“Una opportunità storica, una sfida che dobbiamo superare come Paese” così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la presentazione al Quirinale dei candidati al premio David di Donatello dell’anno 2023, descriveva il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Capo dello Stato, in quell’occasione, si rivolgeva ad una platea composta da donne e uomini che operano e lavorano nel settore dello spettacolo, un mondo che ha raccolto la sfida del Pnrr.
“Il Pnrr è una grande opportunità per il nostro Paese e ogni settore della società è chiamato a offrire il proprio contributo affinché si compia con successo – ha commentato il Presidente dell’Associazione Generale dello Spettacolo Francesco Giambrone – Rappresentiamo un mondo vasto, eterogeneo e radicato nel territorio e sentiamo la responsabilità di preservare il nostro patrimonio culturale materiale e immateriale per consegnarlo alle future generazioni. Abbiamo oggi la possibilità, non solo di immaginare il futuro, ma di realizzarlo. Come AGIS non potevamo restare a guardare”.
L’azione dell’AGIS è concentrata in questa fase sul progetto che vede i fondi del Pnrr destinati alla rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici, spesso caratterizzati da economie fragili e segnati dalla presenza di criticità demografiche e da rischi ambientali. La finalità del progetto, pubblicato e gestito dal Ministero della Cultura, è la valorizzazione e gestione del grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani, integrando obiettivi di tutela culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, il rilancio occupazionale ed il contrasto allo spopolamento. AGIS per il perseguimento delle suddette finalità, agisce con lo strumento dello spettacolo dal vivo.
“Il nostro settore ha potenzialità e competenze straordinarie. Il teatro, la musica, la danza, i concerti di musica popolare, i circhi itineranti, i cori, le bande, così come le sale cinematografiche sono spesso e soprattutto nei piccoli centri, gli unici luoghi di aggregazione laici e, in quanto tali, sono fondamentali presidi di socialità e inclusione. Lo spettacolo dal vivo, inoltre, ha ricadute occupazionali e porta turismo e vita in territori che spesso sono marginali. Iniziare dai piccoli borghi significa partire dalle periferie per migliorare il Paese – ha spiegato il Presidente AGIS – Lo spettacolo è intrinsecamente volto alla tutela del patrimonio culturale e territoriale. Attraverso le sue variegate forme riesce a valorizzare luoghi, personaggi ed eventi che appartengono alla nostra storia, mantenendoli vivi nella memoria collettiva”.
La partecipazione dell’AGIS all’avviso pubblico volto alla rigenerazione culturale sociale dei piccoli borghi storici, promosso dal MiC, con lo scopo di selezionare i progetti migliori è stato un successo. Sono due i progetti di cui l’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo è partner ad essere stati scelti: Varzi (PV) – che con il suo progetto è risultato essere primo nella graduatoria di merito nella regione Lombardia – e Sessa Cilento (SA).