di libero mercato. Come potrebbero il Teatro alla Scala o il Teatro dell’Opera di Roma realizzare i loro programmi con la semplice vendita delle loro poltrone?
Forse a maggior ragione – ma certo con minore costo – questo vale per le piccole sale dove circola ancora l’invenzione intelligente di storie, temi e figure della nostra grande tradizione teatrale e della ricerca e sperimentazione necessaria a rinnovarla, quella tradizione. Il pubblico, la sua voglia di partecipazione, di condivisione, di ascolto, esiste ancora. È in un vigile letargo, pronto a ridestarsi e partecipare creativamente al rito laico dello spettacolo dal vivo.
Aprire (o riaprire, che è lo stesso), il Teatro di Villa Lazzaroni è oggi un atto di proposta e di scommessa, confidando che la coerenza e il rigore – lontani da tanta volgarità televisiva- con cui si vuole configurarne i contenuti, facciano breccia sullo sterminato e potenziale pubblico del suo territorio.
Un Teatro aperto a tutte le ore, non solo con gli spettacoli della sera, ma con tante attività di cultura (animazione teatrale per bambini ed anziani, Conversazioni di scena, prove aperte, presentazioni di libri) capace di farsi, con le sue forze, centro di incontro popolare e insieme colto, luogo di scoperta e riflessione, e anche – perché no? – di salutare divertimento».