Il concerto che ha inaugurato il Festival 2020 di Milano Musica, lo scorso 17 ottobre in Pirelli HangarBicocca, è diventato un documentario, realizzato dagli studenti del Triennio in Media Design e Arti Multimediali di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti.
L’esecuzione dei brani si alterna alle parole di compositori e interpreti, che durante le prove si sono misurati con gli spazi fisici e sonori di un programma che ha coinvolto tre percussionisti, tre pianisti, tre compositori e – grazie all’elettronica e alla regia del suono – lo stesso hangar.
“Nel concerto inaugurale in Pirelli HangarBicocca, i pianisti Maria Grazia Bellocchio, Anna D’Errico e Aldo Orvieto hanno riproposto nel modo migliore Tecniche per la misurazione dell’infinito di Claudio Ambrosini e Ostinato n. 6 per tre pianoforti e live electronics di Adriano Guarnieri, che nel vasto spazio della sala delle torri di Kiefer respirava ancora meglio che alla prima a Padova.
Ai bravissimi Simone Beneventi, Carlota Cáceres e Matteo Savio di ZAUM_percussion erano affidate le due novità. Si estendeva a lungo nel tempo la ricerca sonora di De rerum natura di Ambrosini, con indugi anche sul suono di oggetti insoliti in un “ambiente elettronicamente rivelato” grazie alla insolita disposizione dei microfoni. Conciso, denso e nervoso, complesso e violento, Vuoi che nel fuori di Marco Momi offriva anche una bella conferma del suo modo meditato e suggestivo di pensare l’elettronica.”
Paolo Petazzi, Classic Voice, novembre 2020