La 69ma edizione dei David di Donatello ha visto trionfare sul podio le tre pellicole più discusse e acclamate di quest’anno: ‘Io capitano’ di Matteo Garrone, che si è aggiudicato sette premi, ‘C’è ancora domani’ di Paola Cortellesi con sei premi e ‘Rapito’ di Marco Bellocchio, che ha portato a casa cinque statuette.
“C’è ancora domani“, il titolo in bianco e nero di Paola Cortellesi, ha vinto il Premio David Giovani, conquistando il favore dei giovani giudici provenienti da quasi cento istituti scolastici superiori di tutta Italia.
Un’opera girata in formato 4:3 e volutamente ispirata ai classici del neorealismo italiano avrebbe potuto spiazzare le nuove generazioni, eppure, il tema trattato – purtroppo ancora attuale – raccontato con uno stile intelligente, uniti all’eccellente prova recitativa dell’intero cast, ha conquistato il cuore della generazione Z.
Il film record di incassi in Italia si è aggiudicato anche le statuette per il Miglior esordio alla regia, Miglior sceneggiatura originale, Miglior attrice protagonista, Miglior attrice non protagonista e il David allo Spettatore.
Reduce dalla mancata nomina agli Oscar, è “Io Capitano” di Matteo Garrone ad aver conquistato il titolo di Miglior Film di questa 60a edizione dei David di Donatello. Il film ha ricevuto anche il premio come Miglior regia, Miglior produttore, Miglior autore della fotografia, Miglior montaggio, Miglior suono e Migliori effetti visivi.
Al terzo posto della classifica “Rapito” di Marco Bellocchio, che porta a casa i David per la Miglior sceneggiatura non originale, Miglior scenografia, Migliori costumi, Miglior trucco e Miglior acconciatura.
Il premio come Miglior attore protagonista è andato a Elio Germano per il film Palazzina LAF, mentre il titolo di Miglior compositore è stato assegnato ai Subsonica per il film Adagio. La Miglior canzone originale è stata assegnata a La mia terra, musica, testi e interpretazione di Diodato per il film Palazzina LAF.
Il Premio David Cecilia Mangini per il Miglior documentario è andato a Laggiù qualcuno mi ama di Mario Martone, il Miglior film internazionale è stato assegnato a natomie d’une chute (Anatomia di una caduta) di Justine Triet – Teodora Film, mentre a vincere il titolo di Miglior Cortometraggio è The Meatseller di Margherita Giusti.
Menzione d’onore ai David alla Carriera, assegnati a Milena Vukotic e Giorgio Moroder e il David Speciale a Vincenzo Mollica.