Inaugurazione con Macbeth di Giuseppe Verdi che segna il ritorno nelle Marche del regista Pier Luigi Pizzi con una nuova produzione.
A febbraio invece in scena La traviata.
La Fondazione Rete Lirica delle Marche, costituita nel 2018 a coronamento di un percorso virtuoso avviato nel 2014 con la firma del “Protocollo d’intesa per la creazione di un sistema regionale a sostegno dei Teatri di Lirica Ordinaria”, organizza la produzione lirico-sinfonica del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, del Teatro dell’Aquila di Fermo e del Teatro della Fortuna di Fano, valorizzando i
soggetti che la costituiscono e lavorando capillarmente sui territori.
La Fondazione Rete Lirica delle Marche punta sulla progettualità e sul rapporto grandi maestri / giovani interpreti nelle locandine per mantenere fede alla strada tracciata nel 2018, anno della sua istituzione, e procedere a ritmo spedito per le prossime tre stagioni liriche.
Programmazione 2022/2023
In cartellone due importanti titoli verdiani Macbeth e La traviata, e gli spettacoli targati AsLiCo basati su La Cenerentola di Rossini e Il flauto magico di Mozart.
In anteprima i titoli delle successive stagioni:
- nel 2023/24 saranno allestite Tosca di Giacomo Puccini in coproduzione con il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona e Norma di Vincenzo Bellini,
- nel 2024/25 Rigoletto di Giuseppe Verdi e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.
Il sipario della Stagione 2022/2023 si alzerà il 12 novembre al Teatro dell’Aquila di Fermo con Macbeth di Verdi e un cast di interpreti di primo piano (link per approfondimenti).
Il debutto di Fermo sarà preceduto, giovedì 10 novembre, dall’anteprima giovani dedicata al pubblico degli under 30, ormai una tradizione che sottolinea l’attenzione che da sempre la Rete Lirica ha rivolto alla formazione del nuovo pubblico.
Nell’ambito del progetto Opera Domani, che si rivolge ai più piccoli e alle famiglie, alla fine del 2022 farà tappa nei teatri della Rete Lirica la fortunatissima produzione di AsLiCo con Théâtre des Champs-Elysées e Opéra de Rouen La Cenerentola. Grand Hotel dei sogni, spettacolo che durante il 2021 e il 2022 ha girato i teatri di tutta Italia ed alcuni europei riscuotendo sempre grande successo (link per approfondimenti).
Il 2023 si aprirà, com’è ormai tradizione, con un concerto degli allievi del Conservatorio “G.B. Pergolesi” di Fermo al Teatro dell’Aquila.
Nel mese di febbraio 2023 andrà in scena uno dei titoli più amati e il più rappresentato al mondo: La traviata di Giuseppe Verdi proposto al pubblico della Rete Lirica con la direzione musicale di Enrico Lombardi sul podio dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini e il Coro del Teatro della Fortuna diretto da Mirca Rosciani (link per approfondimenti).
Nella primavera 2023, ci sarà spazio per un’altra proposta di ascolto e avvicinamento all’opera con la nuova produzione AsLiCo ideata su uno dei titoli più celebri del catalogo di Mozart, Die Zauberflöte (“Il flauto magico”) con l’adattamento musicale eseguito dall’Orchestra Sinfonica G. Rossini e quello drammaturgico ideato dalla regista Caroline Leboutte (link per approfondimenti).
InclusivOpera
Si rinnova anche quest’anno il progetto di accessibilità grazie al team di InclusivOpera, da oltre dieci anni attivo al Macerata Opera Festival.
Formato dalla ideatrice e coordinatrice Elena Di Giovanni e da Francesca Raffi insieme con ALI-Accessibilità, Lingue, Inclusione, InclusivOpera proporrà diverse attività destinate sia a sordi e ipoudenti che a ciechi e ipovedenti per le opere in programma: dai percorsi guidati in LIS (la Lingua dei Segni Italiana) ai percorsi tattili sino agli spettacoli con il servizio di audio descrizione che saranno disponibili nei giorni precedenti l’opera in formato Mp3 sul sito della Fondazione.
“La Fondazione Rete lirica delle Marche è un soggetto molto importante per lo sviluppo culturale della nostra regione.
Personalmente, l’ho vista nascere. Ero, infatti, all’epoca Assessore alla Cultura del Comune di Ascoli Piceno e quindi per me ora è un orgoglio constatare quanto è cresciuta, attraverso l’organizzazione di spettacoli di altissima qualità che danno lustro a tutta la Regione.
È noto che poco tempo fa è stata lanciata la candidatura del canto lirico italiano a patrimonio immateriale dell’Unesco da parte del Sottosegretario Lucia Borgonzoni, insieme con il Ministro alla Cultura, Dario Franceschini.
Il “belcanto” è un tratto caratteristico della nostra cultura e del nostro essere italiani. Allo stesso tempo, la Regione sta portando avanti anche la candidatura Unesco dei teatri storici marchigiani.
In questo percorso, dunque, la Fondazione è un soggetto fondamentale che offre un valido contributo per il raggiungimento di questi obiettivi, accrescendo il valore della nostra candidaturaۛ”.
Giorgia Latini – Assessore allo Spettacolo e Valorizzazione dei Beni culturali della Regione Marche
“Il nostro principale obiettivo è proprio la formazione di nuovo pubblico.
L’opera lirica è il principale veicolo di diffusione e d’insegnamento della cultura italiana ed è riconosciuta ovunque nel mondo come testimone e ambasciatrice della nostra identità nazionale, quale potente veicolo di conoscenza e promozione del nostro Paese.
L’allestimento di un’opera implica sapienza tecnica, interpretativa, capacità registica, scenografica, vocale e musicale, abilità artigianale e manifatturiera. Qualità e abilità che non vanno disperse ma finalizzate verso progetti sempre nuovi: pertanto l’impegno mio e del Consiglio Direttivo della Rete Lirica è anche quello di coinvolgere, in tale nuovo necessario progetto di crescita e di ripartenza, anche le realtà imprenditoriali e produttive”.
Francesco Ciabattoni – presidente della Fondazione Rete Lirica delle Marche
“Come sottolineato dal Premio Cultura di gestione conquistato nel 2018, rappresentiamo un esempio di governance pubblica capace di fare network intorno ad obiettivi condivisi e reali istanze del territorio.
Si tratta di un sistema lirico regionale integrato (comprensivo di due istituti di alta formazione) che rappresenta ancora oggi un’esperienza unica in Italia.
Abbiamo sviluppato un progetto fortemente innovativo per creare sinergie e produrre risultati tangibili nella crescita della produzione culturale, incrementando l’offerta e la qualità artistica, stimolando il coinvolgimento della comunità e dei giovani in particolare, generando un positivo impatto economico e occupazionale; abbiamo valorizzato i complessi artistici e le maestranze tecniche regionali, realizzando oltre cinquemila giornate lavorative annue (di cui 1/3 under35), con risultati significativi anche durante la pandemia. Adesso si può ripartire a pieno ritmo, presentando la produzione di tutto il triennio e anche gli spettacoli per le scuole e le famiglie”.
Luciano Messi – direttore della Rete Lirica della Marche